Abolire i Renzi inutili

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 1 marzo 2017

L’Unità non fondata da Antonio Gramsci e non diretta da Mario Alicata, e cioè l’omonimo quotidiano del PD, versa in una crisi finanziaria profonda.

Per farvi fronte i giornalisti, anziché ricevere lo stipendio, alla fine di ogni mese ne verseranno uno nelle casse del giornale, anche se sanno che questo loro sacrificio non basterà.

Bisognerebbe, infatti, superare anche la grave di crisi di vendite, riprendendo le grandi inchieste e soprattutto le grandi campagne di stampa.

Renzi che non molla mai, e che vuole continuare a rendersi futile, pensa al rilancio della stagione delle riforme e insiste, con la redazione: riprendiamola fino in fondo!

Il che, con tutto rispetto, più che una strategia editoriale sembra il titolo di un film a luci rosse.

Tant’è che il direttore, al quale brucia ancora l’esito del referendum, fa finta di non capire.

Per abbattere i gravosi costi di produzione, in mancanza di altre soluzioni, si ridurrà la tiratura del giornale ad una sola copia.

Sarà redatta dai due editorialisti Rondo e Lino i quali, a risparmio di carta e d’inchiostro, provvederanno a scriverla a mano, sulle pareti di luoghi esposti a intensa pubblica frequentazione, con materiale organico, biodegradato, e autoprodotto.

Si firmeranno, a due dita, col nomignolo Rondolino.

Povera Unità, povero amatissimo giornale di tutta la mia vita!

Di te hanno conservato solo il nome.

E tuttavia io spero che tu non chiuda mai, neppure così come ti hanno ridotto.

Spero che chiudano, invece, sia Rondo sia Lino, dentro le toilette della Metropolitana.

E lì restino, per anni, a leggere ad alta voce i loro articoli.

Ma soprattutto spero, cara Unità, che tu un giorno torni ad essere te stessa.

E che tu possa fare campagna per l’abolizione dei Renzi inutili.

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