Venezuela: “Dal Blocco Economico alla Ripresa” con William Castillo. A Roma la voce della resistenza bolivariana

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Maddalena Celano

Venezuela: “Dal Blocco Economico alla Ripresa” con William Castillo. A Roma la voce della resistenza bolivariana

Maddalena Celano  – Roma, Italia – In una fase geopolitica segnata da tensioni crescenti e nuove forme di dominio economico, la Repubblica Bolivariana del Venezuela ha voluto lanciare un messaggio forte alla comunità internazionale: il popolo venezuelano non si arrende. Mercoledì 2 luglio 2025, presso l’Ambasciata del Venezuela a Roma, si è tenuta una conferenza stampa in preparazione dell’incontro pubblico “Dal blocco economico alla ripresa: Lotta eroica del popolo venezuelano”, svoltosi venerdì 4 luglio alle ore 18:00 presso il Teatro di Villa Lazzaroni, con il patrocinio del Municipio VII del Comune di Roma.

A guidare i lavori è stata S.E. María Elena Uzzo, Ambasciatrice del Venezuela in Italia, affiancata da figure chiave del governo bolivariano: William Castillo, Viceministro delle Politiche Antiblocco, Saúl Osío, Viceministro dell’Economia delle Comunas, e Johander Pineda, portavoce della Comuna “El Maizal”. Tra i giornalisti accreditati spiccava la presenza di Geraldina Colotti per Resumen Latinoamericano.

Il significato politico della conferenza

Nel suo intervento, l’Ambasciatrice Uzzo ha denunciato le oltre 930 misure coercitive unilaterali che dal 2014 ad oggi sono state imposte al Venezuela da Stati Uniti, Unione Europea e Paesi satelliti, senza alcuna base giuridica nel diritto internazionale. Tali misure — che includono il congelamento di conti bancari all’estero, l’embargo petrolifero, il sequestro illegale di risorse statali e il blocco di forniture mediche e alimentari — configurano una forma di guerra economica ibrida, volta a piegare il Paese e provocare un cambio di regime.

Uzzo ha inoltre evidenziato la necessità di contrastare la narrazione dominante diffusa da molti media occidentali, che descrivono il Venezuela come un “fallimento socialista” omettendo volutamente il ruolo distruttivo del blocco esterno.

William Castillo: comunicazione, resistenza e autodeterminazione

William Castillo, laureato in Comunicazione Sociale, è un punto di riferimento nell’articolazione del pensiero bolivariano contemporaneo. Con una lunga carriera nei media pubblici e nella gestione della comunicazione istituzionale, è oggi Viceministro delle Politiche Antiblocco e Direttore Generale dell’Osservatorio Venezuelano Antiblocco, organismo fondato per raccogliere, analizzare e denunciare le conseguenze reali del blocco economico sul tessuto sociale e produttivo venezuelano.

«Le sanzioni non colpiscono i governi: colpiscono i bambini, le donne, gli anziani, i malati. Sono un’arma di distruzione di massa lenta e silenziosa», ha dichiarato Castillo.

Secondo i dati dell’Osservatorio, pubblicati in collaborazione con centri accademici internazionali, le sanzioni statunitensi hanno causato, tra il 2017 e il 2021, oltre 40.000 morti per mancanza di accesso a cure sanitarie. Nonostante ciò, il Venezuela ha saputo riorganizzare la propria economia puntando su:

  • Diversificazione produttiva(esportazione di cacao, rum, granchi, gamberi, caffè)
  • Sistema di Comuni Popolariper l’autogestione delle risorse
  • Politiche di de-dollarizzazionee uso di monete alternative (come il Petro e il Sucre)
  • Accordi bilaterali strategicicon paesi come Russia, Cina, Iran, Turchia e Sudafrica

«La nostra strategia si basa sul “mandar obedeciendo”, comandare obbedendo al popolo, come ci ha insegnato il Comandante Chávez. Solo ascoltando la volontà popolare possiamo costruire una resistenza efficace e non delegittimabile», ha aggiunto Castillo.

Le Comunas e la nuova sovranità popolare

Al centro della ripresa venezuelana vi è il concetto di Comuna: non semplicemente una cooperativa, ma una forma di autogoverno partecipativo. Il Viceministro Saúl Osío, ingegnere agronomo e attivista per l’agricoltura urbana, ha spiegato come queste unità territoriali abbiano garantito la sicurezza alimentare anche durante il picco delle sanzioni. Le Comuna sono oggi oltre 3.000 in tutto il Paese e gestiscono attività produttive, distribuzione di beni, istruzione popolare, salute comunitaria.

Johander Pineda, della Comuna “El Maizal”, ha raccontato l’esperienza di questa realtà fondata nel 2009 da Chávez: 4.500 famiglie organizzate per la produzione di mais, legumi, cereali, caffè e gas.

«La nostra risposta al blocco non è stata il pianto, ma l’organizzazione», ha detto Pineda con fierezza. «Abbiamo costruito una nuova forma di economia che mette al centro la dignità umana».

Memoria e internazionalismo: l’omaggio a Simón Bolívar

La mattina del 4 luglio 2025, alle ore 09:30, si è svolta una cerimonia floreale al Monumento a Simón Bolívar in Piazza Bolívar a Roma, con la presenza dell’Ambasciatrice Uzzo, del Viceministro William Castillo, di rappresentanti delle Ambasciate latinoamericane e di delegazioni solidali italiane.

Un momento solenne per ricordare l’eredità rivoluzionaria del Libertador, padre dell’indipendenza sudamericana e ispiratore della lotta antimperialista contemporanea. Un messaggio chiaro: il Venezuela non è solo, e non è isolato. Resiste, produce, dialoga. E denuncia al mondo la criminalità di chi tenta di affamarlo.

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