Renzi: il mostro di Scandicci è il serial Killer del centrosinistra

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini – 26 giugno 2017

Pensiero tacitiano della notte. Il mostro di Scandicci

Come era largamente prevedibile, essendo esposto da ogni lato, il Pd ha perso tutti ballottaggi o quasi. Salvo il caso anomalo, ma prospetticamente emblematico, di Padova, il Pd perde quale che sia la forma con la quale si presenta: in salsa renziana e in arruffate e residuali improvvisazioni di ‘centro-sinistra’, Implode la zona rossa e la stessa matrice urbana sulla quale il Pd veltroniano aveva misurato la forza delle origini.

La destra, e in qualche caso il M5S, peraltro avanzano in uno spazio politico depresso e sguarnito. Si direbbe letteralmente ‘devastato’. Espugnano i comuni con minoranze di elettori che non superano il 20 %, e conquistano macchine amministrative che non contano più nulla.e per le quali non è stato neanche necessario azzardare alcun progetto. Il collasso della politica nazionale e la crisi generale della rappresentanza ha desertificato le città e la civicness che ne alimentava la respirazione.

Oggi ero a Scandicci e con un amico-compagno (Francesco Dei). Dovevamo parlare di come approfondire le cause del crollo della ‘zona rossa’ e ci siam persi a digredire sul tema idiografico della rilevanza delle personalità nella storia nel far precipitare i determinismi impersonali. In particolare ci siamo soffermati su Pacciani, Lotti e Vanni (i mostri di Scandicci), che pure venivano da Mercatale in quel di San Casciano ed erano probabilmente più dei loschi sporcaccioni che dei serial killer.

Eppure se penso a Renzi e al suo cerchio magico attestato nelle colline attorno a Firenze non mi viene appropriato altro paragone . Serial killer del centro-sinistra. .
Il bilancio del Pd a guida renziana è infatti spaventevole. Ha esacerbato la fiducia dell’elettorato di sinistra costringendolo nell’afasia e nella depressione. Esiliandolo persino da sè stesso. Nel mentre non ha affatto sfondato a destra come nelle intenzioni (e nelle politiche). La necrosi politica è così avanzata da indurre il sospetto che sia vana ogni rettifica. Il ritorno del centro sinistra, pure ‘discontinuo’ (e non si capisce in qual senso) sembra drammaticamente al di sotto della gravità della crisi fiduciaria.

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