Gli immigrati ci rubano il lavoro?

per Gianluca

di Gianluca Leo, 15 marzo 2018

È vera la classica risposta “fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare”, ma, è interessante notare che, nonostante facciano i lavori meno dignitosi e meno retribuiti e nonostante siano in netta minoranza, producano quasi il 9% del PIL nazionale. 127 miliardi di euro se prendiamo in considerazione solo il 2015. Tuttavia, è anche vero che, tra un immigrato e un italiano, in molti casi è preferibile la manodopera straniera. Perché?

Perché in Italia anziché andare avanti andiamo indietro. È tornato lo sfruttamento, l’orario lavorativo è aumentato, il salario diminuito, le condizioni di lavoro peggiorate. Questo è il motivo per cui è preferibile lo straniero che sa bene che, se non accetta queste condizioni, dietro di lui ce ne sono altri, disposti a sopportare tutto pur di avere un lavoro. È curioso che, in questo scenario, molti italiani se la prendano con la vittima. Molti italiani se la prendono con lo sfruttato, anziché con lo sfruttatore.

Con l’arrivo dei migranti, oppressori e sfruttatori si sono tolti la maschera, persone che ingrandiscono le tasche mafiose e impediscono la creazione di nuovi stabili posti di lavoro. Il miglior modo per fare un favore ad oppressori e sfruttatori è fomentare la guerra tra poveri. Il miglior modo di aiutarli è mettere gli ultimi contro i penultimi. Il miglior modo per fermarli è unirci e dichiarargli guerra.

#ParliamodellePrioritá

#RinnovamentoDemocraticoeProgressista

Sulla pagina ‘Gianluca Leo Candidato Consigliere Regionale’ il terzo episodio della rubrica ‘Lotta alla disinformazione-Parte uno’ dal titolo: buoni o buonisti?

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