di Alfredo Morganti – 9 ottobre 2018
È stato detto che Mimmo Lucano avrebbe sbagliato, perché avrebbe infranto le leggi. E le leggi si cambiano, non si trasgrediscono! Tanto più se sei un Sindaco. Peccato che questo rigore formale, non appena si sconfini, divenga l’opposto. E così il 3% nel rapporto tra deficit/PIL appare una soglia superabilissima, anzi; la legge del mare che prevede il salvataggio dei naufraghi può essere infranta tranquillamente, come no; il trattato di Dublino è solo carta straccia, al punto che Salvini minaccia di chiudere dopo i porti pure gli aeroporti. Tanti pesi, tante misure.
Guai se il Sindaco Lucano compie gesti umanitari e, a parere del magistrato, infrange le leggi pur senza alcun tornaconto personale. Va benissimo invece infrangere i trattati internazionali firmati solennemente dalle parti e altrettanto solennemente ratificati in Parlamento. Il Trattato di Dublino per dire fu sottoscritto da Berlusconi (e dunque anche dalla Lega). E la stessa Lega lo approvò in Aula. Dunque? All’avversario politico andrebbero sempre opposti i fatti, non i formalismi giuridici a corrente alternata.