Avevano chiesto un cambio di passo, una discontinuità col precedente governo?
Sono stati subito accontentati: i contributi a fondo perduto, in favore di chi è in difficoltà a causa della pandemia, non si chiameranno più Ristori, ma si chiameranno Sostegni!
Bisogna ammetterlo: Mario Draghi in confronto a Giuseppe Conte è un capolavoro d’intelligenza.
Mai, infatti, sarebbe passato nella mente di un normale professore universitario, che non ha mai lavorato un Banca, di produrre un cambiamento tanto necessario quanto urgente.
Non si tratta, come potrebbe sembrare ai più distratti, soltanto di una modifica nominale, di lingua. Si tratta, invece, di un mutamento sostanziale, di cervello. Una vera svolta che metterà fine ad innumerevoli incomprensioni e malintesi.
Infatti,tantissimi cittadini, che pazientemente aspettavano dei sostegni, si sono visti recapitare dei ristori, e si sono affrettati a restituirli, pensando fosse un errore.
Benissimo ha fatto, dunque, il nuovo governo. I cittadini hanno bisogno di contributi, ma soprattutto di chiarezza!
Che razza di governo era il Conte bis? A che punto era disumano, indifferente ai limiti dei più ignoranti, insensibile alle difficoltà dei più stupidi, da non riuscire a pronunciare una parola umile, alla portata di tutti, come sostegni?
Presidente Draghi, continui così. Non lesini i contributi necessari, ma li accompagni con le parole giuste, semplici, comprensibili da tutti.
Gli italiani avevano bisogno di un presidente come lei.
Un presidente di sostegno.