Michele Serra, le vecchine e i comunisti

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

di Alfredo Morganti – 16 novembre 2017

Il Michele Serra di oggi, lontano parente del Michele Serra che fu, mi ricorda una vecchina che diceva spesso: “Questi comunisti con un lavoro e una casa, con una famiglia, che vanno nei centro commerciali o in vacanza, sono falsi e ipocriti. Io credo che i comunisti dovrebbero ‘comunisteggiare’ invece di fare partiti, affari, istituzioni, governi e pensare al benessere…”. Anche Serra oggi accusa la “nuova” sinistra (le virgolette sono le sue) di scegliersi leader e compagni di strada nelle istituzioni. Avrebbe dovuto, invece, pescare nella strade un Masaniello, o comunque uno “meno di palazzo”, aggiungo io un ribelle, un naif, un ‘popolano’. Come se il problema fosse quello di contrapporre élite e soggetti sociali, come se una classe dirigente fosse il prodotto di un magma confuso, e la cultura una cosa borghese da lasciare ai borghesi, e le istituzioni dei salotti dove possano accedere solo i medesimi borghesi che parlano di affari o i renziani che parlano di affari (oppure gli scrittori che moraleggiano e vanno in classifica).
Una volta (sempre che lui confermi) Michele Serra era comunista. Del PCI. E allora non gli piaceva solo il ‘popolo’ di cui parla oggi come farebbe uno appassionato di esotismo demografico, ma anche i dirigenti borghesi del PCI, i suoi latinisti, chi faceva le vacanze in montagna o a Capalbio, i suoi alti rappresentanti delle istituzioni, persino i dirigenti delle coop. Oggi no, oggi la “nuova” sinistra ha da essere piazzaiola, antisistema, ‘pesciarola’, sguaiata, ribellista, sennò non è. Dove si sono visti mai, dice la vecchina Michele, dei comunisti che non ‘comunisteggiano’? Che osano avere tra le proprie fila anche un presidente del parlamento, così come lo erano nel PCI Pietro Ingrao e Nilde Iotti? Alla fine della sua Amaca di oggi gli scappa anche un lapsus renziano: come si collocherà, dice, Bankitalia in questa “sinistra in tumulto”? Bankitalia? Anche lui “dalla parte dei risparmiatori” e del “popolo” come il rignanese? Mentre i comunisti spalleggiano l’establishment? Anche lui pensa che la ‘nuova’ sinistra, in fondo, è fatta di rancorosi che vogliono solo il male di Renzi? Se così fosse, tra gli “sdraiati” ci metterei pure Serra. Sdraiati, però, davanti al potere.

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1 commento

michelecaccavone 20 Novembre 2017 - 13:29

E’ proprio quando non si hanno come riferimento le istituzioni, quando non si valorizzano i suoi uomini che si apre la strada ai “masaniello” del momento si chiamino Berlusconi o Grillo o Renzi e, con buona pace di Serra è quello che è stato fatto in questo ultimo quarto di secolo con il disfacimento che vediamo.

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