Fonte: Globalist
Il decreto è composto di 47 articoli, il penultimo è forse quello che lo ha trasformato per tanti giorni in un oggetto misterioso: le coperture sono indicate in modo certosino, individuate in almeno una trentina di Fondi speciali e di leggi vigenti; in tutto sono circa 300 milioni di euro per i prossimi tre anni, che un Commissario straordinario che sarà in carica per 12 mesi, rinnovabili per due anni, dovrà gestire con poteri speciali, «in deroga ad ogni disposizione extrapenale», ma il decreto legge sulla ricostruzione del ponte Morandi ha vissuto ore drammatiche. Alcune fonti del ministero delle Finanze avevano fatto sapere che il testo era arrivato sul tavolo privo di comperture: XXX al posto delle cifre.
di Globalist – 26 settembre 2018
“E’ opportuno precisare che il provvedimento è giunto alla Rgs senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture. I tecnici della Ragioneria stanno lavorando attivamente per valutare le quantificazioni dei costi e individuare le possibili coperture da sottoporre alle amministrazioni proponenti. Soltanto così il decreto può essere bollinato e trasmesso al Quirinale per la promulgazione”, avevano detto dal Mef.
Secondo il ‘verbo’ di Rocco Casalino – però – era tutto falso. Del resto loro devono dare la colpa della loro incompetenza al Mef che dovrebbe trovare i soldi. Ma siccome i soldi per realizzare le promesse irrealizzabili non ci sono, allora avrebbero dovuto dare un ruolo al Mago Zurlì o direttamente a Mandrake.
Sembrerebbe però che ora la situazione si sia sbloccata: “Nessun caos, il decreto è pronto e ha le coperture, ora andrà al Quirinale”, hanno rassicurato da palazzo Chigi.



