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Questa avventura si può dirsi conclusa. Un primo bilancio, a caldo credo che sia opportuno, salvo più precise analisi.
Dal reddito di cittadinanza, a quota 100, dalla stretta su migranti e alle nuove misure sulla sicurezza passando per la battaglia con Bruxelles sull’asticella del deficit, sconti e detassazioni a imprese, decontribuzioni aumento della precarietà, fino agli scontri più duri su Tav, autonomia, i casi Siri e fondi da Mosca: oltre 12 mesi sulle montagne russe, densi di polemiche ma anche di risultati antisociali e reazionari portati a casa.
Quando avviene la rottura di un matrimonio o contratto in questo caso, le colpe non sono attribuibili a solo una parte. Ma più o meno equamente distribuite. La “quistione” è che ‘sto matrimonio era nato come innaturale fin dall’inizio e toppe e rammendi hanno solo messo la polvere sotto il tappeto.
Da un lato si pensava ingenuamente o sopravalutandosi che con la loro “Onestà” avrebbero addomesticato l’alleato, Dall’altro invece, come è poi successo, che l’importante era salire al potere e che poi si sarebbe fatto di loro e della loro ingenuità un sol boccone! Son passati dal 17% al 38% portando a casa oltre 6 milioni di voti grillini in meno di un anno.
Al paese rimane, da questa esperienza, il risultato che abbiamo un fronte reazionario e fascistoide al 36-38%, un pensiero dominante fatta di cultura piccolo borghese, del “tutto ad un palmo dal culo mio” di egoismo, egocentrismo, di paure e di precarietà, dell’ultimo come spazzatura e marciume. Una massa sociale ancora più incazzata, disillusa, priva di qualsiasi punto di riferimento e una minoranza di votanti irriducibili arroccati nella propria isoletta come guerrieri giapponesi.
Per rimettere la barra dritta ci vorrà tanta fatica, tanto lavoro, lacrime e sangue e decenni!!!!! Ma sopratutto un soggetto politico e sociale che si faccia carico della ricostruzione del tessuto sociale.


