IL COMPITO DI VITA
C’è un vento che soffia su ciascuno di noi, metaforicamente. È il vento che trae novità, imprevisti, ostacoli, delusioni. A volte ci lascia tempo per riflettere; altre volte incalza, sembra sopraffarci; poi allenta la presa. Può presentarsi come una folata, una brezza, una raffica, un preannuncio. Porta con sé memorie dolorose, oppure ci ricorda delle tracce lasciate ieri che attendono risposta. Sottrarsi a questo vento non è possibile, anche se spesso ci distraiamo per ignorarne i contenuti e aspettare momenti di calma. A volte è quella curva pericolosa in discesa, e avendo trascurato i cartelli che l’annunciavano, rischiamo di uscire di strada perché siamo stati distratti e noncuranti. Oppure, di fronte a una circostanza che sfida la nostra comprensione, balbettiamo una risposta inefficace per abitudine di pensiero.
Si pone dunque il problema di riconoscere i segni di questo vento incessante, perché è la nostra esperienza principale di tutti i giorni. Eppure, questo vento con tutto quello che trasporta rimane enigmatico, ci può apparire caotico, accidentale, ma solo all’apparenza. Al riconoscerlo, va visto come la verifica di quanto appreso fino allora, l’assegno scolastico che ci è dato giorno per giorno, il compito, la prova. E la prova è comprensione, e per comprendere bisogna accettare prima e poi tirare fuori tutto quanto appreso, e a volta è necessario correre ai ripari, ripassare lezioni precedenti, formarsi nuovi strumenti. A questo proposito, c’è un vento che ci può sollevare da ambasce e ci fa intravedere nuove vie di accettazione e comprensione, e questo vento soffia sottilmente, sempre disponibile per essere colto. E bisogna saper formulare le domande correttamente per poi rispondere. Sforzandosi di comprendere quello che il destino sta indicando, ovvero le occasioni e gli incontri che noi stessi attraiamo. Quello che si presenta ogni giorno è quello che noi stesso stiamo attraendo, sono le parti sconosciute del nostro essere che ci raggiungono, che stanno lì per indicare qualcosa da rivedere o correggere.
Quel vento racchiude dunque il segreto del destino.
Nelle parole di E. Dickinson:” Ogni vita converge a qualche centro, dichiarato o taciuto; esiste in ogni cuore umano una meta”. Il compito di vita indica quella meta. Sta a noi riconoscerlo. Va senza dire che non è una meta materiale, ma è acquisizione spirituale, consapevolezza.
FILOTEO NICOLINI
Immagine: A Scuola Sorridendo