Nessun gaudio per la risoluzione del Parlamento europeo: comunismo come nazifascismo

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

Persino Wojtyla, memore di quel dibattuto ‘protocollo segreto’ che ne segnò l’esistenza, ha distinto fra il nazismo come ‘male assoluto’, mera barbarie demoniaca, e il comunismo come ‘male relativo’ perversamente animato da nobili ideali e in tal senso ‘necessario’. Del resto se il nazismo fu puro paganesimo e idolatria blasfema, il comunismo, anche nella costituzione atea, fu una costola del cristianesimo.

Molti popoli dell’est offrirono una collaborazione servile al male assoluto, finendo poi giustamente aggiogati, per contrappasso, al male relativo. Che tutto sommato gli fece anche del bene, seppure non a sufficienza. Salvo i cechi nessuno di loro può accampare d’aver subito un torto in buonafede. E’ per questa coscienza sporca impressa nelle menti delle èlites nazional populiste post-comuniste, che una volta accolti in europa l’hanno irrorata, infettandola,di uno specioso vittimismo anti-comunista. Sino a far trionfare di soppiatto un revisionismo storico che è la negazione dello spirito autentico della costituzione europea.

(i cechi, unica nazione con una democrazia avanzata e un florido movimento operaio, si opposero ai nazisti ingaggiando una eroica lotta di resistenza. Il colpo di stato che portò al potere Gottwald fu operato ex post dopo la conquista per via democratica dell’egemonia….un errore imposto dalla brutalità della storia….il ’68 di Praga non fu la replica del ’56 di Budapest, ma il tentativo di riportare il socialismo nell’alveo democratico….Per questo giustifico Togliatti cosiccome Longo e Berlinguer)

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