Arriva la finanziaria del ‘popolo’, primo passo per farci finire come la Grecia

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Globalist
Fonte: globalist

di Globalist – 27 settembre 2018

M5s-Lega portano il rapporto deficit-pil al 2,4%. Altri debiti per un paese super-indebitato e con lo spread altissimo. Siamo tornati alla politica che guadagnava consensi con il debito pubblico. In attesa del ‘botto’.

Qual è la sostanza: pagheremo la campagna elettorale penta-fascio-leghista aumentando il deficit, spendendo soldi che non ci sono. Una ‘ubriacatura’ che durerà il tempo di guadagnare un po’ di consenso per le europee e al resto ci penseranno i posteri.
E’ stato raggiunto l’accordo sulla Manovra economica. L’intesa è stata raggiunta sul rapporto deficit-pil al 2,4% che comprende una riduzione delle tasse per le imprese del 15%.
Una propaganda ridicola che potrebbe far ridere se non fosse una tragedia e non fosse campagna elettorale finanziata dalle tasche degli italiani e che aumenterà i debiti che prima o poi la già indebitatissima Italia dovrà pagare esattamente come la Grecia.
In pratica è come se una famiglia in crisi economica scegliesse di indebitarsi ulteriormente e dilapidare in pochi mesi quel che gli resta, un po’ come faceva il conte Mascetti di Amici Miei. Che per – come ricorderanno gli amanti di Monicelli – o faceva il ‘rigatino’ fuggendo dagli alberghi senza pagare, oppure veniva soccorso dai suoi facoltosi amici. Che l’Italia non ha. Anzi, a occhio grazie alla cura Salvini gli unici amici sono Trump e Orban i campioni dell’egoismo.
Dicono: l’ha fatto Macron. Ma qualcuno conosce la differenza tra il debito pubblico francese e quello italiano? Qualcuno sa quel è lo spread (ossia gli interessi sul debito) che pagano i francesi e quanto più pagano gli italiani?
Ma che ha detto Di Maio con una bella dose di faccia di bronzo? 
”Abbiamo portato a casa la manovra del popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al reddito di cittadinanza, per il quale ci sono 10 mld, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l’impiego. Restituiamo futuro a 6 milioni e mezzo di persone”.
“Via libera – ha aggiunto – anche alla pensione di cittadinanza che dà dignità ai pensionanti. E con il superamento della Fornero, chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un’opportunità”.
“Non restano esclusi i truffati delle banche, che saranno risarciti con un Fondo ad hoc di 1,5 mld. Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini, per la prima volta non toglie ma dà”, ha concluso Di Maio. 
Le fesserie a quattro a quattro. Nel frattempo sono stati tagliati i soldi alle periferie ed è stata lanciata una campagna diversiva contro gli immigrati così abbiamo trovato il capro espiatorio.
Che farà Tria? Non si dimetterà. Così dicono.

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