Il primo miracolo di Mdp: ha rigenerato Peppino Caldarola

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Peppino Caldarola
Fonte: Lettera 43
Url fonte: http://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2017/02/28/articolo-1-deve-unire-al-contrario-del-renzismo/208867/

 di Peppino Caldarola – 28 febbraio 2017

Mdp deve unire, al contrario del renzismo

Una forza politica che riunisca l’area progressista e di sinistra. Dove nessuno deve prevalere sull’altro. E che parli alla gente con un linguaggio comprensibile. Così si può ripartire e durare a lungo.

Per i grandi giornali se Renzi insulta D’Alema va in prima pagina. Se tutti, dico tutti, i leader di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista replicano vanno nelle pagine interne. Nessuno scandalo e nessun vittimismo. Va così. Per fortuna che ci sono i social che pubblicano le foto delle iniziative di chi sta fuori dal Partito democratico a render conto che è in corso una vera e propria slavina. Pensate solo alla foto del 27 febbraio di Bersani a Modena. Facciamo punto qui. Ho già scritto che non si polemizza con il sistema dei media ma è bene che i colleghi direttori sappiano che loro ci osservano e noi osserviamo loro.

UN PARTITO CHE NASCE DALL’ALTO E DAL BASSO. “Articolo1” non è ancora un partito e dovrà affrontare una lunga marcia per diventarlo e per diventare soprattutto la forza più forte della sinistra. La marcia sarà lunga anche se le scadenze politiche e amministrative metteranno una certa fretta. Non penso alle prossime elezioni comunali. Penso alla scadenza del voto politico. Tuttavia bisognerà distinguere i due tempi. Il primo tempo è il coordinamento di tutte le associazioni, nazionali e locali, che si collocano a sinistra del Pd. Questo coordinamento deve svolgersi nelle condizioni date, quindi vedrà organismi provvisori e leadership provvisorie. In questo lasso di tempo, breve o lungo che sarà, bisognerà amalgamare culture, mettere a confronto storie personali, far emergere realtà sconosciute e talenti. Insomma un partito che nasca dall’alto e dal basso.

APERTO ANCHE AL CAMPO PROGRESSISTA. Un partito che abbia le porte aperte anche per chi è nel campo progressista e sta decidendo cosa fare e con chi. In questo senso un partito transitorio perché se queste forze del campo progressista decideranno di partecipare allo sforzo comune di cercare una sinistra “larga” è bene che vengano non da ospiti ma da co-fondatori. Questa prima fase richiede che nessuno dei fondatori immagini di prendere il comando. Se un gruppo avesse in animo di prevalere sull’altro, la storia finisce subito.

Gente che fa politica senza il coltello fra i denti, con preparazione, umiltà e sorrisi

Noi siamo il contrario del renzismo: noi aggreghiamo, accumuliamo, non rottamiamo, promuoviamo i talenti e non i “famigli”. È del tutto evidente che questa fase va immaginata con personalità che siano dotate di capacità di unire, di parlare alle persone e non a Renzi, che non andrebbe neppure nominato, che sappiano presentarsi come gente che fa politica senza il coltello fra i denti, con preparazione, umiltà e sorrisi.

NON CASCARE NEL GERGO POLITICO. I politici devono stare attenti all’eccesso di battute in un mondo che vive di infelicità quotidiane. Ma i politici non possono presentarsi come frati zoccolanti e devono evitare le frasi di gergo partitico: «nella misura in cui», «permettetemi di dire», «piuttosto che», « vi parlo con serenità» eccetera eccetera. Parlate, cazzo!, come parlereste a vostri figlio! Il secondo tempo di “Articolo 1” va preparato in questo stesso periodo facendo attenzione a due cose. La prima è dare l’immagine del nuovo soggetto come quella di una forza di trasformazione, io dico “socialista”, nel solco della ricerca di Salvatore Biasco e di altri intellettuali di sinistra. Non si combatte il grillismo inseguendolo, ma non lo si batte se ci si presenta come custodi dello status quo. Quindi l’armatura intellettuale deve essere fondata sul pensiero critico e meno sulla politologia.

COINVOLGERE I CORPI INTERMEDI. Va poi messo in chiaro che il partito dell’ “Articolo1” avrà strutture radicate. C’era nel Pd un ottimo documento di Fabrizio Barca a tal proposito. Va aggiunto che il nuovo partito deve raccogliere le nuove forme di organizzazione civile. Bisogna mettersi in testa che dobbiamo ricostruire. Se l’ex premier voleva distruggere i corpi intermedi, “Articolo1” li vuole al centro del processo di riforma della società. Così facendo, a mio parere, nascerà una cosa durevole.

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