Elly Schlein: Se lei dice che la sua Europa non è quella di Ventotene, io chiedo a Giorgia Meloni: qual è la sua Italia?

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Elly Schlein
Elly Schlein risponde alle vergognose parole di una Presidente del Consiglio squallida e ormai in confusione mentale.
Pochi minuti fa, alla Camera, Elly Schlein si è alzata in piedi e con un intervento memorabile ha letteralmente asfaltato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nuovamente in fuga dall’Aula:
“La Presidente Meloni è fuggita di nuovo.
La sua ultima apparizione in Aula risale allo scorso dicembre e le volte in cui si è presentata qui si contano sulle dita di una mano.
E così si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa.
Nel frattempo, però, sono successe molte cose nel mondo, in Europa, in Italia, su cui questo Paese non conosce la sua opinione.
Conosce, però l’opinione della Lega, che oggi ha sostanzialmente commissariato la Presidente Meloni dicendo che non ha il mandato per esprimersi domani al Consiglio europeo.
Presidente Meloni, lei non ha mai risposto.
Non ha mai risposto su quali organi statali abbiano usato il software di Paragon per spiare direttori di giornali e attivisti.
Non ha mai risposto sul perché abbiate rilasciato e riaccompagnato un torturatore libico a casa con un volo di stato.
Di un silenzio però la ringrazio, Presidente Meloni, solo di uno: tra le parole che mancano per pudore nella vostra risoluzione c’è ‘modello Albania’.
Non lo dite nemmeno più voi che è un modello.
Tuttavia, i silenzi più gravi della Presidente Meloni sono quelli sui fatti che hanno stravolto la geopolitica.
La rottura della tregua a Gaza è gravissima, non abbiamo sentito la sua voce condannare quest’azione dell’esercito israeliano e il massacro di palestinesi con 400 vittime di cui almeno 130 bambini.
Non l’abbiamo sentita condannare le parole di Netanyahu, secondo cui il negoziato si farà sotto le bombe.
Non l’abbiamo sentita dire una parola nemmeno quando Trump ha postato un video che propone un resort per ricchi proprio dove sono stati massacrati oltre 45.000 palestinesi: la miglior risposta che potrebbe dare questo governo agli Stati Uniti e a Netanyahu è riconoscere pienamente lo Stato di Palestina.
Non l’abbiamo sentita quando l’amministrazione americana ha ripetutamente attaccato l’Unione Europea, quando ha umiliato l’Ucraina, il suo popolo e il suo presidente alla Casa Bianca.
Trump annuncia dazi del 25 per cento contro l’Unione Europea e lei?
Ancora niente, silenzio.
Anzi, se l’è presa con l’Unione Europea che cerca di reagire.
E allora chiedo a Giorgia Meloni: quali interessi sta facendo?
Quelli dell’Italia o quelli degli amici?
Questo silenzio a testa bassa relega il nostro paese ai margini.
Come quello di ieri, su Orbàn, che ha vietato per legge il Pride, una vergogna su cui voi non avete preso le distanze.
Oggi è successa una cosa grave.
La Lega ha detto che lei, Presidente, non ha il mandato per approvare al Consiglio il piano di riarmo.
Lei è stata commissariata dal suo stesso governo e non ha agibilità politica.
Nella vostra risoluzione, per non dividervi tra tre partiti con tre posizioni diverse, avete fatto sparire la difesa comune e il piano Von der Layen.
L’avete scritta con l’inchiostro simpatico questa risoluzione.
La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori dell’Europa dagli attacchi di Trump e di Musk, ma oggi ha deciso di oltraggiare la memoria europea.
Noi non vi consentiremo di riscrivere la storia perché il manifesto di Ventotene è riconosciuto in tutta Europa come la base su cui si è fondata l’Unione, scritto da giovani mandati al confino dai fascisti.
Scritto da giovani che non risposero all’odio con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che producono soltanto guerre come oggi.
Se lei dice che la sua Europa non è quella di Ventotene, io chiedo a Giorgia Meloni: qual è la sua Italia?
È quella della Costituzione?
Perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta!
Stiamo ancora aspettando di sentire che lei si dichiari antifascista, proprio come la nostra Costituzione su cui ha giurato”.
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