Autore originale del testo: Gianni Cuperlo
McKinsey è una società di consulenza, che detta così dice poco. Diciamo che è la più importante e potente società di consulenza del mondo.
A titolo praticamente gratuito (25mila euro + IVA) è stata reclutata dal governo italiano (a quanto è dato capire con pratica del Mef, il ministero del Tesoro, concordata con Palazzo Chigi), dicevo che è stata reclutata per la messa a punto finale del Recovery plan.
In pratica, si spiega che le competenze della società servono a integrare quelle dei ministeri anche monitorando i piani di Next Generation EU posti in essere dagli altri paesi dell’Unione e garantendo un supporto “tecnico-operativo di project management“ utile a finalizzare il piano.
Come dettaglia Stefano Feltri stamane, quel “project management“ equivale più o meno a una gestione dei progetti, il che spiegherebbe anche la filantropia di McKinsey: lavorare a gratis, ma ottenendo in cambio l’accesso a una quantità di relazioni e informazioni da utilizzare a scopi meno filantropici, compresa l’arte (nella quale sono bravissimi, pare) di influenzare le regole di specifici business.
La società in questione, peraltro, è reduce da alcuni scandali tutt’altro che banali (sempre Feltri cita la transazione pari a 600 milioni di dollari per il ruolo svolto nella promozione e diffusione dell’Oxy-Contin, potente antidolorifico prodotto dalla Purdue Pharmaceutical e all’origine di gravi dipendenze).
Detto tutto ciò, adesso si delinea con maggiore chiarezza il concetto di “governo dei migliori“. Ma non sarebbe male se la definizione venisse ricondotta a un ambito meno globale. In fondo meriterebbe puntare, come si era giurato di voler fare, sul reclutamento di forze giovani e innovative da inserire nella nostra Pubblica Amministrazione e alta burocrazia.
Sarebbe uno spettacolo migliore. E in tanti ne usciremo rassicurati.


