“Bombe di verità dal Pentagono”, Il mainstream Newsweek ammette: “Putin riduce al minimo le vittime civili”, ma deputati e media spingono Biden verso la guerra

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fabio Mini
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Biden ignora il Pentagono: deputati e media lo spingono verso la guerra

“Bombe di verità” – Il conflitto in Ucraina

Kiev: in un mese 55 edifici danneggiati e 222 vittimeE qui, l’anonimo esperto elenca una serie di fatti desunti da materiali classificati (segreti) del Pentagono. È un bene che sia anonimo perché non finisca in galera e soprattutto perché non appaia così cieco e smemorato quando accenna a cosa da trent’anni europei e americani sono stati abituati a vedere. Ma dice apertamente che la quasi totalità dei missili lanciati dalla Russia hanno colpito obiettivi militari. Il cuore di Kiev è stato a malapena toccato, le cifre di 55 edifici danneggiati e 222 persone morte dal 24 febbraio, in una città di 2,8 milioni di persone non sono perdite da guerra di distruzione. Un altro esperto aeronautico afferma che “se ci convinciamo che la Russia stia bombardando indiscriminatamente o che stia fallendo nello scopo di infliggere maggiori danni perché il suo personale non è adeguato al compito o perché è tecnicamente inadatto, allora non stiamo guardando il conflitto reale”. Nei primi 24 giorni di conflitto la Russia ha effettuato 1400 sortite di attacco aereo e lanciato quasi 1000 missili (meno di quanto gli Usa abbiano fatto in un giorno durante la guerra del 2003 in Iraq). La maggior parte degli interventi aerei sono stati in supporto alle truppe di terra (CSA appoggio ravvicinato) il rimanente 20% è stato effettuato su aeroporti militari, caserme e depositi logistici. In ogni caso il livello di morte e distruzione è basso se comparato alla capacità russa. È “duro ingoiare il fatto che la carneficina e la distruzione potrebbero essere molto peggiori, ma questo ci viene mostrato dai fatti – dice l’analista della Dia – e mi fa pensare che Putin non sta intenzionalmente attaccando i civili. Forse si rende conto del fatto di dover limitare i danni per lasciare spazio ai negoziati”. Un’altra vulgata è che la Russia abbia fallito la campagna aerea per la supremazia dell’aria anche grazie alle difese contraeree ucraine. In realtà la campagna aerea è stata limitata ai primissimi giorni dell’attacco “quando sono stati colpiti 65 aeroporti (di cui 11 la prima notte) e 50 siti di difesa aerea, incluse 18 installazioni militari di radar early-warning. Furono lanciati 240 sistemi d’attacco di cui 166 missili dall’aria, da terra e dal mare”. Gli attacchi furono quasi esclusivamente di breve raggio come la maggior parte dei missili (Tochka -70/120 Km e Iskander <400 Km). La narrazione di questi eventi portò alla “prematura ed errata impressione” che si fosse trattato di un’enorme operazione di acquisizione della superiorità aerea che avrebbe dovuto danneggiare così tanto le infrastrutture ucraine da garantire una rapida vittoria sul campo. Era la classica interpretazione di chi attribuisce ad altri ciò che avrebbe fatto nei loro panni: “un’immagine speculare”.Aeroporti, treni, elettricità: no attacchi sistematici

Dopo un mese di combattimenti, la continuazione del fuoco su obiettivi puntuali racconta una storia diversa. La Russia non ha soppresso completamente le difese ucraine, non ha stabilito la superiorità aerea su tutta l’Ucraina. Gli aeroporti lontani dal teatro di battaglia terrestre sono ancora funzionanti e alcuni nelle città più importanti non sono stati mai bombardati. Il tessuto delle comunicazioni dell’intero paese è ancora funzionante e intatto. Non c’è stato attacco metodico sulla rete dei trasporti o delle infrastrutture che potesse impedire le difese terrestri e i rifornimenti. “Le centrali elettriche colpite riguardano le aree dei combattimenti o le vicinanze d’installazioni militari. Nessuna di esse è stata colpita intenzionalmente”. In pratica non c’è stata nessuna campagna aerea di distruzione programmata per conseguire risultati di natura strategica. Questa autolimitazione è stata utilizzata dall’Ucraina per enfatizzare i successi della propria difesa aerea smentiti dalla stessa Nato che in un briefing per il Consiglio atlantico ha dichiarato: “Il fatto che le batterie missilistiche contraeree S-300 si muovano liberamente sul territorio è un chiaro indizio della capacità della Russia di condurre azioni dinamiche”. Entrambe le versioni dell’Ucraina e della Nato sono sbagliate. Secondo l’analista della Dia “qualunque sia la ragione, è chiaro che i russi hanno evitato di bombardare l’area metropolitana di Kiev. Può essere che essi non abbiano le capacità occidentali di conseguire la superiorità aerea e nemmeno la capacità di acquisizione dinamica degli obiettivi aerei, ma questa non è una guerra per la superiorità aerea è una guerra terrestre. L’aeronautica è subordinata alle operazioni terrestri per le quali qualsiasi obiettivo strutturale distrutto (ponti, comunicazioni, aeroporti) diventa inutilizzabile anche da parte delle proprie forze”. Mentre si leggono queste considerazioni molto razionali su Newsweek, un’altra fonte (che ovviamente sarà definita “complottista e filo putiniana”: Joe Lauria del Consortium News 25.3) le commenta osservando che si tratta di una vera e propria “bomba di verità” (anzi due) lanciata dal Pentagono per mettere in evidenza come il presidente Biden sia intrappolato tra il Dipartimento di Stato da una parte che vorrebbe evitare il confronto militare diretto tra Usa e Russia e dall’altra il Congresso e i grandi media che, sostenendo la narrazione del presidente ucraino, vorrebbero uno scontro diretto tra Nato e Russia. “Le corporazioni di media occidentali, sulla base quasi esclusiva di fonti ucraine, riportano che la Russia sta perdendo la guerra, che la sua offensiva è in stallo e che in preda alla frustrazione ha deliberatamente attaccato i civili e spianato a suon di bombardamenti le città. Biden si è bevuto questa parte della storia definendo il presidente russo un criminale di guerra. Ha anche detto che la Russia sta pianificando un attacco chimico sotto falsa bandiera per incastrare l’Ucraina”.

Tutto questo accade mentre il presidente americano in Europa e tra i consoci del G7, della Nato e del Consiglio europeo lancia ancora minacce e accuse ribadendo le tesi ucraine. Occorre perciò, più che mai riflettere su cosa significhino sia le bombe di verità recenti sia quelle di menzogna ormai datate.

La favola dell’intervento di deterrenza

Se ciò che dicono le fonti di Newsweek e del Pentagono è verità, si conferma vero anche ciò che ha detto Putin quando parlava di operazioni speciali limitate. Allora non sono le azioni della Russia a preoccupare, ma quelle di chi vuole la guerra totale al punto da costruire narrazioni lucrando sulla disperazione e il senso patriottico della propria popolazione e sulla dabbenaggine o peggio della malafede degli altri. Se la Russia non vuole la distruzione dell’Ucraina significa che fino a questo momento ha voluto tenere il conflitto al livello di “bassa intensità” (che comunque non è mai bassa per chi lo deve subire) e a due parti contrapposte. Ciò significa che ogni evento che alteri uno dei parametri (bassa intensità e due parti) comporta l’automatico innalzamento del conflitto, vale a dire la messa in campo di tutto il potenziale militare e di violenza che ancora non si è visto. Tra gli eventi determinanti l’escalation figurano le interferenze esterne con azioni militari (aiuti in armi, interventi diretti e indiretti nel conflitto, fallimento di negoziati, incidenti e provocazioni ecc.). La situazione attuale vede la Nato e tutti gli europei allestirsi per una guerra che ritengono poter combattere al livello attuale. Non è così: ogni operazione eventuale contro la Russia o a supporto dell’Ucraina contro la Russia avverrà in un contesto di elevazione del livello. La favola dell’intervento di deterrenza o di difesa dell’alleanza s’infrange sulla realtà: la conta degli aeroplanini e dei carrarmatini da muovere in aria e a terra non servirà a niente in un contesto di scontro di media o alta intensità.

Sempre in termini razionali, ci si può chiedere chi abbia interesse ad uno scontro di tale livello in Europa. Qui le idee del Pentagono e del Dipartimento di stato collimano: occorre evitare lo scontro diretto tra Stati Uniti e Russia. Il Congresso (o almeno la sua maggioranza trasversale) e i grandi media vorrebbero evitare il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e mandare avanti la Nato, vale a dire l’Europa. È un teorema semplicistico ma cinico di chi se ne frega dell’Europa e dell’Ucraina. La guerra “regionale” condotta dalla Nato (comandata dagli Stati Uniti) dovrebbe coinvolgere soltanto il nostro continente senza sottoporre gli Stati Uniti e i loro territori al pericolo di risposte sopra le righe (conflitto nucleare strategico). Mentre Pentagono e Dipartimento di Stato si rendono conto che Nato significa Stati Uniti, i signori del Congresso e i media pensano si possano separare i due ambiti.

Il solito grosso affare: chi tira il grilletto?

Questa convinzione non è peregrina: viene dalla consapevolezza che la Russia non vuole attaccare gli Stati Uniti e che gli Stati Uniti non si faranno coinvolgere in una guerra che sfiori i propri territori. La prospettiva è che l’escalation colpirà solo l’Europa e che una volta distrutta Stati Uniti e altri potranno impegnarsi per ricostruirla: un affare fenomenale. E probabilmente lo stesso Biden sarà indotto a scegliere questa “soluzione”. Lo tirerebbe fuori dalle pastoie interne. Sarebbe riconfermato perché guerra durante squadra che vince non si cambia e così via. È una follia, ma è esattamente la strada che stiamo percorrendo. Esistono però, come in ogni guerra, alcuni fattori irrazionali. Uno di essi è il grilletto del conflitto: se la Russia ha avviato l’invasione con obiettivi limitati non aveva alcuna intenzione di ampliarlo, ma di fronte a un evento “indesiderato” potrebbe decidere di passare allo stadio successivo; allora il grilletto dell’indesiderato possono premerlo la stessa Ucraina (che di irrazionali ne ha molti) o un Paese della Nato (Gran Bretagna, Polonia, Stati baltici, Stati che mandano gioiosamente armi e munizioni?). Quando si sentono le voci di operazioni false flag, le accuse di guerra chimica o di guerra nucleare tattica, in genere chi le diffonde è chi le sta preparando. È irrazionale ma è successo. Avviare una guerra regionale sperando che non coinvolga gli Stati Uniti può scontrarsi con l’irrazionalità di chi considera questa speranza come un punto debole e quindi farà di tutto per tirarceli dentro. La Russia? È improbabile, ma altri Paesi messi alle strette potrebbero farlo e qui la storia insegna che chi ha tirato per la giacca gli Usa nelle due guerre mondiali passate è stata la Gran Bretagna. Non c’è due senza tre.

La stessa notizia viene riportata in un testo di William M. Arkin  e pubblicata da quel “matto reazionario” (che a volte ci azzecca) di Maurizio Blondet  con i suoi commenti originali

Il mainstream Newsweek ammette: “Putin riduce al minimo le vittime civili”

William M. Arkin – Newsweek – mar, 22 marzo 2022

camion Z ucraina

Per quanto distruttiva sia la guerra in Ucraina, la Russia sta causando meno danni e uccidendo meno civili di quanto potrebbe , affermano gli esperti dell’intelligence statunitense.

La condotta della Russia nella brutale guerra racconta una storia diversa rispetto all’opinione ampiamente accettata secondo cui Vladimir Putin è intenzionato a demolire l’Ucraina e infliggere il massimo danno ai civili – e rivela l’atto di equilibrio strategico del leader russo. Se la Russia fosse intenzionalmente più distruttiva, il clamore per l’intervento degli Stati Uniti e della NATO sarebbe più forte. E se la Russia fosse all-in, Putin potrebbe ritrovarsi senza via d’uscita. Invece, il suo obiettivo è prendere abbastanza territorio sul campo per avere qualcosa con cui negoziare, mettendo il governo ucraino in una posizione in cui deve negoziare.

Commento: questa è un’ipotesi più basata sulla realtà sulla strategia della Russia, ma è comunque sbagliata. Non importa quanto sia acuto il “clamore”, non c’è nessun intervento che la NATO possa fare al di là di ciò che sta facendo: tentare di contrabbandare armi e mercenari e mentire al mondo su ciò che sta accadendo in Ucraina e perché sta accadendo.La Russia lo è “all in”, ma non nel modo in cui siamo abituati a vedere le forze NATO . Vogliono preservare quanto più possibile l’Ucraina perché ricostruirla in seguito sarà meno costosa e perché l’ultima cosa che vogliono è generare odio russofobico multigenerazionale in Ucraina. Ma non hanno scrupoli morali nell’usare missili ipersonici per colpire le catene di approvvigionamento di armi occidentali ai confini dell’Ucraina con la “NATO-stan”.

Comprendere il pensiero dietro gli attacchi limitati della Russia potrebbe aiutare a tracciare un percorso verso la pace, affermano gli esperti.

In quasi un mese dall’invasione russa, decine di città e paesi ucraini sono caduti e la lotta per le città più grandi del paese continua. Gli esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite affermano che circa 900 civili sono morti nei combattimenti (l’intelligence statunitense stima che il numero sia almeno cinque volte superiore alle stime delle Nazioni Unite). Circa 6,5 ​​milioni di ucraini sono anche sfollati interni (il 15% dell’intera popolazione), metà dei quali ha lasciato il Paese per cercare sicurezza.
Commento: quel numero potrebbe ovviamente aumentare in modo significativo, ma finora è piccolo rispetto alla percentuale di siriani sfollati (55%).

“La distruzione è massiccia”, dice a Newsweek un analista senior che lavora presso la Defense Intelligence Agency (DIA) , “soprattutto se confrontata con ciò a cui europei e americani sono abituati”.

Ma, afferma l’analista, il danno associato a una guerra di terra contrastata che coinvolge pari oppositori non dovrebbe rendere cieche le persone su ciò che sta realmente accadendo. (L’analista ha chiesto l’anonimato per poter parlare di questioni riservate.) “Il cuore di Kiev è stato appena toccato. E quasi tutti gli attacchi a lungo raggio sono stati diretti contro obiettivi militari”.

Nella capitale, più osservabile a ovest, le autorità cittadine di Kiev affermano che circa 55 edifici sono stati danneggiati e che 222 persone sono morte dal 24 febbraio. È una città di 2,8 milioni di persone .

“Dobbiamo capire la reale condotta della Russia”, afferma un ufficiale dell’aeronautica in pensione, un avvocato addestrato che è stato coinvolto nell’approvazione di obiettivi per i combattimenti statunitensi in Iraq e Afghanistan. L’ufficiale attualmente lavora come analista con un grosso appaltatore militare che fornisce consulenza al Pentagono e gli è stato concesso l’anonimato per poter parlare candidamente.

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“Se semplicemente ci convinciamo che la Russia sta bombardando indiscriminatamente, o [che] non sta infliggendo più danni perché il suo personale non è all’altezza del compito o perché è tecnicamente inetto, allora non stiamo assistendo al vero conflitto”.

Secondo l’analista, sebbene la guerra abbia portato a una distruzione senza precedenti nel sud e nell’est, l’esercito russo ha effettivamente mostrato moderazione nei suoi attacchi a lungo raggio .

Lo scorso fine settimana, in 24 giorni di conflitto, la Russia ha effettuato circa 1.400 sortite di attacco e consegnato quasi 1.000 missili (al contrario, gli Stati Uniti hanno effettuato più sortite e consegnato più armi nel primo giorno della guerra in Iraq del 2003) . La stragrande maggioranza degli attacchi aerei avviene sul campo di battaglia, con aerei russi che forniscono “supporto aereo ravvicinato” alle forze di terra. Il resto – meno del 20 per cento, secondo gli esperti statunitensi – è stato destinato ad aeroporti militari, caserme e depositi di supporto .

Una parte di questi attacchi ha danneggiato e distrutto strutture civili e ucciso e ferito civili innocenti, ma il livello di morte e distruzione è basso rispetto alla capacità della Russia .

“So che è difficile… ingoiare che la carneficina e la distruzione potrebbero essere molto peggiori di quello che sono”, dice l’analista della DIA. “Ma questo è ciò che mostrano i fatti. Questo mi suggerisce, almeno, che Putin non sta attaccando intenzionalmente i civili , che forse è consapevole di dover limitare i danni per lasciare fuori le trattative”.
Commento: Forse, è attento a non radere al suolo l’Ucraina perché ha un occhio sulla soluzione politica del dopoguerra di qualunque nuova forma costituzionale assunta dall’Ucraina. L’attuale regime non avrà nulla a che fare con questo, quindi non sarà coinvolto in alcun “negoziato”.

La Russia ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina il 24 febbraio con un attacco aereo e missilistico mirato contro circa 65 aeroporti e installazioni militari. La prima notte, almeno 11 aeroporti sono stati attaccati. Sono state colpite circa 50 installazioni militari aggiuntive e siti di difesa aerea, comprese 18 strutture radar di allerta precoce.

In queste salve iniziali, sono state spese un totale di circa 240 armi, inclusi 166 missili aerei, terrestri e marittimi. Sebbene ci fosse un buon numero di bombardieri a lungo raggio (che volavano dal suolo russo), la maggior parte degli attacchi aerei erano a corto raggio e la maggior parte dei missili lanciati erano anche tipi a corto raggio dell’Iskander (NATO SS-26 Stone) e del Tochka (NATO SS-21 Scarab).

L’ampiezza dell’attacco – da nord a sud, da est a ovest – ha portato molti osservatori a confrontare il bombardamento di apertura con uno schema visto nelle guerre statunitensi in Afghanistan e Iraq, dove grandi salve concentrate sulle difese aeree e sugli aeroporti avevano l’intento di stabilire la superiorità aerea , un colpo d’urto che aprirebbe poi i cieli per bombardamenti successivi a volontà. Quando si è trattato dell’Ucraina, non solo molti osservatori hanno “immagine speculare” gli obiettivi russi in linea con le pratiche statunitensi, ma hanno anche fatto osservazioni premature (e errate) sul fatto che la Russia stesse combattendo un tale conflitto .

Anche prima che le forze di terra russe raggiungessero Kiev e altre città, questa narrativa narra che le forze aeree e missilistiche avrebbero così danneggiato l’Ucraina, comprese le sue comunicazioni e altre infrastrutture necessarie per il funzionamento delle difese, da assicurarsi la vittoria sul campo. La Russia non ha raggiunto nessuno di questi obiettivi.
Commento: Perché non sono gli obiettivi della Russia. Se gli ucraini hanno ancora sistemi di comunicazione, servizi di consegna, reti di trasporto, elettricità, acqua, fognature, ecc., è perché i russi VOGLIONO che abbiano queste cose.

Sebbene i contorni della sua prima notte di attacchi suggerissero una campagna di superiorità aerea e un’intensa e mirata distruzione dell’esercito ucraino, dopo un mese di guerra, il continuo prendere di mira racconta una storia diversa. La Russia non ha ancora completamente eliminato l’aviazione ucraina, né ha stabilito la superiorità aerea. Gli aeroporti lontani dal campo di battaglia sono per lo più ancora operativi e alcuni (nelle principali città) non sono stati affatto bombardati. Il tessuto delle comunicazioni nel Paese continua a funzionare intatto. Non c’è stato alcun metodico attacco russo alle vie di trasporto o ai ponti per impedire le difese o i rifornimenti di terra ucraini. Sebbene le centrali elettriche siano state colpite, si trovano tutte in territorio conteso o vicino a installazioni e schieramenti militari. Nessuno è stato preso di mira intenzionalmente.

In effetti, non c’è stata una campagna di bombardamenti metodici per ottenere alcun risultato sistemico di natura strategica. Gli attacchi aerei e missilistici, che inizialmente sembravano raccontare una storia, sono stati quasi esclusivamente a diretto supporto delle forze di terra .

“Pensa all’aviazione russa come a un’artiglieria volante”, afferma l’ufficiale senior in pensione dell’aeronautica americana, che ha comunicato con Newsweek via e-mail. “Non è un braccio indipendente. Non ha intrapreso alcuna campagna aerea strategica a cui gli osservatori americani potrebbero essere abituati negli ultimi 30 anni di conflitto americano”.
Commento: ‘Campagna aerea strategica’. Eufemismo interessante. Ciò significa che i generali della NATO sono stupiti di vedere la guerra condotta in un modo che non conoscono affatto: il bombardamento SOLO di obiettivi militari. Il modo occidentale è quello di bombardare assolutamente tutto, quindi spazzare via e posizionare le forze di terra per essere pronte a schiacciare qualsiasi insurrezione emerga dalle macerie. Questo, per inciso, è il motivo per cui gli Stati Uniti non sono riusciti a vincere in Iraq, Libia e Afghanistan. Erano troppo pigri per prendere di mira solo le forze militari, e quindi “conquistare davvero i cuori e le menti” della popolazione locale che credevano di liberare.

Le difese aeree ucraine, sia missili fissi che mobili, si sono dimostrate resistenti e letali.

“La sopravvivenza e l’efficacia della difesa aerea hanno sorpreso molti, non solo a Kiev, ma anche in tutto il paese”, ha detto l’esperto militare di Kiev Oleg Zhdanov al Kyiv Independent.

La giornalista militare ucraina Illia Ponomarenko afferma che il sistema di difesa aerea che difende Kiev da aerei e missili “è stato particolarmente efficace.

“La maggior parte dei missili che prendono di mira la città vengono intercettati con successo”, afferma Ponomarenko.
Commento: poiché i risultati principali di questo articolo hanno già chiarito, non puoi prendere sul serio una sola parola da chiunque sia collegato al regime.

La Russia non ha bombardato postazioni fisse di difesa aerea a protezione delle città. Gli analisti statunitensi affermano che i generali di Putin erano particolarmente riluttanti ad attaccare obiettivi urbani a Kiev.
Commento: … perché quei sistemi di difesa aerea sono stati collocati in aree residenziali da pazzi di regime.

Di conseguenza, indipendentemente dai piani del Cremlino – se la Russia stesse effettivamente cercando la superiorità aerea o intendesse limitare i danni a Kiev – non c’è dubbio che Putin abbia dovuto rivedere il piano di attacco a lungo raggio.

Commento: non probabile. Lo stesso Putin ha affermato – due volte – che il piano… sta andando secondo il piano! Sta andando più lento di quanto avrebbe voluto? È dubbio, visti gli anni di pianificazione che probabilmente sono andati in questo, ma chissà.I russi stanno metodicamente eliminando i nazisti mentre avanzano di 8-12 km al giorno da tutte le direzioni verso l’Ucraina centrale.

A proposito, la Russia ha già la superiorità aerea complessiva e sta eliminando costantemente più sistemi missilistici a Kiev e dintorni. Vedi questo di ieri, per esempio:

Nel corso di quasi quattro settimane, i missili lanciati contro Kiev sono stati scarsi. I media ucraini hanno riportato poco più di una dozzina di incidenti che coinvolgono crociere russe e missili balistici intercettati sulla città e nei sobborghi più vicini dal 24 febbraio. E tutti, dicono gli esperti statunitensi, sono stati chiaramente diretti verso obiettivi militari legittimi .

“Il fatto che i sistemi mobili S-300 SAM siano ancora operativi è un potente atto d’accusa alla capacità della Russia di condurre bersagli dinamici o sensibili al tempo”, ha affermato questa settimana il Consiglio Atlantico in un brief militare.

L’analista della DIA non è d’accordo: “Per qualsiasi motivo, chiaramente i russi sono stati riluttanti a colpire all’interno della megalopoli urbana di Kiev.

“Sì, potrebbero non essere all’altezza del compito degli Stati Uniti [nel targeting dinamico] o nello stabilire la superiorità aerea … Ma questa è l’aviazione russa, subordinata alle forze di terra. E questa guerra è diversa: viene combattuta a terra , dove tutto ciò che è strategico che la Russia potrebbe distruggere di fronte alle sue forze – ponti, comunicazioni, aeroporti, ecc. – diventa anche loro inutilizzabile mentre avanzano”.
Commento: Nota come il Consiglio Atlantico – probabilmente IL principale think-tank dell’Impero d’Occidente – lavora con la mente delle persone da entrambe le direzioni, “informando” gli occidentali che l’esercito russo si sta dimostrando inutile e che massacra senza pietà ucraini innocenti “su un scala non vista dalla seconda guerra mondiale’.

Fin dall’inizio degli attacchi aerei, entrambi gli analisti statunitensi concordano, alcuni dei limitati attacchi aerei e missilistici hanno avuto anche una logica interna. Prendi, ad esempio, l’aeroporto di Hostomel, a nord-ovest di Kiev. Non è stato attaccato direttamente perché la Russia inizialmente lo ha utilizzato per sbarcare i paracadutisti, con la speranza di avanzare verso la capitale. Invece l’aeroporto e la campagna circostante divennero teatro di una grande battaglia, poiché le forze ucraine montarono una feroce difesa.

Commento: “Difesa feroce” o meno, i russi hanno catturato l’aeroporto intatto lanciando un audace raid con elicotteri d’attacco a bassa quota che trasportavano dozzine di paracadutisti. Da lì i russi hanno circondato Kiev su tre lati e sono posizionati per “affrontare” l’ultima resistenza dei nazisti quando sarà il momento.Sarà indubbiamente brutale e NON rallegriamo la morte di civili, ma la colpa sarà tutta del regime ucraino e dei suoi sostenitori a Washington e Londra.

Nel sud, anche l’aeroporto di Kherson non è stato attaccato. Il motivo è diventato chiaro: la Russia ora sta usando proprio quell’aeroporto per mettere in scena le proprie forze.

A Kiev è stato colpito solo uno dei maggiori aeroporti, a Boryspil. I media hanno riferito che “l’aeroporto internazionale” è stato colpito, ma il doppio aeroporto civile-militare ospita anche il 15th Transport Wing dell’aeronautica ucraina , compreso il jet presidenziale Tu-134 che potrebbe essere stato utilizzato dal presidente ucraino Zelensky se avesse scelto per evacuare. L’altro grande aeroporto civile di Kiev, Zhulyany, non è mai stato attaccato. Né sono stati attaccati due aeroporti civili a Kharkiv (la seconda città più grande dell’Ucraina) .

La Russia ha iniziato la guerra con circa 300 aerei da combattimento in Bielorussia e nella Russia occidentale nel raggio dell’Ucraina. Quelli e altri aerei tirati in guerra hanno effettuato circa 80 sortite di sciopero (voli individuali) al giorno. L’Ucraina afferma che 95 di quegli aerei russi sono andati perduti, abbattuti da difensori aerei oa causa di errori umani e problemi tecnici. (La Russia ha spostato altri aerei da altre basi per ricostituire la maggior parte delle sue perdite.)

Gli attacchi all’interno delle principali città (Kiev, Kharkiv e Odessa) non solo sono stati limitati, ma l’ufficiale dell’aeronautica statunitense in pensione sottolinea che anche quando a lungo- aviazione a distanza – i bombardieri russi Tu-95 “Bear” che trasportano missili da crociera e ipersonici – hanno effettuato attacchi nell’Ucraina occidentale, lontano dal campo di battaglia, sono stati diretti contro obiettivi militari .

E c’è stata una logica strategica, almeno secondo la Russia.

“Hanno segnalato”, dice l’ufficiale in pensione. ” Gli aeroporti occidentali [di Lutsk, L’viv e Ivano-Frankivsk] sono stati colpiti perché erano i trampolini di lancio più probabili per gli aerei da combattimento donati in arrivo dalla Polonia e dai paesi dell’Europa orientale . Quando questi obiettivi sono stati preparati”, aggiunge, “lì si parlava anche di una no-fly zone occidentale dove quegli aeroporti [occidentali] avrebbero potuto essere essenziali.

“E il cosiddetto campo di addestramento dei peacekeeper [a Yaroviv] è stato colpito perché era il luogo in cui la ‘legione internazionale’ avrebbe dovuto addestrato “, dice l’ufficiale. “Mosca lo ha persino annunciato.

La Russia, aggiunge l’analista della DIA, è stata anche attenta a non provocare escalation sul territorio bielorusso o russo, né a provocare la NATO . Nonostante operassero dalla Bielorussia, le operazioni di terra e aeree russe sono state per lo più confinate nella parte sud-orientale del paese. E gli attacchi nell’Ucraina occidentale sono stati attenti ad evitare lo spazio aereo della NATO . Ad esempio, la base aerea ucraina di Lutsk, sede del 204th Aviation Wing e a sole 70 miglia a sud della Bielorussia, è stata attaccata il 13 marzo da bombardieri a lungo raggio. I missili sono stati lanciati da sud, da oltre il Mar Nero.

Niente di tutto questo vuole suggerire che la Russia non sia colpevole della sua invasione, o che la distruzione e le morti, i feriti e lo spostamento dei civili non siano dovuti alla sua aggressione. Prove sul campo di battaglia, dove c’è stata una dura lotta per il territorio: a Kharkiv, nelle città contese in prima linea come Mariupol, Mikolaiiv e Sumy a est; e Chernihiv a nord-est di Kiev — indica che le morti tra i civili sono state molto più elevate dove operano le forze di terra .
Commento: Infatti, poiché le forze ucraine che non si sono ancora arrese sono rintanate negli appartamenti della gente, in attesa della loro “ultima resistenza” quando “cadranno in un tripudio di gloria” e “prenderanno tutti i russi [cioè i civili ucraini che considerano come traditori’] con noi’.

Anche se la maggior parte degli attacchi aerei russi ha avuto luogo in queste aree, l’aumento dei danni ai civili è dovuto all’uso dell’artiglieria e di lanciarazzi multipli, non agli attacchi aerei o missilistici a lungo raggio russi. “La gente parla di Grozny [in Cecenia] e Aleppo [in Siria] e della distruzione delle città ucraine”, ha detto a Newsweek

un secondo ufficiale in pensione dell’aeronautica americana . “Ma anche nel caso delle città meridionali, dove artiglieria e razzi sono nel raggio di azione dei centri abitati, gli attacchi sembrano cercare di prendere di mira le unità militari ucraine, molte delle quali operano necessariamente dall’interno delle aree urbane”. L’ufficiale ha chiesto l’anonimato perché è stato informato in privato sulla guerra dal Pentagono e non è autorizzato a parlare con i media.

Lui e gli altri analisti che hanno parlato con Newsweek sostengono non solo che la distruzione è solo una piccola frazione di ciò che è possibile, ma anche che vedono un barlume di speranza in un’analisi basata sui fatti di ciò che la Russia ha fatto.

“All’inizio ero perplesso sul motivo per cui più missili a lungo raggio non sono stati inviati a Kiev e in altre grandi città come Odesa, e anche perché l’aviazione a lungo raggio non è stata più utilizzata negli attacchi strategici”, afferma il secondo anziano ufficiale. “Ma poi ho dovuto spostarmi per vedere la guerra attraverso gli occhi di [Vladimir] Putin”.
Commento: un militare americano si è illuminato!..

“Preso con i pantaloni abbassati, forse Putin ha davvero fatto un passo indietro dopo aver realizzato che l’Ucraina non sarebbe stata una passeggiata e che Kiev non era conquistabile. Forse ha deciso di concentrarsi esclusivamente sulla conquista del territorio lungo la periferia e collegare i suoi consolidamenti in il sud, per essere in grado di detenere territorio sufficiente per ottenere concessioni dall’Ucraina e dall’ovest: garanzie di sicurezza o qualche zona smilitarizzata”.
Commento: forse abbiamo parlato troppo presto. Putin NON ha sbagliato i calcoli. Ha SCELTO – all’inizio – di non condurre quelli che questo americano chiama “attacchi strategici a lungo raggio”. “Vedere la guerra attraverso gli occhi di Putin” significa rendersi conto che NON VUOLE UCCIDERE “FRATELLI-UCRAINI”.

Il secondo alto ufficiale afferma che Putin ovviamente continua a esercitare pressioni contro Kiev, ma la Russia non ha spostato gran parte delle proprie forze e ha continuato a fare marcia indietro con i bombardamenti nella città vera e propria.

“In questo, forse sta lasciando spazio a una soluzione politica”, dice l’ufficiale.
Commento: vedi sopra per quanto riguarda gli “accordi politici”. La Russia si concentrerà su Kiev una volta che il grosso dell’esercito ucraino – nel sud e nell’est – sarà risolto.

Domenica, Volodymyr Zelensky ha detto alla CNN di essere pronto a parlare con il presidente russo. “Sono pronto per i negoziati con lui. Ero pronto negli ultimi due anni. E penso che senza negoziati non possiamo porre fine a questa guerra”, ha detto Zelensky.

Il fatto che entrambe le parti parlino, dicono gli esperti, indica non solo quanto siano sconvolte dalla distruttività di una guerra terrestre in Europa, ma siano anche ostacolate nel raggiungimento dei loro obiettivi militari. Mentre la Russia avanza, sta finendo le forniture. Anche le sue forze sono esaurite. Mentre l’Ucraina continua la sua valorosa difesa, anch’essa sta raggiungendo i limiti della resistenza umana, affrontando gravi perdite e esaurendo le munizioni.

Ora è assolutamente chiaro, tutti gli osservatori statunitensi concordano, che Putin ei suoi generali hanno sopravvalutato la propria abilità militare mentre sottovalutavano grossolanamente le difese dell’Ucraina.

“Sono frustrato dall’attuale narrativa – che la Russia stia intenzionalmente prendendo di mira i civili, che stia demolendo le città e che a Putin non importi. Una visione così distorta impedisce di trovare una fine prima che il vero disastro colpisca o la guerra si diffonde nel resto d’Europa”, afferma il secondo ufficiale dell’aeronautica americana.

Immagini strazianti rendono facile per le notizie concentrarsi sui danni della guerra a edifici e vite. Ma in proporzione all’intensità dei combattimenti (o alla capacità della Russia), le cose potrebbero davvero andare molto peggio.

“non ci sono prove che la Russia lo stia facendo intenzionalmente “, afferma l’analista della DIA. “In effetti, direi che la Russia potrebbe uccidere migliaia di civili in più se volesse. 

Non sono un com-symp”, dice l’analista. “La Russia ha torto, e Putin ha bisogno di essere punito. Ma in termini di conclusione della guerra in un modo che entrambe le parti possano accettare e dove non vediamo l’Armageddon, la guerra aerea e missilistica fornisce segnali positivi”.

Ogni guerra è unica e terribile e l’Ucraina non è diversa. Ma la scelta della Russia di modulare la propria distruttività è un importante elemento controintuitivo . Vladimir Putin non può vincere facilmente; non può accettare la perdita o la ritirata; e non può intensificare. Deve mantenere la distruzione e la pressione a un livello molto attento, abbastanza cattivo per mantenere un certo vantaggio.

“So che è una magra consolazione che potrebbe essere molto peggio”, dice l’analista della DIA, “ma capire come stanno le cose dovrebbe davvero cambiare le prospettive delle persone, anche all’interno del governo degli Stati Uniti, su come porre fine a questa situazione”.

Commento: insieme al colonnello in pensione dell’esercito americano Douglas MacGregor , è bello sapere che il buon senso esiste ancora nelle istituzioni militari occidentali.Tuttavia, non c’è alcuna possibilità che ciò influisca in meglio sulla politica del governo statunitense. “La Russia deve morire” saranno le ultime parole del regime ucraino e del regime occidentale non molto tempo dopo.

Quanti uomini hanno perso i russi? Le cifre del governo:

Il ministero della Difesa ha indicato il numero di militari russi morti dall’inizio dell’operazione speciale in Ucraina
25 marzo 2022, 16:42

Più di 1.300 militari russi sono stati uccisi durante un’operazione militare speciale, 3.825 sono rimasti feriti, ha detto il colonnello generale Sergei Rudskoy, primo vice capo di stato maggiore delle forze armate russe.

“Purtroppo, durante l’operazione militare speciale ci sono perdite tra i nostri compagni. Ad oggi, 1.351 militari sono morti, 3.825 sono rimasti feriti”, ha riportato il generale TASS .

 

Cosa fanno le armi chimiche, che i media ebraici dicono che la Russia userà, ai bambini:

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Quyesto è fosforo bianco, arma da genocidio, vietata:

Bombe al fosforo : le hanno lancoate i russi? No le ha tirate Israele sulla popolazione civile palestinese

Ecco qui il momento del lancio:

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Nessuna accusa di crimini di guerra è mai stata elevata contro Israele. così oggi i Signori del Discorso sono con la bava alla bocca per la frenesia di sangue.
Così Fubini detta la linea all’Italia sul Corriere.

https://twitter.com/durezzadelviver/status/1507122247923904520

https://twitter.com/durezzadelviver/status/1507123474690621445

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