Ribattere colpo su colpo a chi smantella la democrazia

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Nicola Cariglia
Fonte: Pensalibero.it
Url fonte: http://www.pensalibero.it/ribattere-colpo-su-colpo-a-chi-smantella-la-democrazia/

di Nicola Cariglia – 18 luglio 2018

E’ venuto il momento di dirlo chiaro e forte: i sostenitori dell’attuale governo saranno pure in maggioranza nel Paese (e non è detto, perché avevano marciato divisi per poi colpire uniti). Ma non possono avere la pretesa di zittire il dissenso. C’è una brutta aria in giro, fatta di “prima andava peggio”, “non possono parlare quelli che hanno portato l’Italia alla rovina” ed altre scemenze del genere, come se in Italia i governi precedenti, dalla Liberazione ad oggi, non avessero avuto la maggioranza e la fiducia dei senatori e deputati eletti dal popolo. E, dunque, di moltissimi di coloro che oggi hanno sposato i nuovi salvatori della Patria. Dove è finito il 41% di voti di Renzi delle elezioni europee del 2014, e dove  gli altrettanti raccolti più volte da Silvio Berlusconi, se non nel mucchio dei fervidi sostenitori di Salvini e Di Maio?

Eppure, fanno danze ridicole sui soldi tolti agli ex onorevoli ma non si preoccupano di ridimensionare i lauti stipendi degli attuali, mentre tramano la riduzione delle pensioni acquisite dai cittadini a norma delle leggi vigenti; minacciano pesantemente giornali e giornalisti non allineati; fanno fare alle notizie sgradite peripli, circumnavigazioni e attese più lunghi di quelli dei poveri cristi raccolti in mare; offendono e intimidiscono coloro che vedono e denunciano lo stato pietoso che rischia di assumere la nostra democrazia, impoverita sempre più delle garanzie poste a tutela dei diritti civili e personali di tutti noi: anche di coloro che ad ogni mattone tolto beatamente e beotamente plaudono!

A questo punto occorre dire che la creazione di una alternativa di governo alla maggioranza grillo-leghista passa in secondo piano. Sarebbe stata la priorità in una situazione normale, in una bella e funzionante democrazia. Non in un periodo nel quale c’è chi si adopera per mettere assieme un regime.  I regimi, si sa, partono talvolta come se fossero da operetta, ma poi, degenerano in tragedie. Il momento richiede che tutte le persone che ancora ragionano, che non sono rassegnate a rinunciare alla qualità della democrazia che è anche qualità di vita, contraccambino con eguale vigore, addirittura con la stessa virulenza, e con pari energia. Non solo dobbiamo avere coraggio, dobbiamo anche dimostrarlo, esibirlo. Non ci fanno paura. E contro chi disprezza, offende e demolisce conquiste di civiltà e democrazia costate sacrifici, sangue, ingegno e cultura, dobbiamo fare fronte comune. Non sarà un fronte per una maggioranza di governo ma per garantire di vivere in un sistema nel quale non sia preclusa la possibilità di contribuire al bene del Paese pur essendo minoranza. Perché ormai dovrebbero averlo capito tutti: le peggiori dittature sono quelle delle maggioranze nei confronti delle minoranze. O pensate davvero che Mussolini in Italia, Hitler in Germania, Stalin in Unione Sovietica e tanti altri discutibili capi di governo e di stato dei giorni nostri non avessero e non abbiano masse adoranti di sostenitori?

Nicola Cariglia

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