Fonte: I Gessetti di Sylos
Facciamo un po’ di conti “veri” al Recovery Fund
Applausi alla proposta della Commissione europea di stanziare 750 mld per il Recovery Fund di cui 500 da destinare a contributi a fondo perduto e 250 a finanziamenti agevolati. Ma dopo l’applauso, cui ci uniamo, è forse il caso di fare dei conti più mirati.
Il primo punto che bisogna ricordare è che i soldi non verranno dal nulla come manna dal cielo, ma dal bilancio dell’Ue cui tutti i paesi contribuiscono. Sono state avanzate diverse ipotesi per la copertura (aumento contributi nazionali, riduzione di altri programmi, tasse speciali europee) ma tutte alla fine confluiscono, direttamente o indirettamente, nell’alveo dei contributi nazionali al bilancio europeo, e questo vale anche per la parte che verrà finanziata con l’emissione di titoli europei (a 30 anni + 8 di preammortamento) al cui rimborso provvederà sempre il bilancio europeo.
Stando così le cose è forse il caso di confrontare le cifre che in questi giorni vengono divulgate dai media con quelle della contribuzione alla copertura delle stesse, le quali in un modo o nell’altro fanno riferimento al Pil, e che io ho calcolato sulla base di questo parametro. Per esempio si dice che l’Italia sarà la maggiore beneficiaria con 82 mld a fondo perduto (+ 91 mld come finanziamento agevolato da restituire). E’ vero? Il Pil italiano rappresenta il 13% del Pil Ue28 (cioè senza la GB), quindi dei 500 che andranno a fondo perduto verserà negli anni 65 mld, quindi il beneficio netto è di 17 mld, cioè l’Italia riceverà 1,26 volte quanto verserà. Facendo lo stesso conto per la Spagna, il cui Pil è l’8,9% e che si dice sia il secondo beneficiario, verserà 44,5 mld e ne riceverà 63 mld, cioè 1,42 volte, con un guadagna netto di 18,5 mld. Quindi in realtà la Spagna riceve più dell’Italia. E’ stato comunicato che la Germania riceverà solo 28,8 mld e, secondo i miei calcoli, contribuirà con 125 mld, e la Francia 38,7 mld e contribuirà con 87,5mld, quindi il loro contributo alla solidarietà europea è indubbio, come senz’altro quello degli altri paesi “frugali”, però dire che il loro sforzo va soprattutto a vantaggio dell’Italia appare più che improprio. Ma allora dove andrà la maggior parte dei fondi?
Lamia ipotesi è che i maggiori beneficiari saranno i paesi dell’Est europeo. Sui vari media ho reperito solo il dato della Polonia, che però ritengo sia emblematico. Varsavia riceverà 38 mld a fondo perduto, considerato che il suo Pil rappresenta il 3,7% di quello Ue, contribuirà alla copertura per 18 mld, quindi riceverà 2,1 volte quanto verserà. Nulla quaestio sul fatto che i maggiori beneficiari siano i paesi dell’Est, perché sono i più arretrati e perché bisogna legarli all’occidente in maniera indissolubile, sennonché c’è un aspetto da rilevare, e cioè che l’Est europeo, dal punto di vista economico, è una sorta di colonia tedesca, e quindi, comunque la giri e comunque la volti, i denari andranno ancora una vota, alla fine, a beneficiare l’economia tedesca. La Germania in pratica fa un regalo a se stessa, con il gentile contributo della Francia (che da brava continua a stare al guinzaglio), e quindi non si dica che il tutto è a beneficio soprattutto dell’Italia.
Prima di chiudere voglio confermare che il piano è comunque positivo per noi, almeno sulla carta, visto che bisognerà presentare dei “progetti” per prelevare, e qui potrebbe cascare l’asino italiano. Ed è positivo anche per la parte che verrà concessa a debito, la quale è vero che verrà rimborsata, ma sarà a tassi favorevoli, a lunghissimo termine e alla cui garanzia contribuiranno gli altri paesi in misura superiore a noi visto (se ho capito bene) che dovremmo ricevere 91 mld, cioè 2,78 volte la parte di nostra garanzia ma, anche in questo caso, sempre inferiore al beneficio della Spagna (3,46 volte), della Polonia (2,9 volte) e, presumibilmente,degli altri paesi dell’Est.
Comunque vedremo cosa alla fine sarà deciso veramente, nel frattempo spero di aver dato degli elementi di discussione e di valutazione reale.


