di Alfredo Morganti – 19 maggio 2017
Ho come l’impressione che stia nascendo un Italicum 2. Nel senso di una legge studiata a tavolino per garantire la vittoria di qualcuno, spinta a fretta, a colpi di fiducia, ‘trasversalmente’ e col fiato grosso all’interno delle aule parlamentari. Purtroppo la lezione non è bastata, il PD non ha capito che non è questo il modo. L’era renziana verrà ricordata come quella dell’impellenza e della foga, dell’asso pigliatutto, del ‘banco’, delle scorciatoie da spendere al volo con l’opinione pubblica, in attesa di raccogliere velocemente qualche frutto, anche acerbo, anche col verme dentro tipo l’Italicum o il jobs act. Anche il Rosatellum prende forma per far vincere qualcuno. Con la destra divisa, al PD in fondo basta il voto di Alfano per contrastare 5Stelle nell’uninominale maggioritario. Dopo di che, in assenza di voto disgiunto e invocando dapprima il voto utile contro la ‘dispersione’ a sinistra, il consenso maggioritario si ‘sverserà’ all’interno delle liste bloccate nella quota proporzionale. E il gioco sarà fatto.
Certo, il giochino funzionerebbe se Berlusconi facesse un favorone a Renzi tenendo Salvini a bada e impedendo la formazione di un fronte di centrodestra. In ciò ricompensato (successivamente) da un po’ di macronismo all’amatriciana, inserendo magari ministri tecnici graditi alla destra o di destra moderata nel futuro Gabinetto Renzi. Il giochino funzionerebbe, inoltre, se scattasse la sirena del voto utile, per il quale si dirà di non disperdere voti a sinistra, ‘altrimenti vincerebbe Grillo’. Peccato che, in assenza della possibilità di voto disgiunto, il voto utile diventerebbe anche un voto alla lista del PD e ai suoi candidati nella parte proporzionale. Ma uscire dal PD votando comunque il PD, per gli elettori che cadono in questa trappola, sarebbe un gesto politico di difficile giustificazione. Così come sarebbe difficile per un elettore di sinistra, per quanto non renziano, resistere alle sirene del voto utile se mancasse una valida alternativa unitaria sulla scheda. Alternativa politica ancor prima che elettorale. E sarebbe davvero deprimente se questa alternativa non si manifestasse, anche solo embrionalmente ma foriera di sviluppi futuri.
