Sicurezza bis – Pietro Grasso al governo: “avete nostalgia di aula sorda e grigia”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Pietro Grasso

Stralcio dell’intervento di Pietro Grasso al Senato sul voto Decreto sicurezza bis

Siamo arrivati al punto più basso. Il decreto sicurezza bis trasforma i tweet di Salvini in legge: porti chiusi e sanzioni per chi presta soccorso in mare. Salvare vite umane sarà reato. Ma la traversata del Mediterraneo su barche di fortuna non è un giro di moto d’acqua!….… Il fine non giustifica i mezzi. I metodi che state testando sono senza dubbio efficaci nel breve periodo, e magari faranno fare a voi il pieno dei voti, quando avrete il coraggio di chiederli, questi voti, invece di sventolare sondaggi, ma questi metodi non sono quelli di uno Stato civile, di diritto. Questo decreto traduce in norme i tweet di Salvini. Avete fatto dei post Facebook una fonte del diritto”…..

…Ancora una volta questo governo umilia il ruolo del Parlamento. Ancora una volta ci costringe a ratificare un provvedimento, perché è questo che succederà, lo sappiamo tutti, senza poterlo realmente discutere: testo blindato, emendamenti ignorati, il compito dei senatori si limiterà a timbrare, qualcuno felice e altri meno, il volere dei capi, anzi del Capitano…Siamo bombardati da notizie, spesso false, che ci spingono all’odio: molte di queste notizie sono sparate, non uso parole a caso, dai canali social del ministro dell’Interno, da quel numeroso staff della ‘Bestia’ assunto al Viminale. Però il consenso si sgonfierà presto, lasciando macerie sul nostro tessuto civile.

….Esercitate davvero le vostre responsabilità e magari fate anche le vostre politiche, che non condivido, ma con gli strumenti della diplomazia, del diritto e della normativa internazionale. Altrimenti, se ne avete la forza, cambiate tutto. Ma appena varcate i confini, ormai è evidente anche a voi stessi, con questi metodi non avete alcun peso sullo scacchiere europeo, e siete ridicoli su quello internazionale, come Arlecchino provate a servire tutti i padroni, e come Arlecchino vi presentate sempre col cappello in mano, in Russia, negli Stati Uniti, persino in Marocco. Questo decreto, soprattutto i primi articoli, va contro le norme internazionali, contro la Costituzione, contro i principi stessi della Dichiarazione universale dei diritti umani. Se solo vi riprenderete dalla sbornia del consenso, difficilmente riuscirete a prendere sonno….

 Un passo alla volta state trasformando il tempio della democrazia in quell’aula sorda e grigia, in quel bivacco di manipoli evocato in un periodo di cui alcuni, anche in Senato, provano nostalgia.(1)

Ho unito la mia voce a quella di tutte le persone che credono ancora nella civiltà.

Questa legge è il risultato del clima ostile creato e alimentato ogni giorno ad arte. Non vi accorgete anche voi che gli animi sono troppo agitati? Siamo bombardati da notizie, spesso false e sparate dai canali social del Ministro della paura, che indicano sempre come nemico chi sta peggio e ci spingono all’odio. Su queste basi il consenso si sgonfierà presto, lasciando macerie sul nostro tessuto civile.

1) il discorso di Mussolini del 16 novembre 1922 alla Camera “Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli. Potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto”.

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