Referendum e farfalloni elettorali

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 15 novembre 2016

Attacca continuamente la sinistra del Partito, è una specie di ossessione, non ci dorme la notte. Ne deduciamo che i voti di sinistra, in deflusso dal PD, siano il grande l’obiettivo di Renzi per vincere il referendum. Poi, però, dichiara di puntare ai voti di destra, perché se vuoi vincere ci vogliono quei voti. Evidente! Nello stesso tempo imbratta l’Italia di pessimi manifesti populisti sui costi della politica e sulla riduzione del numero dei ‘politici’. Grillino nell’animo, quindi. Pur tuttavia, obamiano sino al 9 novembre, il premier punta adesso su Trump (gli ha fatto subito una telefonata ‘maggioritaria’, non appena l’ultima scheda è caduta nell’urna). Che sia trumpista lo si vede dallo stile retorico espresso nelle numerosissime capatine che fa in tv (manca solo nelle partite di calcio e negli Angelus, ma si sta attrezzando). Trumpista, e quindi antiestablishment, anti apparato, antisistema, come ha dichiarato recentemente in pubblico e nei retroscena raccolti in ginocchio, à la Fantozzi. Amico di Marchionne, ma antisistema. Poi, con comodo, ce la spiegherà meglio: che fa, si tira le molotov da solo?

Oggi, in un altro retroscena giornalistico, ci spiega che anche la “maggioranza silenziosa degli italiani sta con noi”. Pure la maggioranza silenziosa, dunque, è nel mirino del premier. Tutti ma proprio tutti, a prescindere e a loro insaputa. Non ho capito, in quest’ultimo retroscena, se Renzi abbia parlato in pubblico, oppure ‘ai suoi’, o intoni monologhi che solerti funzionati diffondono. La confusione delle fonti è massima. Ma non importa. Ora è importante capire come Renzi, l’uomo solo al comando, rotei a 360° la sua attenzione elettorale, pur di incamerare consensi, pur di vincere, pur di fare la rappresaglia dopo (poi dice che sono gli altri ad essere attaccati alla cadrega).

Ha scritto pure agli italiani all’estero: 4 milioni di destinatari, per i cui francobolli avrebbe pagato il partito (dice). 4 milioni di indirizzi per un euro ad affrancatura, vuol dire quattro milioni di euro, a fronte di un budget di 3 milioni in tutto (comunque tanti). I conti non tornano. Ora scriverà anche agli italiani in Italia, come se già non lo conoscesse nessuno e lui non si fosse già intromesso a tutte le ore del giorno, tramite tv, nelle case delle famiglie. Mi immagino quando arriverà la lettera: “Renzi? E chi è? Maria lo sapevi che lo hanno fatto presidente del consiglio? Nemmeno tu? Poi dice la società dell’informazione! Che bischeri!”. Intanto spiega a tutti, pazientemente, che con la vittoria del Sì “sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce, anche gli uccelli faranno ritorno”. Per non parlare delle lucciole, che sono scomparse ma torneranno anch’esse per votare Sì. Una grande palingenesi, insomma, un miracolo italiano, un boom, un risorgimento, una rinascita, una pioggia di bonus come nei telequiz.

L’ultima che ho sentito è sui sondaggi, che sarebbero falsi. È accaduto per la Brexit, dicono, perché la gente che votava leave se ne vergognava un po’ e non lo dichiarava nemmeno sotto tortura. È accaduto per Trump, così politicamente scorretto, che c’era da vergognarsi a sceglierlo nelle urne. Secondo Renzi e ‘i suoi’, sarà così anche per il Sì (sic!). Ci sarebbe gente insomma che si vergognerebbe di votare Sì. Pessima ammissione, direi. Ma questo chiarisce anche l’appello alla ‘maggioranza silenziosa’, che sarebbe silenziosa nel senso che non risponde ai sondaggi. Brutta faccenda contare su quelli che stanno zitti e cospirano nell’ombra. Io me li immagino questi ‘silenziosi’: camminano nell’ombra, si muovono rasi al muro, sono vestiti con un cappuccio nero, hanno una risata terribile che fa venire i brividi nelle ossa. I delitti di Rue Morgue, insomma. Il noir, il thriller, il gotico. Sondaggisti siete avvertiti, non vi aggirate per certi vicoli dei quartieri malfamati, chiedete l’esercito nel caso, come Sala e prima ancora Alemanno, ne va della vostra borsa o della vostra vita. Anzi, chiedete direttamente a Renzi, fatevi dare una velina da retroscena e chi s’è visto s’è visto. Voi starete più tranquilli, e anche lui smetterà di roteare a 360° tentando di acchiappare tutte le farfalle o i farfalloni che svolazzano nei paraggi. La vispa Teresa del telequiz elettorale. Che fine abbiamo fatto.

Ps di Alfredo Morganti

Conosco dei renziani che non rispondono più al telefono. Temono che sia qualche società di sondaggi che chieda loro se voteranno ‘sì’ o ‘no’ al referendum. Pare si vergognino di dichiarare il ‘sì’. E che per questo, secondo i comitati renziani, i sondaggi siano falsati. Al di là di tutto, brutta cosa ammettere la vergogna dei propri elettori.

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