Questi sono i Governatori il giorno che sono morti 993 italiani di Covid

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gian Franco Ferraris

993 morti di Covid-19. Ma possiamo festeggiare con i ristoranti aperti a Natale

Oggi sono morte 993 persone. Sono 23.225 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 226.729 tamponi processati. Mai così tanti decessi dall’inizio dell’epidemia: 993 in 24 ore, per un totale di 58.038. Lombardia e Veneto sono le Regioni con l’incremento maggiore di contagi, rispettivamente 3.751 e 3.581.

I governatori non hanno altro da fare che rilasciare dichiarazioni spudorate e indifferenti alla sofferenza di migliaia di famiglie contro le restrizioni disposte dal governo per il Natale. Quale è lo scopo di tanta irresponsabilità? difficile comprenderlo. Di fatto l’unico risultato che otterranno sarà di creare ulteriore confusione e dannose illusioni per i creduloni mettendo le basi per una nuova ondata di pandemia e di rischio per la vita di moltitudini di persone in carne e ossa.

“La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime stupore e rammarico per il metodo seguito dal Governo che ha approvato, nella serata di ieri, il decreto legge, in assenza di un preventivo confronto”, mettono nero su bianco i governatori. “Tale metodo contrasta con lo spirito di leale collaborazione, sempre perseguito nel corso dell’emergenza considerato peraltro che la scelta poteva essere anticipata anche nel corso del confronto preventivo svolto solo 48 ore prima”

ed ecco le prese di posizione dei Presidenti delle regioni:

Giovanni Toti (ieri): «Secondo un primo testo che circola del Decreto legge del Governo non solo dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra le regioni, comprese quelle come la nostra che stanno uscendo anche dalla zona gialla, ma addirittura non saranno consentiti i movimenti tra comuni il 25 e 26 dicembre e a Capodanno…Quindi succederà che il giorno di Natale, per esempio, se abitate a Carcare e vostra sorella e i nipotini vivono ad Altare non potrete andare a trovarli. Se vivete a Bogliasco, magari a sole due case da Genova, non potrete vedere i vostri genitori che abitano lì, a pochi metri da voi. Se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei.

Il ristorante è aperto ma è nel comune vicino, nella campagna, a due chilometri da voi? Non si potrà andare! Immaginatevi il pienone. E se proprio troverete un ristorante nel vostro comune per un pranzo solitario, poi non potrete neanche smaltirlo facendo una passeggiata tra Santa Margherita e Portofino. Ma in compenso si potrà partire da Nervi e fare indisturbati ben 30 km per arrivare a Voltri! Ma chi scrive queste norme ha mai vissuto nella province italiane o solo nelle grandi città? Sa che il nostro Paese è composto da tanti piccoli comuni, uno vicino all’altro e che così separeremo milioni di italiani senza valide motivazioni scientifiche legate alla lotta contro il virus? Cosa cambierà dal 23 al 24 dicembre? Da cosa è motivata questa scelta? Mi auguro davvero che questa bozza, visto l’effetto che sta facendo, alla fine venga modificata. Perché qui invece del buon senso tanto auspicato vedo solo del non senso. E non mi pare che in Europa qualcun altro abbia fatto una cosa simile. La notte porta consiglio… speriamo!».

Attilio Fontana: “Leggere un Decreto Legge a sorpresa che impedirà, il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa regione anche solo per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle regioni, è un fatto ‘lunare’; in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni”.

Luca Zaia: “E’ un Dpcm che lascia non poche perplessità, io penso e spero che in queste ore il governo riveda alcuni aspetti…Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono bloccati quelli fra le regioni ma soprattutto, il 25, 26 dicembre e 1 gennaio non ci si sposta più tra i comuni. Così si aprono due scenari: quello di natura umana, più importante, perché non è permessa nessuna ricongiunzione tra parenti se non abitano nello stesso comune …Il governo deve modificare queste regole…Non è possibile dividere i figli e i genitori con i fratelli il giorno di Natale se abitano in comuni diversi”.

 

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.