Economisti da bar e cancellazione del debito pubblico

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Thomas Fazi

di Thomas Fazi – 16 maggio 2018

Oggi gli economisti da bar fanno a gara a perculare la proposta M5S-Lega di cancellare 250 miliardi di debito pubblico italiano detenuto dalla BCE. La verità è che la proposta non ha nulla di scandaloso ed è infatti qualcosa che altre banche centrali stanno già facendo. La Banca del Giappone, per esempio, come si può vedere nell’immagine, detiene quasi la metà del debito pubblico giapponese e si stima che la percentuale rimarrà tale (sempre che non salga) – nel senso che quei titoli rimarranno sul bilancio della Banca del Giappone, eventualmente rinnovati alla scadenza a zero interessi – in perpetuo. Questo equivale, nella sostanza se non nella forma, alla “cancellazione” di quella percentuale di debito.

Ovviamente, da un punto di vista tecnico, non c’è nulla che impedisca alla BCE di fare lo stesso. Allo stesso modo, sempre da un punto di vista tecnico, la BCE potrebbe anche cancellare dal proprio bilancio un certo numero di titoli da essa detenuti. Le banche centrali, infatti, possono tranquillamente operare anche a capitale negativo. Ovviamente non accadrà nulla di tutto ciò: non perché non sia possibile ma perché il debito pubblico nell’eurozona è uno strumento di controllo politico e nessuno ha interesse ad allentare i guinzagli degli Stati. Però almeno che si capisca perché ciò non accadrà.

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