Da Partito di massa a Partito di massoni?

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea   25 febbraio 2016

Oggi si completa la transumanza delle riserve verdiniane, delle scorte cosentiniane e degli avanzi di magazzino della diffusa rete cuffariana.

Il bacino d’utenza del Partito Democratico, più si svuota delle sue componenti storiche e fondatrici e più si dilata, con l’arrivo di liquami indistinti e opachi.

Il PD, che  doveva raccogliere la migliore tradizione della sinistra italiana, per realizzare la nobile aspirazione di cambiare l’Italia e l’Europa, è diventato un coacervo di interessi locali, di vantaggi settoriali, di tornaconti  personali.

Il tutto in funzione e al servizio della smisurata ambizione del Capo. E con lui in stretta interdipendenza.

Matteo Renzi è riuscito, col suo vistoso attivismo, con  i supporti estetici delle ancelle, e  “scenografici” della TV amica, a trasformare la pochezza dei risultati, il fallimento degli obiettivi, in esaltanti successi e in traguardi insperatamente raggiunti…

Non resta che sperare che la testardaggine dei fatti, poco alla volta, tolga alla torbida realtà i veli sapientemente stesi  da zelanti cortigiani.

Il tempo, nel suo dipanarsi, rivelerà le magagne, le menzogne e gli inganni del regime in formazione.

Il tempo farà quello che i vili discendenti di Enrico Berlinguer e di Aldo Moro non hanno saputo e voluto fare.

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