di Luigi Altea, 29 gennaio 2018
Io ho una sincera simpatia per tutti coloro che, essendo stati fregati da Matteo Renzi, sanno incassare il colpo con signorile distacco, quasi con indifferenza.
Certamente si rodono dentro, per la delusione e per la rabbia, ma incassano tacitamente, così riconoscendo almeno la propria ingenuità.
Ritengo sia un atteggiamento apprezzabile, una manifestazione del pudore, che bisogna avere anche nei confronti dell’irriducibile personale dabbenaggine.
A loro, forse, la lezione servirà per un’altra volta…
Resto, invece, sconcertato, di fronte a coloro che urlano, strepitano, si agitano, sbattono la porta, si allontanano, ma poi esitano, e …ritornano sui loro passi.
E attendono per strada col cuore in mano, pronti ad offrirlo al Capo e ai suoi fanatici servitori.
Sembrano quei cani abbandonati che, più vengono maltrattati e cacciati, e più si riavvicinano all’uscio, per sollecitare con i latrati un avanzo, e anche per il bisogno di trovare un padrone da venerare…
Chissà…forse è la sindrome di Stoccolma.
Evidentemente c’è ancora chi vede nel bullo fiorentino, un diffusore dei lumi della tolleranza e della civiltà.
E non un eterogeneo miscuglio di mediocri furbizie, e di miserabili vizi.
Vizi che si palesarono fin dall’inizio, e che nel corso degli anni si sono alimentati e riprodotti.
Sempre stucchevolmente uguali a se stessi: malizia, astuzia, cinismo, ambizione sfrenata…
Al Nazareno c’è stato un regolamento di conti, ma senza pathos…
Non uno scontro violento e leale, al termine del quale si contano vincitori e vinti, ma una esecuzione a freddo, da parte di chi ha occupato il potere di condannare e di assolvere, a proprio insindacabile piacimento.
Il tutto in un contesto di velenose complicità, di potenti protezioni, di oscuri traffici.
Esercitando, in totale assenza di trasparenza, l’attitudine all’imbroglio, e alla corruzione di ogni forma di convivenza democratica.
Massimo D’Alema, rivolgendosi al PD ha detto: non facciamoci del male.
Non mi ha convinto…e credo che stia sbagliando.
Come quando fece bombardare la Serbia, anziché far bombardare i sedicenti dalemiani che gli ronzavano attorno…
Se dopo il 4 Marzo il dito di Renzi ci indicherà la luna…non lasciamoci incantare…
Non perdiamo d’occhio il dito e, se possibile, facciamogli vedere il nostro!
La Sinistra deve saper immaginare il suo futuro senza Renzi e senza il partito di Renzi.


