Dibattito sul TTIP con Alfredo Somoza e Alberto Zoratti

per Gabriella
Autore originale del testo: comitato Tsipras di Alessandria

Il comitato Tsipras di Alessandria ha organizzato l’otto ottobre 2014 un incontro dibattito sul TTIP  con Alfredo Luis Somoza,  membro del comitato tecnico-scientifico di Terra Madre-Slow Food Lombardia, e Alberto Zoratti, di Fairwatch – Campagna Stop Ttip.

Il Trattato transatlantico sul commercio e sugli investimenti è un accordo di libero scambio commerciale,  la cui trattativa è condotta in tutta segretezza dal governo USA e dalla Commissione europea. Il TTIP potrebbe cambiare la nostra vita quotidiana, spalancando il mercato europeo ai prodotti USA, tra cui prodotti alimentari che negli Stati Uniti sono autorizzati, mentre in Europa ne è vietata l’importazione per motivi di sicurezza alimentare.

In Europa si applica il “principio di precauzione” per la sicurezza alimentare, negli USA no. In Europa chi propone la commercializzazione di un nuovo prodotto deve prima dimostrare che è sicuro per la salute, perché essa è considerata un diritto fondamentale di ogni cittadino europeo e va salvaguardata; negli USA, invece, il governo proibisce la vendita dei prodotti che si sono rivelati nocivi, ma solo dopo che qualcuno (donna, uomo, bambino) ha riportato dei danni alla propria salute.

Ma che cosa è il TTIP? Il TTIP è un trattato di libero scambio che gli Stati Uniti e l’Unione Europea vorrebbero approvare con lo scopo di uniformare gli standard di qualità e abbattere le cosiddette “barriere non tariffarie”, cioè tutte quelle limitazioni (leggi, regolamenti), che generalmente sono poste a tutela del cittadino, della salute pubblica, dell’ambiente. Non c’è praticamente settore in cui il TTIP non avrebbe pesanti ripercussioni: dalla sanità ai servizi pubblici, dall’agricoltura e l’allevamento alla proprietà intellettuale, dall’energia alle materie prime, ai servizi finanziari.

Insomma, siamo di fronte a un trattato “supersegreto”… Ma perché? La trattativa – condotta dal governo USA e dalla Commissione europea – è in corso da mesi, ma i cittadini europei sono accuratamente tenuti all’oscuro di ciò che si sta decidendo sulle loro teste. Perfino i parlamentari europei non possono avere accesso al testo dell’accordo. Il perché di tanta segretezza è presto detto: si punta alla più ampia deregolamentazione in ogni settore, dalla sanità ai servizi pubblici, dall’agricoltura e l’allevamento alla proprietà intellettuale, dall’energia alle materie prime, ai servizi finanziari, alle condizioni di lavoro.

Eppure gli effetti dell’entrata in vigore del TTIP sarebbero a dir poco devastanti. Il Ttip metterebbe a rischio, in nome dei profitti delle multinazionali, basilari tutele dei lavoratori (salari minimi, contrattazioni collettive, diritto di sciopero) e fondamentali norme di sicurezza ambientale, favorirebbe la privatizzazione dei servizi pubblici e aprirebbe le porte del mercato europeo a prodotti che oggi non sono ammessi (OGM, carne di pollo disinfettata con cloro, carne bovina “gonfiata” con promotori della crescita potenzialmente cancerogeni). E tutto questo senza significativi effetti sul Pil europeo, anche secondo i sostenitori di questo trattato.
Non solo: gravi danni si produrrebbero anche per i marchi e le denominazioni d’origine. Le produzioni Dop e Igp in Italia hanno un fatturato alla produzione di 7 miliardi di euro ed al consumo di 12,6, e un valore di export pari al 32%. Tutto questo verrebbe messo in pericolo dalla vendita di prodotti USA che usano gli stessi nomi dei nostri prodotti e che, con l’accordo TTIP, non potrebbero più essere combattuti come concorrenti sleali.

(sullo stesso argomento vedi anche la puntata di Report su RAI Tre del  19 ottobre 2014)

di seguito i video dell’incontro

 


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