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di Vecchia Talpa 14 febbraio 2016
I dati previsionali e in economia ancora più, sono quasi un terno all’otto. Ma sbagliato una volta, poi si cerca o si dovrebbe cercare di mettere riparo per la prossima volta.
E invece no.
Il governo aveva promesso nel 2014 che l’Italia sarebbe cresciuta nel 2015 dell’1% e oltre. Nell’aprile 2014 il Documento di Economia e Finanza (Def) prevedeva per il 2014 una crescita dello 0.8% e per il 2015 dell’1,3%.
A settembre il governo tornava ottimista: nella nota di aggiornamento al Def prevedeva uno 0.9% di crescita per il 2015, mentre Renzi ripeteva per ogni dove che la crescita sarebbe stata dell’1%.
E’ anche vero, da portare come scusante, che chi ha responsabilità di governo deve sempre pensare positivo, ma è anche vero però che deve adoperarsi affinché le sue previsioni di spesa siano consone a quel che prevede.
E invece no.
Il Bail-in che fa pagare i default delle banche ai grandi azionisti e obbligazionisti piuttosto che ai lavoratori e pensionati che pagano le tasse.
E la sua pretesa di flessibilità?
E invece lo fa solo per aumentare il debito di oltre 3 miliardi per le regalie ai suoi potenziali elettori.
Ma la sua nuova immagine propagandistica sta avendo successo.
Persino Bagnai casca nella trappola. Da tempo aveva previsto la caduta, ma gli mancava la spinta per essere annoverato fra i fans di Renzi!



