di Luigi Altea 03 febbraio 2015
Lo aspettavamo da tantissimo tempo…
E finalmente è arrivato, per bocca del nuovo Presidente.
Un discorso pronunciato in punta di piedi, con la delicatezza delle persone miti e rispettose, che non alzano la voce per dare profondità alle proprie convinzioni.
Un discorso mai dogmatico, senza furori e senza stonati squilli di tromba…
A volte è parso un dialogo tra parole e applausi, desideroso di unirsi al comune cammino dei cittadini, per cercare soluzioni, aprire varchi nelle coscienze e creare nuove consapevolezze…
Un discorso il cui nutrimento, che ha alimentato di continuo tutte le riflessioni, è stata la Costituzione: punto di riferimento ineludibile e serbatoio soccorrevole da cui attingere ispirazione e forza, contro tutte le ingiustizie e contro tutte le tentazioni.
Un discorso ricco di pennellate di luce viva, che ha perforato l’oscura banalità di un’aula, troppo spesso sorda e grigia…
La mia speranza è che ora, finito il bel programma, non ricominci la pubblicità…


