LE ANALISI DI BLACK MOUNTAIN – UCRAINA

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Black Mountain

LE ANALISI DI BLACK MOUNTAIN – UCRAINA

Guerre di liberazione

Fondamenti

Negli articoli precedenti ho accennato al fatto che si sta sviluppando una nuova guerra globale. Questa guerra globale è costituita da una serie di piccoli conflitti con cui i Paesi attualmente dipendenti cercano di liberarsi dalla morsa coloniale dell’Impero Occidentale. Ho chiamato l’insieme di queste guerre “Guerre di Liberazione”, facendo riferimento alle guerre di liberazione dei Paesi europei contro Napoleone nel XIX secolo.

Stiamo assistendo ad una campagna messa in atto dai Paesi BRICS per sfidare l’Occidente in molti conflitti simultanei in tutto il mondo, in particolare dopo che l’Occidente si è esaurito quasi completamente in Ucraina. L’Occidente (Stati Uniti) rischia di perdere il suo status di superpotenza mondiale ed ora ha a sua disposizione solo cattive opzioni. Combattere in uno o più teatri diversi e rischiare di essere sconfitti a causa della sovraesposizione, oppure ritirarsi e perdere una colonia dopo l’altra.

Queste sono Guerre di Liberazione.

Dopo il Niger e Gaza, ora abbiamo lo Yemen come nuova zona di guerra nelle Guerre di Liberazione. Approfondiremo l’argomento più avanti.

Gli interessi russi e cinesi

È nell’interesse di Cina e Russia che l’Occidente disperda le sue risorse. Lasciare che esaurisca le proprie riserve in tutto il mondo e poi estrometterlo dalle regioni strategiche utilizzando degli intermediari (per evitare uno scontro diretto tra le superpotenze). In altre parole, questo modo di agire rispecchia la strategia occidentale contro la Russia antecedente alla caduta dell’Unione Sovietica: manipolare e mettere gli ex alleati russi contro la Russia e impantanarla in guerre contro gli ex alleati con l’obiettivo finale di cacciare la Russia da queste regioni per poi impadronirsene. Ricordate: mercati e risorse. L’obiettivo finale, all’epoca, era quello di sconfiggere la Russia, privarla di queste risorse e provocare rivolte sociali al suo interno. L’attuale strategia della Guerra di Liberazione rispecchia l’approccio occidentale e viene utilizzata contro l’Occidente. E sembra che la Cina non vi si opponga.

Approfondirò l’argomento più avanti.

L’Ucraina

La caduta di una nazione

L’Ucraina è di fronte ad una sconfitta strategica. Il crollo è iniziato molto tempo fa e ne ho parlato più volte. Ora, il punto è che il fronte deve essere mantenuto in qualche modo. L’Occidente sta aiutando l’Ucraina a mantenere le posizioni, costringendola a subire ingenti perdite, con tutte le relative conseguenze sociali e macroeconomiche. Questo sta causando perdite significative anche alla Russia. In altre parole, l’Occidente sta incoraggiando una guerra civile in cui i russi combattono altri russi (ucraini) senza che i soldati occidentali rischino la vita. Ho sempre detto che questo è un fattore di successo per l’Occidente. Non posso esprimermi in altro modo. Ogni volta che muore un uomo, ucraino o russo che sia, l’Occidente vince. Anche se la Russia sta vincendo in modo schiacciante, la guerra nel suo complesso è un fattore perdente per la Russia dal punto di vista sociale e umanitario.

Tuttavia, sono molti di più i campi in cui la Russia e i BRICS stanno vincendo, dal punto di vista economico e geopolitico. L’Occidente è attualmente svenato economicamente dai BRICS e il mondo intero si sta liberando dal colonialismo grazie alla Operazione Militare Speciale della Russia (SMO).

Ma che dire dell’Ucraina? L’Ucraina sarebbe già sparita da tempo se l’Occidente non avesse pagato [e pagasse] per continuare il massacro. Il popolo ucraino avrebbe avuto accesso ai mercati mondiali. Avrebbero avuto i benefici sociali russi e gli sforzi di ricostruzione dei BRICS. Purtroppo c’è l’Occidente. L’Occidente non si preoccupa dell’Ucraina e del suo popolo. L’Occidente vuole solo che ogni centesimo investito in Ucraina venga utilizzato per uccidere i russi o per far sì che gli ucraini muoiano e lascino l’Ucraina come “terra bruciata” per la Russia.

Ed è qui che ci troviamo ora.

Se andiamo indietro nella storia, ritroviamo lo stesso schema. Supponiamo che una nazione sia impegnata in una lunga lotta esistenziale e che stia perdendo. In questo caso, all’inizio, il governo potrà sostenere la guerra con un’economia e un’industria funzionanti. Più la lotta si protrae e più i soldati muoiono, più le risorse nelle retrovie diminuiscono. In altre parole, la nazione muore anche nelle zone dove non si combatte, e questo perché deve essere in grado di fornire tutto ciò che è necessario agli sforzi bellici e alle prime linee. Questo è il percorso finale verso il collasso dell’Ucraina, sia militarmente che politicamente.

L’Ucraina è ancora in grado di tenere alcune linee del fronte, in qualche modo. Non tutte, ma la maggior parte. Questo è dovuto a tre fattori:

1) La Russia non è all’offensiva. La Russia sta semplicemente esercitando una pressione costante o crescente su tutti i fronti per sovraestendere le scarse risorse ucraine su una vasta linea del fronte. Mentre l’Ucraina diminuisce e lotta per contrastare questo approccio, le risorse della Russia crescono; pertanto, la pressione è sulla prima linea.

2) Un fattore molto più critico è che l’Ucraina si sta auto-cannibalizzando: società, persone, industria, economia, strutture sociali, polizia, vigili del fuoco, procuratori, ecc. tutto solo per mantenere in qualche modo la prima linea.

3) L’Occidente paga i salari e le prestazioni sociali per l’Ucraina. Niente fondi, niente guerra: è così semplice. Dal momento che gli Stati Uniti potrebbero sospendere o addirittura terminare i finanziamenti all’Ucraina, gli europei stanno cercando di aumentare i loro finanziamenti all’Ucraina sacrificando i propri bilanci. Si può concludere che la SMO sta danneggiando non solo l’Ucraina, ma anche (indirettamente) gli europei. Dopo la parziale smilitarizzazione della NATO, sono seguite le crisi di bilancio. Pazzesco… Se anni fa mi avessero detto che gli europei si sarebbero ridotti così, non ci avrei creduto.

Ancora una volta, le retrovie stanno morendo per poter sostenere il fronte. Si può andare avanti ancora un po’, ma, alla fine, tutto crollerà. In sostanza, è come nella Germania del 1944/1945: tutto per le prime linee e verso le prime linee.

Kupyansk

Si parla molto del fronte di Kupyansk. Soprattutto perché i russi lì non sono in grado di avanzare, sono impantanati intorno a Sinkovka. Credo che ciò che vediamo intorno a Kupyansk e Sinkovka sia una versione ridotta della guerra generale in Ucraina. È essenziale scegliere dove combattere le proprie battaglie. Si veda “L’arte della guerra” di Sun Tzu.

Per l’intera guerra, i russi per combattere hanno scelto il Donbass. Perché?

*Linee di rifornimento corte.

*Superiorità aerea.

*Popolazione amica.

Per l’Ucraina vale il contrario. Il Donbas è il miglior ambiente possibile per la Russia e il peggiore possibile per l’Ucraina.

Questo è uno dei motivi per cui, per il momento, non c’è una grande offensiva classica contro l’Ucraina.

Ora concentriamoci su Kupyansk e/o Sinkovka (vedi mappa). Se la Russia decidesse di assaltare Kupyansk, dovrebbe combattere in un ambiente urbano e dovrebbe attraversare un fiume. Almeno per conquistare circa metà della città. Dovrebbe anche avvicinarsi alle linee difensive della città attraverso campi aperti o zone boscose, con tutte le difficoltà del caso. Questo sarebbe possibile, ma a costo di ingenti perdite e di molti veicoli distrutti. E, al momento, [per la Russia] non ce n’è bisogno. La Russia non sta combattendo per conquistare del territorio; il suo obiettivo è la smilitarizzazione dell’AFU.

Il fatto che la Russia si avvicini a Sinkovka e vi eserciti una pressione costante o crescente, costringe gli ucraini a non indietreggiare, se vogliono mantenere integra la cintura difensiva intorno a Kupyansk, dando per scontato che i russi attaccherebbero poi Kupyansk. Ora gli ucraini si trovano nella seguente situazione:

*L’Ucraina deve attraversare il fiume Oskol attraverso i ponti non ancora distrutti, oppure su ponti di barche. Questo solo per rifornire il fronte di Sinkovka. Inoltre, Sinkovka è in mezzo al nulla. Gli approcci sono in campi aperti (vedi linee rosse sulla mappa) o attraverso i boschi.

*Questa situazione è altamente sfavorevole per il difensore.

*Le linee di rifornimento vengono già prese di mira.

*Questo è un altro tritacarne favorevole all’esercito russo.

*Se la Russia volesse porre fine a questa situazione e avanzare su Kupyansk, si troverebbe nella stessa situazione sfavorevole e avrebbe ingenti perdite di uomini ed equipaggiamento.

*Al momento, i russi non hanno bisogno di Kupyansk. Non che non sia essenziale, lo è. Ma il suo momento non è ancora arrivato.

*Il 12 gennaio, l’Ucraina è stata costretta a ritirare dalla linea del fronte di Sinkovka la 115a Brigata, ridotta ad un livello critico. È proprio questo lo scopo di stare di fronte a Sinkovka e non prenderla: usarla come un tritacarne per degradare le brigate ucraine, come è stata usata Artemovsk e come viene usata attualmente Avdeevka.

Sinkovka e Kupyansk sono solo due esempi della strategia generale russa di lasciare che gli ucraini combattano e muoiano nei luoghi scelti dai russi. La strategia ucraina di dover essere costantemente all’offensiva contribuisce a questa strategia russa, poiché la Russia è in grado di scegliere il campo di battaglia.

Krynki

Questo ci porta ad un altro tritacarne per le brigate ucraine: la testa di ponte ucraina di Krynki, nella regione di Kherson. Avevo descritto le strategie di Ucraina e Russia per questa testa di ponte due mesi fa in questo articolo.

Tuttavia, riprenderò brevemente l’argomento in questa sede, poiché si tratta di un tritacarne importante e quindi di un punto critico per l’esaurimento del potenziale di mobilitazione ucraino, il che è triste.

Dal punto di vista della politica ucraina, questa testa di ponte è essenziale. Permette ai politici ucraini e a quelli occidentali di far finta che l’Ucraina abbia ancora la possibilità di marciare sulla Crimea. Questo è molto importante per mantenere alto il morale dell’opinione pubblica occidentale e del Congresso americano, e per sostenere ulteriormente l’Ucraina dal punto di vista finanziario.

Per il popolo e l’esercito ucraino è un disastro, un inganno e un alto tradimento da parte dei suoi leader. Perché? Costringere diverse centinaia di soldati a tenere una testa di ponte al di là di un fiume, sotto un pesante fuoco nemico, senza la possibilità di rifornirli di attrezzature pesanti, è omicidio. È come trasportare animali al macello senza che sappiano cosa li aspetta, con una differenza fondamentale. Stiamo parlando di persone che probabilmente sono assai consapevoli di ciò a cui vanno incontro. Queste persone sono una combinazione di individui molto coraggiosi, molto stupidi, nazionalisti convinti, costretti con la forza, ubriachi o drogati.

Molti muoiono sul fiume o durante lo sbarco. Altri più tardi a causa del fuoco dell’artiglieria o delle bombe aeree. Non hanno alcuna possibilità di ottenere qualcosa sulla testa di ponte. Questo è un vero e proprio crimine di guerra.

Tuttavia, l’Ucraina ottiene un piccolo vantaggio da questo suicidio di massa organizzato. Costringe la Russia a distogliere notevoli risorse da altre linee del fronte. All’inizio, questo avrebbe potuto danneggiare leggermente la Russia. Tuttavia, ora le risorse russe sono talmente sovrabbondanti su tutti i fronti che la cosa non ha più importanza.

Dal punto di vista operativo e strategico, per la Russia tratta ovviamente di un regalo, poiché questo assomiglia molto ad un tiro al piccione. Inoltre, è un modo molto efficace per ridurre il potenziale umano dell’Ucraina. In altre parole, è un altro tritacarne progettato per sovraccaricare le risorse ucraine e portare la nazione ad un collasso più rapido.

Da un punto di vista umanitario generale, e sono sicuro che la popolazione e i soldati russi la pensano allo stesso modo, è una tragedia. Una cosa sarebbe uccidere dei veri nemici. Ma è una cosa completamente diversa uccidere persone della propria etnia trasformate in nemici con il lavaggio del cervello o con la forza. È particolarmente triste perché molte delle persone mobilitate con la forza provengono da territori di lingua russa e, quindi, forse filo-russi o addirittura russi.

Avdeevka

La battaglia per Avdeevka ha molte sfaccettature.

Avdeevka,  tra tutti i tritacarne attivi, è il più grande tritacarne delle forze ucraine. Qui muoiono ogni giorno diverse centinaia di soldati ucraini. Muoiono in gran numero perché la maggior parte delle vie di rifornimento è sotto il controllo del fuoco russo e le unità all’interno della città sono sorvegliate 24 ore su 24, 7 giorni su 7, da droni e altri mezzi. Le unità che si muovono sul terreno vengono identificate rapidamente, gli obiettivi vengono acquisiti e distrutti con i migliori mezzi disponibili. Ecco perché gli ucraini hanno una estesa rete di tunnel sotterranei, dove possono circolare anche i carri armati. Hanno avuto anni per prepararsi.

È da Avdeevka e dai villaggi circostanti che gli ucraini bombardano la popolazione della città di Donetsk. Pertanto, per i russi è urgente eliminare questa minaccia per i civili.

Attualmente, la Russia sta cercando di trovare il giusto equilibrio tra stringere la morsa intorno ad Avdeevka, senza però avvicinarvisi troppo per conservare risorse, vite e attrezzature. L’Ucraina, dal canto suo, sta mobilitando la maggior parte delle sue risorse per tenere Avdeevka, come ha fatto ad Artemovsk. La percezione è che se Avdeevka cade, l’intero fronte del Donbas crollerà.

Se la Russia restringerà ulteriormente il calderone, sarà in grado di infliggere danni ancora maggiori alle linee di rifornimento e le forze all’interno subiranno una pressione maggiore. Agendo così, la Russia rischierebbe però di subire perdite maggiori, esponendosi ai fianchi senza un supporto adeguato. L’Ucraina sta concentrando le sue risorse di artiglieria e di droni su Avdeevka, e queste risorse sono note per le loro capacità offensive. Se si vuole ridurre al minimo le perdite, non si intraprende un’offensiva generale finché il nemico dispone ancora di una artiglieria funzionale. Beh… lo si fa se si è un politico ucraino che ha il compito di far fuori la propria popolazione. Ma una persona sana di mente non lo fa.

In altre parole, per i russi Avdeevka non è ancora un tritacarne stabile come lo sono, ad esempio, Krynki o Sinkovka. Qui la Russia sta ancora affrontando difficoltà e subendo perdite. Era il luogo perfetto per formazioni come Wagner che, oltre al loro Tier 1 (Operatori Professionali e Leadership) e Tier 2 (Forze Speciali), avevano anche una formazione Tier 3. I (prigionieri) sacrificabili. Al momento non sono così diffusi come ad Artemovsk, il che è problematico per la Russia, perché, nel contesto di un’Operazione Militare Speciale, non si può semplicemente mandare l’esercito regolare all’assalto a testa bassa. Questa non è ufficialmente una guerra, e perdite come quelle subite dagli ucraini non sono compatibili con una SMO. Né dal punto di vista politico, né da quello militare, e certamente non dal punto di vista dell’opinione pubblica.

Presumo che la Russia, per risparmiare risorse, prenderà tempo ad Avdeevka e restringerà il calderone lentamente ma in modo costante, cosa che però la priverebbe di un tritacarne più produttivo.

Tuttavia, temo che per gli ucraini le perdite in loco siano sostenibili, almeno dal punto di vista del potenziale umano. I mezzi meccanici sono ovviamente scarsi per gli ucraini.

Per questo motivo, mi aspetto che nei prossimi due mesi i russi aprano una linea del fronte del tutto nuova per allungare ulteriormente la logistica e le risorse ucraine. Ciò renderebbe Avdeevka più debole, i danni inflitti agli ucraini aumenterebbero e le perdite sostenute da parte russa diminuirebbero.

Se torniamo alla mia definizione dei cinque teatri di guerra di un anno fa (vedi qui), la nuova linea del fronte sarà probabilmente intorno a Kharkov o Sumy. Vedo anche indicazioni di preparativi e discussioni con persone esperte che confermano queste ipotesi. Non fraintendetemi. Non parlo necessariamente delle offensive della “Grande Freccia”. Mi riferisco all’apertura di un’altra ampia linea di fronte, destinata a sottrarre risorse ucraine da altri teatri. La percentuale delle perdite ucraine, che un anno fa era stabile, potrebbe essere riportata in alto. In tal caso, si presume che la sostenibilità della logistica, delle perdite e di altre risorse potrebbe non essere mantenuta.

Attacchi missilistici

Per sottolineare quanto detto su questa nazione morente, voglio parlare degli attacchi missilistici. Sappiamo tutti che l’Occidente finanzia e persegue la morte di una nazione. Nel 2022 c’era stata la possibilità di umilianti sconfitte russe sul campo di battaglia, sconfitte che avrebbero potuto provocare proteste a Mosca. Questo è il senso di tutta questa guerra. Proteste a Mosca. La ricompensa principale [per l’Occidente] sarebbe stata una rivoluzione e la conseguente rimozione dell’attuale governo russo e la sua sostituzione con un Eltsin 2.0.

Non si è mai trattato di vincere contro la Russia sul campo di battaglia, perché è impossibile, e questo è ben noto ai pianificatori occidentali. Quindi, un numero infinito di persone viene mobilitato e mandato a morte certa non per la vittoria sul campo di battaglia, ma per la “possibilità” di un Maidan a Mosca. Questa possibilità era svanita con il fallimento dell’offensiva estiva dell’Ucraina. Ora non esiste più nessuna possibilità per la vittoria o per la conservazione dello Stato ucraino. E, nonostante ciò, l’Occidente sta continuando a sostenere questa situazione con denaro e materiali. Questo è un crimine di guerra. Mandare le persone a morte certa con la piena consapevolezza di non poter vincere o cambiare nulla. Questa guerra deve finire il prima possibile!

Poiché l’Ucraina è costretta dai suoi responsabili stranieri (Regno Unito/USA) a condurre attacchi terroristici contro i civili russi sia in Ucraina che in Russia, la Russia, a sua volta, è costretta a reagire per fermare questi attacchi. Il modo per fermare questi attacchi contro i civili è colpire i seguenti obiettivi:

*Centri decisionali.

*Logistica (infrastrutture, magazzini, hub, ecc.).

*Strutture industriali in tutta l’Ucraina che possono essere utilizzate per produrre attrezzature militari.

*Campi d’aviazione e relative infrastrutture.

*Bunker.

E questo è ciò che attualmente viene fatto quasi quotidianamente con grandi attacchi di missili e droni in tutta l’Ucraina. Come ho scritto all’inizio, questa è la morte di una nazione. L’Ucraina, o la maggior parte di essa, è stata privata di tutte le risorse militari. E ora utilizza sempre più risorse civili per poter continuare la guerra. Infrastrutture civili, imprese industriali, logistica, campi d’aviazione, energia e personale.

Più a lungo l’Ucraina sosterrà il fronte cercando di infliggere danni ai russi (e a se stessa) per conto di potenze straniere, meno resterà di ciò che era chiamato “Ucraina”. E questo è esattamente ciò che l’Occidente paga per avere. Un’Ucraina trasformata in terra bruciata da consegnare alla Russia quando l’Ucraina crollerà. Per l’Occidente non è importante quando ciò avverrà, è importante solo rimanere in sella il più a lungo possibile.

La difesa aerea

Le capacità di difesa aerea (“AD”) dell’Ucraina, pur non essendo del tutto scomparse, sono seriamente ridotte. Che cosa significa?

L’Ucraina mantiene capacità AD operative in poche città strategiche come Kiev e Odessa, con circa cinque postazioni al massimo. Per “operativi” si intendono i sistemi a più lungo raggio e quelli in grado di abbattere missili da crociera e balistici. In genere, il tasso di successo è basso, circa il 20%. Per elencare tutti i mezzi che la Russia ha a disposizione per sopraffare l’AD nemica, dovrei scrivere un elenco molto lungo. E Mike Mihajlovic farebbe un lavoro assai migliore del mio.

Classificherei i sistemi Patriot, NASAM e IRIS-T come difese operative nell’ambiente ucraino. Ma questi sistemi sono problematici per l’Occidente. Le ragioni sono molteplici:

*Il loro tasso di successo è molto basso. Anche se l’Ucraina ha sempre abbattuto molti più missili di quanti ne abbia lanciati la Russia [l’autore prende in giro la propaganda ucraina] (ok, ora la situazione è cambiata, a dire il vero), gli esperti militari delle nazioni straniere, e potenziali clienti, sanno cosa sta succedendo. Vedono che questi missili non funzionano contro un pari avversario. Si tratta di un serio problema di immagine e, quindi, di marketing (e di dollari).

*I missili sono incredibilmente costosi. I missili Patriot, a seconda delle modifiche, possono costare fino a diversi milioni di dollari l’uno.

*La Russia prende di mira in particolare i depositi missilistici e le stazioni di controllo. Ciò causa due problemi importanti per l’Occidente. Queste sono le parti più costose da rifornire. Si presume che siano già stati spesi miliardi di dollari dei contribuenti statunitensi ed europei per rifornire i missili AD usati o distrutti. Qualcuno vuole aumentare le tasse in Europa?

*Fabbricare missili di questo tipo non è affatto facile: il tasso di produzione è molto basso. Tuttavia, dal momento che ci sono molte nazioni coinvolte nella produzione di missili, si può presumere che ci sarà un costante afflusso in Ucraina, che ritarderà il momento in cui le scorte effettive saranno effettivamente esaurite. Ciò significa, a sua volta, che i cieli ucraini non saranno sicuri per gli aerei russi finché la guerra continuerà. Ma, non appena le scorte si esauriranno, i missili russi saranno in grado di attaccare ogni obiettivo in Ucraina con minori perdite dovute alla soppressione.

*Potrebbe essere favorevole alla Russia, alla Cina e all’Iran lasciare che l’Occidente fornisca costantemente all’Ucraina sistemi AD, in modo che non ce ne siano per altri teatri, come lo Yemen o, Dio ci aiuti, Taiwan.

*Lasciare che un flusso costante di missili entri in Ucraina e distruggerli nei magazzini con droni Geranium a basso costo è una vittoria economica e militare per la Russia. Lo stesso vale per le stazioni di controllo e radio. Sono scarse, costose e non facili da sostituire.

Tuttavia, in prima linea ci sono diversi sistemi tattici AD a corto raggio, come i MANPADS [lanciarazzi spallabili]. Ritengo che l’aviazione russa non sarà in grado di accedere liberamente allo spazio aereo dell’Ucraina durante la guerra. Tuttavia, la Russia è stata in grado di utilizzare droni poco costosi e tutta una serie di missili per ridurre la capacità di combattimento dell’UAF senza dover rischiare eccessivamente i propri mezzi aerei.

Un anno fa avevo scritto di non credere che la Russia avrebbe distrutto le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. E continuo a credere che sarà così. Sarebbe un colpo diretto contro i civili. La Russia e il Presidente Putin non stanno conducendo una guerra contro i civili ucraini. Non importa quanto l’Occidente provochi la Russia con attacchi terroristici contro i civili russi, questo non accadrà. Purtroppo, è anche possibile che la rete elettrica ucraina cessi di funzionare perché l’Ucraina non è più in grado di mantenerla. Speriamo che questo non accada. Onestamente non vorrei che accadesse.

La logistica

Abbiamo trattato questo argomento più volte. L’Ucraina e, quindi, la NATO hanno un compito impegnativo nel rifornire le linee del fronte in tutto il Paese. I rifornimenti arrivano dalla Polonia e dalla Romania e, a volte, devono percorrere più di 1.000 miglia. Tutto ciò che deve tornare nell’UE per le riparazioni deve fare lo stesso percorso.

Alla Russia questo sta bene perchè vuole che l’Ucraina combatta nel Donbass – il luogo più sfavorevole al mondo per l’Ucraina. Avevo già risposto a questa domanda in precedenza, ma voglio ribadirlo qui.

Quindi, l’Ucraina è costretta a mantenere questa catena logistica, che consuma una quota significativa del sostegno finanziario dei Paesi della NATO. Sono coinvolti anche molti lavoratori e mezzi civili. Poiché questa catena è sempre meno sostenibile a causa della mancanza di sostegno finanziario, l’Ucraina sta cercando di aumentare le capacità produttive all’interno del Paese.

Questo potrebbe funzionare per qualche tempo. Potrebbe funzionare perché la Russia potrebbe voler osservare esattamente quali strutture e catene di approvvigionamento vengono create all’interno dell’Ucraina. La cosa peggiore per l’Occidente in questa guerra della logistica e delle catene di approvvigionamento è che sta aizzando russi contro altri russi. Ma non tutti gli ucraini hanno subito il lavaggio del cervello. Un numero più che sufficiente di ucraini occupa posizioni influenti o è vicino a risorse strategiche ed è ancora fedele alle proprie radici. Persone che si considerano russe, ucraini russofoni, nostalgici dell’Unione Sovietica, ecc. E queste persone sono ovunque. Inoltre, la Russia dispone di una vasta rete di intelligence umana (HUMINT) in tutta l’Ucraina. Pertanto, [per gli ucraini] è impossibile utilizzare appieno la logistica e la catena di approvvigionamento per una guerra contro la Russia.

Molti giustificano i precisi attacchi russi contro le “armi delle meraviglie” occidentali appena arrivate con l’osservazione satellitare. Ma l’Ucraina è enorme e non importa quanti satelliti abbiate: non riuscireste a trovare la maggior parte di ciò che cercate. Ci sono ragioni per questo, e potrei spiegarle un’altra volta. Per quanto ne so, la maggior parte delle informazioni critiche riguardanti la logistica e l’acquisizione di obiettivi a posteriori proviene dalla HUMINT. Naturalmente, queste informazioni devono essere verificate da più di una fonte. È qui che entrano in gioco i satelliti e gli altri mezzi.

Questo è uno dei motivi per cui personalmente ritengo che la Russia esiti a colpire le strutture dei servizi segreti ucraini, perché vi sono presenti molti lealisti russi, che potrebbero trasmettere informazioni di tanto in tanto. Ma credo che questa remora sia ormai sparita a causa degli attacchi terroristici contro i civili russi.

La Russia, d’altra parte, sta costruendo una delle catene logistiche e di approvvigionamento più impressionanti che il mondo abbia mai visto. Assomiglia agli sforzi della Seconda Guerra Mondiale o forse è ancora più impressionante. Consiglio di ascoltare le spiegazioni del colonnello Vladimir Trukhan nel nostro podcast.

Tuttavia, non vedo attrezzature logistiche evidenti che indichino un’imminente offensiva russa. L’attrezzatura russa potrebbe essere sul posto e nascosta, ma non ancora messa in posizione per consentire una rapida avanzata. Questo mi fa capire che, al momento, non c’è alcuna penetrazione profonda russa in vista. Per essere chiari, è del tutto possibile che l’Ucraina collassi come Stato senza alcun cambiamento nelle attuali linee del fronte. Questo potrebbe accadere domani (improbabile) o tra diversi mesi o tra un anno. La questione non è se l’Ucraina crollerà, succederà. La questione non è nemmeno se la Russia farà delle mosse offensive più ampie; potrebbe farlo se necessario, ma, al momento, non è necessario. La questione è solo quando l’Ucraina crollerà e si aprirà alla conquista russa.

La sconfitta

La sconfitta avverrà entro il prossimo anno. Perché? L’ultima notizia è che la NATO sarebbe pronta ad inviare centinaia di migliaia di soldati al confine ucraino in previsione di un collasso totale e della comparsa dei russi ai confini della NATO. Ecco una bella storia (ironica) sulla Russia che, quest’anno, attaccherà i Paesi Baltici, si impadronirà dell’Ucraina e arriverà fino a Kaliningrad. Naturalmente, si tratta di una sciocchezza. Non abbiate paura, per favore 😊

Ma questo dimostra che la NATO sta preparando la sua popolazione alla sconfitta dell’Ucraina per quest’anno e, allo stesso tempo, prospetta agli europei un’imminente invasione russa dei paesi NATO e dell’UE. Il che è un’assurdità. Si tratta essenzialmente dello stesso grado di problemi mentali di chi sosteneva che l’esercito siriano avrebbe usato le armi chimiche appena prima di dichiarare la vittoria. In quanto europeo, mi sento insultato perché dovrei credere a tali assurdità.

Per riassumere: L’Ucraina sarà molto probabilmente sconfitta quest’anno. E la questione non è come la Russia raggiungerà X, Y o Z entro questo tempo. Semplicemente non lo farà. Non raggiungerà Odessa o Lvov o altro. La Russia si assicurerà solo che l’Ucraina crolli; lo Stato ucraino e il suo esercito. Gli americani avranno fin troppi problemi nelle prossime guerre di liberazione. Gli europei non saranno in grado di aumentare i finanziamenti all’Ucraina e sostituirsi agli americani. Cercheranno di ridistribuire i loro bilanci, e i cittadini europei non ne saranno felici. Non saranno contenti di veder aumentare le tasse, mentre le pensioni e gli altri benefici sociali diminuiscono solo perché i loro governi intendono inviare soldi all’Ucraina.

Non ho idea di come sarà la linea del fronte quando si verificherà il collasso, ma è possibile che sia ancora nel Donbass.

Un’altra osservazione sul crollo. I politici ucraini, che stanno tradendo il loro popolo e lo stanno mandando al macello, lo fanno in cambio di denaro e della consapevolezza che saranno evacuati all’estero, in una bella casa sulla spiaggia. Tutti i politici ucraini corrotti rispetteranno le regole e gli ordini dell’Occidente, finché le cose andranno bene.

Quando le cose inizieranno a precipitare e la gente si renderà conto che la necessità di evacuare si avvicina sempre di più, le persone si faranno prendere dal panico e agiranno in modo irrazionale. Cercheranno di rassicurare se stessi e i loro superiori sul fatto che il loro biglietto è ancora valido. Poi seguiranno le spiegazioni e le scuse, e la consapevolezza colpirà in modo duro quando il popolo ucraino inizierà a inseguirli e ad ucciderli come conigli per ciò che hanno fatto negli ultimi dieci anni. Non finiranno appesi ad un aereo come a Kabul. Non ci saranno treni che li porteranno in Polonia. Capiranno e comprenderanno che è finita. Allora anche l’Occidente perderà il controllo su di loro e inizieranno le lotte intestine.

Alla fine assisteremo al completo collasso dell’Ucraina e dell’esercito ucraino, indipendentemente da dove, a quel punto, si troverà il fronte. Gran parte dell’Ucraina, compresa Kiev, passerà pacificamente alla Russia, mentre il resto andrà alla Polonia, all’Ungheria e alla Romania.

Questo è il motivo per cui, al momento, non vediamo grandi offensive, che sarebbero anche dannose per le truppe russe. Le cose potrebbero sempre cambiare rapidamente per qualsiasi motivo.

Con questo si conclude questa prima parte sulla situazione in Ucraina. Nella prossima parleremo di Medio Oriente.

Link: https://bmanalysis.substack.com/p/ukraine-and-the-middle-east-i

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