Fonte: pagina 99
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di Alessandro Robecchi – PIEDE LIBERO per pagina99 – 6 dicembre 2014
Ma che razza d’inferno la cupola romana dei mafiocamerati, costretti a maneggiare il pallottoliere senza scordarsi di come si usano le pallottole. Ventimila a quello, che sarebbe un acconto sui centoventimila. A quell’altro cinquemila al mese, retribuzione fissa. Poi c’è un altro che chiede una casa, quello che vuole soldi per la cena elettorale, il funzionario che reclama centomila euro per aver scorporato l’Iva su ottocentomila stanziati per l’emergenza neve e un tizio con un fisso anche lui, ma solo mille euro, tapino. A un altro danno diecimila euro ma così, per “carineria” e non si azzardi a chiedere ancora, e poi… Un momento, le passo il collega della contabilità… Paghiamo a novanta giorni… Richiami quando funziona il computer… Mi spiace il ragioniere è fuori stanza… Sono desolato, i dobermann della sicurezza hanno mangiato la sua fattura… Dalla sua nota di pagamento manca la marca da bollo… Ecco, la burocrazia. Poi dice che uno diventa qualunquista!
