di Luigi Altea, 25 gennaio 2018
La prima regola, alla quale un militante deve attenersi, durante una campagna elettorale, è quella di evitare critiche che possano danneggiare il proprio campo.
Il mio campo è oggi rappresentato da Liberi e Uguali, e io rispetterò la regola.
Naturalmente sperando e agendo, nel limite del possibile, perché sia raggiunto il risultato migliore.
Sparare adesso sul quartier generale, equivarrebbe a precostituirsi le condizioni per poter poi, se il finale del film non sarà troppo allegro, abbandonarsi al narcisistico e minuscolo compiacimento, per averne intuito con grande anticipo, alcune amare sequenze…
Nessuna critica dunque!
Lasciamo agli avversari la fatica del sarcasmo e del fustigante dileggio.
E tuttavia, tra i doveri del “buon militante” c’è anche quello di dare qualche consiglio, di segnalare i pericoli, quando ne intravede…
La lista di Liberi e Uguali è nata per essere alternativa al Partito Democratico, nei contenuti e nei metodi.
Segnalo il pericolo che i cittadini non se ne stiano accorgendo…
In Lombardia il candidato per la Regione è stato scelto dai militanti locali.
Benissimo!
Il metodo è ottimo! Segnalo che sarebbe bene applicarlo anche in Sicilia, in Calabria, In Sardegna, e a Schio…
Siamo contro il populismo.
Benissimo!
Segnalo che, se in cucina c’è bisogno di un cuoco, non ha senso metterci qualcuno che non ha mai cucinato neppure due uova al tegamino, e sostenere che, però, è molto serio e molto onesto…
La professionalità è un valore!
Lo è quando abbiamo bisogno di un idraulico o di un dentista.
Lo è a maggior ragione in politica, quando abbiamo bisogno di qualcuno che sappia occuparsi di tutto ciò che attiene alla nostra vita…
La mancanza di professionalità, a cominciare da quella dei ministri attualmente in carica, è stata la caratteristica più evidente dell’ultima legislatura.
Non è di nessuna utilità, e non è per nulla rassicurante, mettere alla guida di un autobus chi non ha mai conseguito la patente di guida.
Anche la comunicazione è importantissima.
Nell’immenso alveare delle trasmissioni TV, dove ronzano fastidiosi ma abili comunicatori, volgari mascalzoni ma efficaci persuasori, la lista di Liberi e Uguali non può, quasi sistematicamente, essere rappresentata da persone bravissime e onestissime, che però hanno del vischio sotto la lingua…
Ieri sera Anna Falcone ha dato un’ottima prova di sé.
Ecco, a parlare in TV e alla Radio mandiamo chi ha il dono della parola…
La campagna elettorale lasciamola fare ai professionisti…
I migliori, e il migliore, non facciano troppo i modesti.
Si facciano avanti.
Hanno il dovere di mettersi in prima fila e assumere la responsabilità delle operazioni…
Gli altri vadano nei mercati a parlare con i cittadini di boschi e di mucche.
E i vecchi penati mettiamoli sul trespolo!
Perché Renzi e i metodi di Renzi li lasciamo al partito di Renzi.


