Per la Costituzione della Terra. Da Riace un patto globale per salvare l’umanità e il pianeta
Il 5 agosto alla Mediateca di Riace torna il dialogo fra Mimmo Lucano e il professor Luigi Ferrajoli per rilanciare con una coalizione di movimenti e associazioni l’idea di una Costituzione della Terra: un nuovo patto globale per fermare “i crimini di sistema” che minacciano l’umanità e l’ecosistema
Mentre l’Europa è stretta tra il genocidio sistematico del popolo palestinese di Gaza, la pulizia etnica della Cisgiordania e l’interminabile guerra russo-ucraina, il mondo è devastato da altri 56 conflitti, da una incontenibile crisi climatico ambientale, da migrazioni forzate di massa, disuguaglianze inarrestabili, al dominio della finanza turbo-capitalista intrecciata al tecno-feudalesimo che svuota la democrazia e da un attacco senza precedenti al diritto internazionale, al multilateralismo e all’assetto istituzionale internazionale, pur deficitario, nato dalla tragedia della seconda guerra mondiale.
Di fronte a questo scenario ‘apocalittico’, il 5 agosto, da mattina a sera, torna a Riace dopo l’incontro di due anni fa il dialogo tra il filosofo del diritto Luigi Ferrajoli e il Sindaco ed Europarlamentare Mimmo Lucano per rilanciare la proposta di una “Costituzione della Terra”: 100 articoli per imporre limiti e vincoli reali ai poteri selvaggi che dominano il mondo, per fermare guerre, crisi climatica, disuguaglianze e creare una Federazione globale fondata su diritti universali, pace, giustizia sociale e tutela dell’ambiente.
Promossa dal movimento Costituente Terra, l’iniziativa riparte da Riace – simbolo mondiale dell’utopia concreta – per costruire un nuovo patto tra popoli e stati, capace di imporre limiti reali ai poteri globali e difendere democrazia, pace e ambiente.
La proposta della Costituzione della Terra è già al centro di dibattiti nelle Università e Corti Costituzionali di America Latina ed Europa, con l’obiettivo di portarla entro l’anno all’Assemblea Generale dell’ONU, a 80 anni dalla nascita della Carta dell’ONU.
Un percorso che in questi mesi vede un fitto programma di incontri sulla Costituzione della Terra: dal Brasile all’Uruguay, dall’Honduras alla Colombia – e in Italia con la Marcia Perugia-Assisi, un incontro su Multilateralismo e diritto internazionale a Roma previsto per l’autunno e iniziative di pace promosse con le Fondazioni Basso e Di Vittorio.
Perché Riace? Perché questo piccolo villaggio calabrese, simbolo mondiale dell’utopia concreta, ha mostrato che l’audacia può capovolgere il sistema: un modello di accoglienza, solidarietà e convivenza che ha saputo resistere a odio e attacchi, diventando paradigma di un futuro possibile.
Il 5 agosto a Riace torneranno dunque a confrontarsi in un convegno e in una tavola rotonda studiosi, movimenti e giovani – atteso anche un collegamento con Greta Thunberg- per ribadire che un altro mondo non solo è possibile, ma può ancora essere costruito, partendo dal basso e da una nuova Costituzione universale che tuteli l’umanità e il pianeta.
Nell’occasione verrà anche presentato in anteprima il “Titolo I – Principi Generali” della Legge di iniziativa popolare Xenia sull’accoglienza, in corso di costruzione dopo una serie di assemblee deliberative in tutta Italia e che rimane aperta nei prossimi mesi ad indicazioni sul possibile articolato normativo, che verranno raccolte dal comitato giuridico presieduto dallo stesso Luigi Ferrajoli.
L’evento – che vedrà anche momenti musicali con il giovane sax di Enzo Scandurra e un concerto conclusivo in serata – è co-organizzato da Costituente Terra con il supporto di Amnesty International, Extinction Rebellion, Fridays For Future, Ultima Generazione, Restanza, Radicare, Citizens Take Over Europe, Natura Comune.


