Pedalare

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

Pedalare

Quanto bisogna confidare nei sondaggi ? Poco nulla. Siccome ci sono amplissime quote opache negli intervistati (gente che non si dichiara) la loro validità è correlata al tasso di mobilitazione. Se è basso allora ci van vicino, se si alza gli errori previsivi possono essere enormi. Esempi emblematici le europee (bassa mobilitazione piccoli errori) e le regionali in Emilia (imprevista rimobilitazione elevato errore….Bonacini stimato alla pari e che vince per otto lunghezze)…..

Essendomi occupato di sondaggi per un tot della mia esistenza attiva ho constatato, cambiamenti sociali a parte, una mutazione psicologica avvenuta a cavallo dei due secoli. Nel passato l’elettorato più attivo ed espressivo (cioè più propenso a dichiararsi, nelle piazze come al telefono) era quello di sinistra. Salvo mia madre (che ha sempre rivendicato il carattere segreto del voto) per i comunisti dire la propria scelta politica era motivo di orgoglio. Di contro l’elettorato moderato era assai più reticente. Quanto fosse esteso lo si vedeva non nei sondaggi ma nelle urne. La forza dei partiti conservatori era proprio quella di poter confidare sull’elettorato sommerso e sull’innato bisogno di stabilità delle ‘maggioranze silenziose’.

Poi le cose sono cambiate. Mano a mano la destra si è radicalizzata e il suo elettorato ha smesso d’essere timido. Eccitato dai media (divenuti sostituti delle sezioni stampa e propaganda dei partiti) non disdegna di atteggiarsi come le sparate dei suoi leder d’opinione. Con effetti di risalto immediato nei sondaggi. Le minoranze sediziose gonfiate dai media hanno preso il posto delle maggioranze silenziose. Nelle quali ultime, per contro, si sono poco alla volta rifugiati anche molti elettori di sinistra. Per via del venir meno di partiti mobilitanti e per il conseguente mutamento intervenuto nella psicologia di molti di essi: neghittosità, indolenza, criticismo, scontentezza, passività. In sintesi mentre le masse di destra son divenutre attive e caciarose, quelle di sinistra si sono rinserrate nell’intimità.

Del resto i sondaggisti non possono non compiacere chi li ingaggia, pagandoli. Dacchè è defunta la grande statistica positivista, molti dei portavoce delle società demoscopiche sono dei cretinetti che si danno aria di scientificità occulta. Nei fatti sono una appendice del cabaret mediatico che li usa per tenere sotto pressione l’opinione pubblica con false autorappresentazioni. Atterrire i nemici con qualche percentuale e immagini ripetute di gruppetti di manifestanti nelle piazze.

Ma quel che conta è la parte sommersa dell’iceberg. E per raggiungerla non occorre ‘saltare’, ma pedalare in sicurezza. Perchè è mia opinione che non ci sarà nessuna rivolta. Nella depressione la gente vorrà essere corrisposta nel suo bisogno di sicurezza economico-sociale. Farà pressione per ottenere risultati lenitivi. Protesta e rassicurazione. Non rivolta ed eversione. Chiederà governo non opposizione.

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