di Luigi Altea 14 giugno 2017
Si annunciano iniziative interessanti a sinistra.
Finalmente si è giunti alla consapevolezza che un semiarco da solo non sta in piedi. Deve appoggiarsi ad un altro semiarco, e formare un arco, per reggersi.
E per reggere nel tempo…
Il mondo è disseminato di sicari vogliosi di uccidere la Sinistra, una volta per tutte.
La Sinistra però non scomparirà, perché la Sinistra è un essere speciale, non è mortale ma è natale…
Rinasce, sempre.
La sinistra è come una spirale, con discese e risalite, cadute e ripartenze…
E’ un continuo ricominciamento, ostinato e paziente.
E’ l’infinita impertinenza di riprovarci.
Spero non si voglia ricominciare da un ceto politico perdente, troppo geloso di sé, e troppo preoccupato di gestire il proprio declino.
Credo si debba ricominciare da dove ci eravamo fermati.
Dai ceti popolari, dalle periferie, dagli immensi giacimenti di povertà, di disagio, di sofferenza.
Dai cittadini più fragili, dai lavoratori più indifesi.
Con umiltà, riconoscendo errori, limiti e contraddizioni.
Richiamarsi all’art. 1 della Costituzione, e lasciare la difesa dello Statuto dei Lavoratori a Grillo e a Salvini, è un modo ipocrita di sciacquarsi la bocca della cattiva coscienza, senza sporcarsi le mani nella sfida aperta al prepotente di turno.
La Sinistra deve smettere la ricerca affannosa d’improbabili generali vincenti, prodighi di parole e poveri di truppe. Non c’è alcun bisogno di personaggi “potenti”, dal cuore freddo e rigido, incapaci di amare davvero la povera gente, gli umili, i dimenticati.
La Sinistra, invece, deve andare incontro ai perdenti, ai cittadini più fragili, senza rinunciare a nessuno…
Per ricostruire, creare relazioni, stabilire rapporti, sedimentare appartenenze, ci sarà bisogno di tutti.
Dei “rottamati”, dei feriti, degli umiliati, delle pietre scartate, dei cocci rotti…
Perché nulla e nessuno è inutile.
Anche i cocci rotti, se sapientemente messi uno accanto all’altro riescono a formare utili canali.
Anche una ferita può diventare una breccia, un’apertura, una feritoia di luce…


