Da giovani ognuno scriveva i suoi versi in un diario o in un quaderno. Li leggevano solo pochi sventurati e sventurate. Assieme si stonava le canzoni con una chitarra. Si beveva due birre. Si fumava un pacchetto ed eravamo felici. Si poteva fumare sui treni. Si poteva anche fumare nei locali. Il salutismo non era ancora di moda. L’ambientalismo era considerato pura utopia. Erano gli anni novanta. Non eravamo connessi con il mondo intero come adesso. C’erano i provinciali e i metropolitani. Oggi siamo tutti, volenti o nolenti, cittadini del mondo. Il villaggio globale allora non era così globale. Eravamo immersi nella propria realtà locale. I pochi che si interessavano un poco del mondo intero lo facevano per idealismo giovanile o per internazionalismo. Ma erano cose lontane. Echi lontanissimi. Si telefonava nelle cabine a gettoni e non con il telefonino. Pochissimi avevano internet che era agli inizi. Le aziende comunicavano via fax. Ognuno era racchiuso nel suo piccolo mondo, nella sua ristretta cerchia di amicizie reali. Il virtuale non sapevamo per niente cosa fosse ed eravamo felici per un nonnulla. Nel giro di pochi anni è cambiato tutto. È un’epoca di grandi mutamenti questa. La tecnologia e la scienza creano sempre nuovi artefatti che ci stravolgono l’esistenza. È passato tanto tempo. Qualcuno dirà che nella vita è questione di scelte come se fossimo totalmente responsabili. Invece è questione anche di circostanze.
Io penso che il caso esista. Ci sono alcune persone, a cui tutto è andato bene, secondo cui non esiste. Pensano che niente sia dovuto al caso e che tutto dipenda da Dio. Diciamo che il caso loro lo chiamano Dio. La buona o la cattiva sorte dipenderebbero tutte da Dio. È una forma di pseudo-calvinismo inconsapevole, anche se magari si professano cattolici. Altri addirittura credono che se ti comporti bene o male tutto ritorna. I poveri o i malati secondo queste persone evidentemente si sono comportate molto male. Queste persone credono al karma, anche se non sono indiane. Evidentemente qualsiasi elemento religioso va bene pur di giustificare il loro successo. Evidentemente hanno una visione del mondo molto edulcorata. È un modo come un altro per considerarsi degli eletti, dei prescelti. In realtà sono solo dei privilegiati. Queste perle di saggezza(il caso non esiste, tutto ritorna, ecc) le ho sento dire spesso. Ma passiamo oltre. Se ne sentono tante.
Ma allora eravamo veramente felici o è il ricordo che migliora il passato? Quei fiori di allora sono morti. Le lune di quei tempi sono state dimenticate. Quelle stagioni sono un ricordo vago. Non camminiamo più quelle strade di allora. Tanti amici sono persi. Non avrebbe più senso cercarli di nuovo. Un tempo era più facile dirsi “noi” e fare gruppo. Sono svaniti quegli amori ed è scomparso in noi l’amore. Ma poi molti di quegli amori valevano qualcosa? Molti erano non ricambiati. Le ragazze che mi piacevano non ricambiavano. Si sono sposate con altri. Quelle a cui piacevo non mi piacevano. Ho preferito rimanere solo piuttosto che accontentarmi e di fatto rendere infelice me e la donna che mi sarebbe stata accanto. Ma tutto questo non è un dramma. Sono altri i drammi della vita. Ora vivo con mio padre, mia madre, mia sorella. Non mi sento più padrone di niente. Ma forse ora so cosa è davvero importante.



