Samaras alle grandi manovre contro Syriza

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Pavlos Nerantzis
Fonte: Il Manifesto
Url fonte: http://www.altraeuroparoma.it/blog/samaras-alle-grandi-manovre-contro-syriza/

di   Pavlos Nerantzis – 

Grecia al voto anticipato. Il premier tira le fila per avere i voti sufficienti per eleggere Dimas, il suo candidato presidente. Vittoria per il detenuto anarchico Nikos Romanos: dopo 31 giorni di sciopero della fame ha ottenuto un decreto di legge che gli permetterá di studiare all’Università.

Appena 48 ore dopo la deci­sione del pre­mier Anto­nis Sama­ras di anti­ci­pare il voto per il nuovo pre­si­dente della repub­blica, tutte le forze poli­ti­che si pre­pa­rano per le ele­zioni anti­ci­pate nel caso che la can­di­da­tura di Sta­vros Dimas non dovesse rac­co­gliere i 180 voti neces­sari per essere eletto alla terza vota­zione pro­gram­mata per il 29 dicem­bre. Ieri é stata una gior­nata di accuse reci­pro­che tra il governo e l’ oppo­si­zione con i mini­stri a minac­ciare che nel caso di una vit­to­ria del Syriza, «il paese rischia il default» ed espo­nen­ti­ della sini­stra radi­cale ad accu­sare Sama­ras do «mani­po­lare i risul­tati della vota­zione per le ele­zioni pre­si­den­ziali». A favore di Dimas si é espresso ieri anche il por­ta­voce della com­mis­sione euro­pea, Annika Breid­thardt, pro­vo­cando la rea­zione imme­diata di tutti i par­titi dell’ opposizione.

Nel mirino dei due par­titi al potere, Nea Dimo­kra­tia e Pasok, tutti i dis­si­denti. Tenendo conto che la mag­gio­ranza gover­na­tiva non é suf­fi­ciente per garan­tire l’ ele­zione del can­di­dato pre­si­dente della repub­blica (ne ha soli 154 su 300), i 24 par­la­men­tari indi­pen­denti pro­ve­nienti da tutte le forze poli­ti­che, trn­sfu­ghi o radiati negli ultimi due anni, sono una buona riserva. Se poi si aggiun­gerà qual­che depu­tato «dis­si­dente» dall’ area dell’ oppo­si­zione, il governo potrebbe rac­co­gliere i 180 voti neces­sari. Da notare che poche set­ti­mane fa tutti i par­titi dell’ oppo­si­zione, dal Par­tito comu­ni­sta di Gre­cia fino ad Alba Dorata, hanno deciso di votare con­tro il nuovo can­di­dato, a pre­scin­dere del nome.

«Chi voterá per il nuovo pre­si­dente (della repub­blica) voterá per pro­lun­gare la dram­ma­tica poli­tica di rigore che ha por­tato la disoc­cu­pa­zione al 26%» ha sot­to­li­neato il lea­der del Syriza. Per i con­ser­va­tori e i socia­li­sti, invece, «il voto del nuovo pre­si­dente diven­terá un’occasione per pro­se­guire col piano di sal­va­tag­gio del paese oppure impe­dire l’ ascesa di un governo di Syriza che por­terá la Gre­cia al caos». I due part­ners del governo accu­sano Ale­xis Tsi­pras per­ché «cerca di vio­lare la coscienza libera dei par­la­men­tari», dimen­ti­cando come pro­prio loro, la Nea Dimo­kra­tia e il Pasok, si sono com­por­tati nei con­fronti dei depu­tati che in pas­sato non si sono alli­neati alla volontá dei gruppi diri­genti. La mag­gio­ranza, infatti, dei 24 par­la­men­tari indi­pen­denti pro­ven­gono dall’area poli­tica dei due par­titi del potere e sono stati cac­ciati per­ché hanno votato con­tro gli accordi cape­stro con i cre­di­tori internazionali.

E pro­prio loro (almeno 16) che ieri in varie inter­vi­ste ai media locali hanno dichia­rato che nem­meno ora sono dispo­sti a votare per il can­di­dato pre­si­dente della repub­blica pro­po­sto da Sama­ras. I conti, quindi, non tor­nano per il governo di coa­li­zione. E il clima di ten­sione cre­sce per le rive­la­zioni di depu­tati dell’ oppo­si­zione che rac­con­tano di offerte di …«qual­che milione di euro» per votare a favore del can­di­dato pre­si­dente. La giu­sti­zia giá sta inda­gando su que­ste denunce, men­tre é ancora in corso un’ inchie­sta ordi­nata dalla pro­cura dell’ Arios Pagos, il tri­bu­nale supremo elle­nico, per veri­fi­care la fon­da­tezza di un ser­vi­zio pub­bli­cato su un quo­ti­diano di Atene, poi ripro­dotto dal por­ta­voce del Syriza, secondo il quale esi­ste «una cassa di rispar­mio segreta per la rac­colta di denaro da parte di amici del governo allo scopo di cor­rom­pere alcuni depu­tati e con­vin­cerli a votare a favore dell’ ele­zione del nuovo capo dello Stato per evi­tare in que­sto modo il ricorso anti­ci­pato alle urne».

Non é da esclu­dere poi che Sta­vros Dimas si dimet­terá dalla can­di­da­tura, nel caso che non riu­scisse ad avvi­ci­nare i 180 voti nelle prime due vota­zioni, per dare il suo posto ad una per­so­na­litá sicu­ra­mente piú vicina al Syriza nel ten­ta­tivo da parte del governo di «rubare» voti dalla sini­stra. Intanto da ieri ad Atene una squa­dra di tec­no­crati della troika (Fmi, Ue, Bce) sta lavo­rando sul pro­blema del buco nel bilan­cio del 2015. Che, secondo loro, supe­re­rebbe i 2 miliardi di euro, men­tre, a sen­tire il mini­stro delle finanze greco «non sarebbe supe­riore ai 980 miliardi di euro». Al vaglio degli esperti anche la que­stione dell’ aumento delle ali­quote Iva e la rego­la­men­ta­zione dei mutui e dei pre­stiti in rosso.

Una buona noti­zia, invece, é giunta dal par­la­mento, dove il mini­stro della giu­sti­zia ha appro­vato, dopo lun­ghis­sime trat­tat­tive con le altre forze poli­ti­che, un decreto di legge che per­met­terá a Nikos Roma­nos, il gio­vane dete­nuto anar­chico in scio­pero della fame da 31 giorni, di seguire l’universitá. Roma­nos, che sta scon­tando 15 anni di car­cere per rapina a mano armata, aveva chie­sto di otte­nere il per­messo di seguire i corsi uni­ver­si­tari, come viene pre­vi­sto dalla legge, ma que­sto per­messo non gli é stato accordato.

Durante gli ultimi giorni decine di facoltá erano state occu­pate in segno di soli­da­rietá a Nikos, men­tre tutti i par­titi dell’ oppo­si­zione e, alla fine, anche il Pasok e lo stesso pre­si­dente della repub­blica, Karo­los Papou­lias, sono inter­ve­nuti su Sama­ras e il mini­stro della giu­sti­zia, intra­si­genti sino ad ieri, per sal­vare la vita del gio­vane anar­chico. Ieri pome­rig­gio, Nikos, appena la noti­zia é giunta all’ ospe­dale Gen­ni­ma­tas dove viene rico­ve­rato, ha con­cluso il suo scio­pero della fame.

da il manifesto del 11 dicembre 2014

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.