Finché c’è fatica c’è speranza, diceva spesso un prete comunista.
Dietro la fatica di un uomo ci sono sogni e speranze.
Chi coltiva progetti oltre la propria persona, non fugge davanti alla fatica, non lesina l’impegno e sa affrontare i rischi di strade accidentate, tutte in salita.
Chi scansa la fatica, per farsi comodamente trasportare dal carro, non ha altre speranze che per se stesso. Per la protezione di una carriera che si annuncia, per la gestione di un declino che si avvicina.
Finché c’è fatica, c’è speranza…
La fatica di andare controcorrente. Di accarezzare il supposto dominio della realtà…in contropelo. Senza mai piegarsi al prepotente di turno. La fatica di parlare a fatica, per contrastare gli scioglilingua del ciarlatano alla moda. La fatica di tenere la schiena dritta, mai succubi delle tendenze prevalenti o dei pensieri unificati.
E sempre alla luce del sole e a testa alta.
Perché un uomo è davvero un uomo, se non si mimetizza.
Grazie Stefano Fassina, per la tua quotidiana fatica!


