di Luigi Altea 18 gennaio 2015
Non disturbare il manovratore credo sia il « comandamento » più osservato.
Neppure quando il manovratore passa col rosso, nessuno protesta, se serve a farci guadagnare un po’ di tempo.
Ci lamentiamo solo se “salta” la fermata alla quale saremmo dovuti scendere noi.
Mi dispiace dirlo, ma è quanto ha fatto Sergio Cofferati ieri.
Forse prima era troppo preso dai gravosissimi impegni di europarlamentare… per non accorgersi che le Procure, l’antimafia, i Carabinieri, la Polizia, i Vigili Urbani e la Forestale si occupavano già del suo partito…
Forse prima era troppo concentrato nella difesa della povera gente, per non vedere quanto il suo segretario maramaldeggiasse contro i dirigenti della CGIL, contro gli stessi esponenti della sua corrente e, soprattutto, contro le regole…
Questa volta, però, la bua è stata fatta direttamente a lui, la lama ha inciso nelle sue sensibilissime carni e il buon Sergio ha emesso, finalmente, il suo gridolino.
Ma non è dal dolore di uno “sceriffo”, o dalla legittima protesta di un torto personale subito, che potrà nascere una Nuova Sinistra.
E’ dalla sofferenza di una umanità oltraggiata, e dall’ascolto del suo bisogno di giustizia e di riscatto, che dovrà riprendere il faticoso cammino…


