La partita si riapre

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Fonte: facebook

Alfredo Morganti – 24 novembre 2014

E adesso viene il brutto, per Renzi dico. Il risultato delle regionali (urne deserte, FI doppiata dalla Lega, 700.000 mila voti in meno al PD in Emilia Romagna, Fitto che attacca frontalmente Berlusconi) rischia di mandare in crisi l’unico ‘vero’ e solido risultato politico raggiunto dal premier: il Patto del Nazareno. Un accordo dove, tra l’altro, si scambia lo ‘scivolo’ pensionistico e la fuoriuscita dalla politica di Berlusconi con la rassicurazione sulla sua ‘salvezza’ aziendale. Il punto è che l’uomo di Arcore doveva però riuscire in un doppio intento: chiudere il Patto, certo, ma lasciare Forza Italia a quote elettorali accettabili, assicurandole così una sorta di diritto di tribuna (l’accordo sui cento capilista bloccati serviva soprattutto all’ex Cav. per garantire una rielezione ai fittiani e rabbonirli). E invece la debacle elettorale, prodotta dallo scollamento dell’elettorato di centrodestra verso una forza politica, quella azzurra, ormai ridotta a larva, ha ridato fiato a Fitto e a tutti coloro che non possono accettare il suicidio politico di FI in cambio della mera ‘salvezza’ privata berlusconiana.

La situazione si ingarbuglia, insomma. E di molto. Non so quanto Berlusconi potrà resistere all’attacco della sua minoranza, che vuole il partito e la politica, non accordi segreti e interessati. Io credo poco. Il Patto è a rischio, dunque. E si apre una fase di nuova mobilitazione, a prescindere dagli eventuali risultati conseguiti dal premier mediante una delle sue mille riforme-annunci in cantiere. È una situazione in movimento e scivolosa, insomma, per la quale presto servirà un urgentissimo Piano B, da parte di chi ancora ritiene che il PD sia recuperabile alla causa. La prova è difficile anche per chi non vuole scissioni e ritiene che presto la realtà presenterà il conto alle favole del premier. Tuttavia, se quel Piano B non ci sarà, se tutto scivolerà via come sembra, se nessun freno si opporrà all’andazzo, il PD diverrà un relitto, un arnese inservibile in mano a una combriccola di comunicatori e di saltatori di carro, adoratori di futuro ma ciechi e sordi rispetto al presente. Va bene stare acquattati, in sostanza, ma ora serve più movimento, più coraggio da parte della minoranza PD, perché la fase si sta complicando in fretta e la partita potrebbe riaprirsi velocemente. Più di quanto non si immagini.

bari1

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