Governo Draghi: Forte coi deboli, debole coi forti

Sono favorevole all’introduzione del green pass obbligatorio in tutti i luoghi pubblici al chiuso, dalla scuola ai trasporti, dai negozi ai teatri, ai bar, ristoranti, alberghi, palestre, piscine, cura del corpo, e chi più ne ha più ne metta. Quello che invece mi ha sconcertato è il carattere ultimativo, anzi definitivo del green pass obbligatorio per gli insegnanti e il personale scolastico, per i quali la pena finale è stabilita nella sospensione dello stipendio. Pensateci. Si tratta di una categoria vaccinata per quasi il 90%, principalmente a propria tutela, se ricordate, proprio in quanto a forte rischio contagio (come sanitari e forze dell’ordine). A dirla tutta, sono proprio i docenti i meno indiziati a essere portatori di contagio a scuola. Dove semmai sono le classi pollaio il vero problema. E dove la gran massa degli studenti non sono vaccinati, soprattutto se minorenni.

Ebbene, che fa allora il prode Ministro Bianchi? Incapace di risolvere i problemi alla radice, scarica la sua furia sui lavoratori e mette nero su bianco la sospensione della remunerazione. Una misura estrema, che toglierebbe a normali famiglie di ceto medio (figli compresi) uno stipendio essenziale, con modalità mai viste a mia memoria. Quando si è incapaci di fare le cose giuste, si sceglie di fare quelle sbagliate, sperando che il risentimento sociale in circolo alimenti comunque il consenso al governo. Si da giù agli insegnanti (ossia ai lavoratori) se non si può dare giù ai potenti e se, dopo aver accerchiato Conte sulla scuola a settembre 2020, oggi si assolve Draghi, a settembre 2021, sugli stessi temi. E con lui si assolve un governo incapace (un anno dopo) di affrontare lo stesso tema scuola avendo avuto più tempo, più risorse, la stampa a favore, i successi sportivi a pararlo e una beatificazione alle porte. È sempre la vecchia storia, quella di Willy il fattorino, l’ultimo che paga per tutti. Per prima l’incapacità dei presunti Migliori.