Url fonte: https://www.facebook.com/notes/corradino-mineo/scaricabarile-inopportuno/10153682854093049
commento di Gian Franco Ferraris:
La telefonata della Cancellieri riguardava solo le proprie responsabilità e non l’attività del governo. La telefonata della Guidi coinvolge tutto il governo perchè è stato presentato dallo stesso governo un emendamento alla legge finanziaria 2015 che ha privilegiato la lobby dei petrolieri e tale provvedimento non può essere stato assunto senza la complicità del ministro dell’economia e del capo del governo che per logica conseguenza dovrebbe dimettersi.
I fatti. Alle 4 della notte, in commissione al Senato, venne tolto un codicillo alla legge di stabilità che dava il via libera all’estrazione del petrolio di Tempa Rossa, Total. Lo stesso codicillo viene reinserito con l’emendamento del governo che è l’oggetto della telefonata di Federica Guidi al compagno e di questi a un dirigente della Total. E’ ovvio che qualsiasi testa pensante si pone la domanda: ma non sarà per la ‘vicinanza’ con i petrolieri che il referendum sulle trivelle è stato indetto in una data diversa dalle amministrative con costi raddoppiati per lo Stato? Così come viene naturale chiedersi se il caso petrolieri sia un caso isolato oppure se è prassi comune impadronirsi del potere per soddisfare interessi personali o di gruppo, delle lobby, a partire dal decreto sulle banche alle norme sul jobs act, perchè non esistono purtroppo le lobby dei disoccupati, dei precari e neanche degli anziani, dei vecchi che hanno riposto i propri risparmi alla banca Etruria.
Il caso Cancellieri aveva come punto iniziale una telefonata fatta dall’allora ministro Anna Maria Cancellieri alla moglie di Ligresti per assicurare il proprio interessamento per le condizioni carcerarie della figlia Giulia. La Cancellieri dopo vari tira e molla si dimise da ministro e in seguito venne pure indagata per falsa testimonianza da un PM perchè aveva sostenuto di aver ricevuto la telefonata che poi risultò, al contrario, avere fatto. E’ ovvio che le telefonate di Anna Maria Cancellieri e Federica Guidi sono entrambe inopportune ma la sostanza è totalmente diversa, la seconda riguarda l’attività del Governo Renzi mentre la prima è una telefonata pelosa ma senza implicazioni per il governo Letta. Anzi, è curioso il punto di vista di Anna Maria Cancellieri in una vecchia intervista al Corriere della sera:
“Con la nascita di questo governo si capisce finalmente qual era l’obiettivo della campagna contro di me. Bisognava indebolire il governo Letta e io sono stata usata per uno scopo preciso”. “Eravamo sotto attacco ogni giorno – continua l’ex Guardasigilli – ma mai potevamo immaginare una fine così repentina. E invece da mesi qualcuno aveva già deciso tutto”.
La Cancellieri riconobbe in varie occasioni di “aver commesso una leggerezza chiamando la moglie di Ligresti. Ma ha sempre sostenuto “nessuno mi convincerà di aver sbagliato quando sono intervenuta per Giulia”.


