Votare o non votare Casini. Questo è il dilemma?

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Votare o non votare Casini. Questo è il dilemma
Lo scandalo non è che si candidi Casini (nel PD ci sta), ma che si pretenda che l’elettore PD lo voti senza fiatare. Gli elettori in democrazia sono sovrani, ed è questa l’unica cosa certa nel marasma politico italiano. Tutto il resto è aleatorio. Altrimenti è come se al popolo si chiedesse di ratificare zitto e buono gli accordi presi dagli attori politici in qualche stanzetta. Questa chiamata all’ordine del votante è peggio di un eventuale presidenzialismo. Chi fa le scelte, deve poi sottoporsi al giudizio del voto. E trarne le conseguenze, nel bene e nel male. Nessuno se lo porta da casa, diciamo a Roma, tanto più in democrazia (o in quel che ne resta oggi).
Bouquet elettorale
Prima Calenda, poi Di Maio, poi Casini e Delle Vedove e prima ancora Cottarelli. Stento a vedere in questa rosa di nomi e di alleanze politiche (solo tentate o persino riuscite) il bouquet elettorale di un partito che si vanta di far capo al PSE. Forse è un limite mio, che sono fermo a quando ancora ci si occupava degli ultimi e dei più disagiati socialmente, piuttosto che di agende appartenute a questo o a quel banchiere o economista della Bocconi (con tutto il rispetto, eh!).
Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.