Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Ricomincia la scuola. Riaprite le finestre.
Mi è capitato in questi giorni di vedere servizi tv e leggere articoli sulla riapertura delle scuole “in presenza” e “in sicurezza”. La prima sensazione, dinanzi a un servizio di SkyT24 da Orbassano, è stata quella di trovarmi dinanzi a un deja vu, a un eterno ritorno dell’eguale. Il giornalista ci spiegava, in diretta da un’aula scolastica, che bisognava rispettare le distanze, indossare la mascherina e tenere aperte le finestre. Niente per cui Giuseppe Conte non fosse stato messo in croce dai media e da inviperiti comitati di genitori nel lontano settembre 2020. Ricordo come a primavera 2020 (sic!) vi fossero congreghe di padri e madri indiavolati che stilavano progetti strutturali e prescrivevano ritrutturazioni edilizie dei locali scolastici, a costi (e tempi attuativi) naturalmente fuori della grazia di Dio. Si pretendeva che le classi pollaio sparissero dal giorno alla notte, e che la scuola diventasse a misura di studente in un battibaleno.
Dopo un anno, invece, siamo ancora ad “aprite le finestre”. Nel frattempo c’è stato un piano vaccini (e meno male) ma sono passati dodici mesi senza che, riguardo alla scuola, sia accaduto nulla, nonostante al governo si siano insediati dei padreterni, messi lì a furor di classe dirigente con il placet di un popolo sfinito dagli spritz e dagli assembramenti di massa in Puglia. Tutto quello che ha saputo fare il Ministro Bianchi è stato dire, perentoriamente, “tutti in classe” e, poi, esporre i docenti alla berlina dell’audience, indicandoli come pessimi educatori, visto che solo (sic!) il 91% (oggi il 93%) si era già vaccinato.
Ma i Migliori vanno perdonati, diciamolo. Sono lì garantire il merito, a badare alle eccellenze, a promuovere i figli (appunto) migliori di questo Paese, a trattenere gli intelligentissimi cervelli in fuga, e non possono certo perdere tempo a occuparsi degli ultimi e dei non meritevoli. Non chiedete ai draghiani di distogliere lo sguardo dai futuri Migliori, quelli delle scuole di eccellenza, sarebbe troppo. Per questo aprite le finestre, distanziatevi, mettetevi questa cavolo di mascherina e fatela finita. Ah, oggi il Corriere mostra una bella foto di classe con tanti banchi singoli geometricamente distanziati, acquistati per tempo da Arcuri, quello che ancora gli rompono i cabbasisi per i famosi banchi a rotelle.
PS, In bocca al lupo a docenti e studenti.