AL DI SOTTO DELLA SOGLIA: L’AMBIENTE ELETTROMAGNETICO
Accendo il router del mio WF, mentre il computer mostra le altre reti disponibili nel palazzo e attive in questo momento, e il telefonino mi avverte di un messaggio. La TV è accesa, il frigo marcia allegramente nell’angolo della cucina, nella strada a qualche distanza i cavi elettrici forniscono l’allacciamento al trasformatore e un tram sferraglia partendo a piena potenza. Campi elettromagnetici dovunque.
Affollamento dello spettro elettromagnetico, così si chiama in gergo tecnico. Per fare solo un esempio: il Nord America, l’Europa occidentale e il Giappone generano campi di 50 e 60 Hz così forti che possono essere rilevati dai satelliti nello spazio!
Parliamo degli invisibili ingranaggi della società elettromagnetica in cui ci troviamo immersi, dei pericoli incombenti per la salute, già di per sé a rischio a causa del Covid 19. Perché, se è vero che le applicazioni delle forze elettriche sono una inevitabile tappa evolutiva, è anche vero che esse hanno invaso a fondo il nostro ambiente fisico, lo spazio in cui svolgiamo le nostre vite, in un crescendo avvolgente. La radiazione elettromagnetica non è visibile*. E’ difficile convincerci che qualcosa che non possiamo vedere, sentire, toccare, odorare e gustare possa farci danno. Questo fa sì che il solo accenno al tema generi certa indifferenza. L’inquinamento per polveri sottili, ossido di Azoto e di Carbonio, l’asbesto, il rumore, i conservanti, insetticidi e tanti altri agenti maligni sono stati bene o male smascherati, sono entrati nell’immaginario collettivo. Le tecnologie basate sull’energia elettromagnetica sono invece per noi un accettabile ambiente familiare, le innumerevoli applicazioni e utili al punto di essere divenute indispensabili ci circondano, ci sembra una energia pulita ed innocente.
Ma non è così.
L’energia EM influisce sulla nostra vita, e la conoscenza della sua interazione con gli organismi viventi è nota da decadi. Eppure il rischio elettromagnetico deve essere conosciuto, proprio come abbiamo imparato ad avere un sano timore delle radiazioni nucleari. Tutto il nostro organismo fisico rivela la presenza della bioelettricità. Stiamo parlando di deboli segnali elettrici che vengono generati e rilevati dai nostri organi, dai muscoli, dal cervello, dalle ghiandole. Questi segnali vengono trasmessi dai nostri nervi. Le ricerche si sono sviluppate di pari passo con lo sviluppo dell’elettronica strumentale, anche se ci vollero molti anni prima che la comunità scientifica accettasse per esempio il fatto che le fibre neuronali si orientassero lungo un flusso di corrente. Variazioni minime delle correnti da un luogo all’altro nei nostri organi sono il corrispettivo fisiologico che riflette ogni decisione, ogni interpretazione, ogni comando, ogni esitazione, ogni sentimento e ogni parola di monologo interiore, conscio o inconscio, che conduciamo. È il nostro corpo elettrico. Basti pensare all’Elettroencefalogramma e al corrispondente Magnetoencefalogramma.
Gli effetti dell’Energia EM sull’elettricità corporale sono stati studiati a lungo da medici, fisici e ricercatori e si è scoperto che le oscillazioni di certe frequenze, anche a bassa intensità, possono andare in detrimento della salute fisica. Ciò è poco noto, spesso è stato negato o tergiversato, ma la verità si sta facendo strada. Voglio ricordare che vi sono evidenze nella letteratura della elettro medicina che indicano come già il magnetismo terrestre e l’attività solare abbiano una influenza sulla salute. Questa scoperta data da molti anni, ed è troppo spesso ignorata. Variazioni nell’attività solare insieme all’attività geomagnetica e le concentrazioni ione/elettrone ionosferiche sono tutte reciprocamente correlate e fortemente legate.
Un manipolo di valenti ricercatori ha portato avanti programmi di ricerca volti a stabilire correlazioni tra le diverse patologie, i ricoveri e le morbilità da un lato, e l’attività solare e geomagnetica dall’altro. Partendo dal fatto che il cervello è una complessa rete di bioelettricità, questi ricercatori indagarono i possibili effetti sulla salute, quali l’alterazione della pressione sanguigna e la produzione di melatonina, disordini del sistema immunitario, varie patologie cardiache, neurobiologiche e riproduttive, fino allo sviluppo di cellule tumorali. Inoltre si stabilirono correlazioni tra le perturbazioni nel campo geomagnetico terrestre causate dalle tempeste magnetiche sul Sole e il tasso dei ricoveri psichiatrici in ospedale subito dopo i disturbi magnetici,
Le frequenze di risonanza Schumann sono state considerate intermediarie di un plausibile meccanismo biofisico per gli effetti sulla salute umana dell’attività solare e geomagnetica, Quest’ultima costituisce un importante rischio naturale. In altre parole, tra i fattori di rischio ambientale ce ne è uno naturale, l’accoppiamento tra le frequenze Schumann e la bioelettricità corporale e in particolare le onde cerebrali. Ma che sono le frequenze di Schumann? Sono delle oscillazioni elettriche di frequenza molto bassa che si generano naturalmente tra le cappe ionosferiche e la superficie terrestre, attivate costantemente dalle scariche elettriche dei temporali. Esse sono assorbite dal cervello per risonanza alterando in primo luogo il bilancio melatonina-serotonina. A ciò vanno aggiunti gli effetti sulla salute menzionati. La Biometereologia umana è un campo di ricerca che si è voluto ignorare o minimizzare. Si è provato che i cervelli umani usano la risonanza di Shumann per sincronizzare i ritmi biologici. Questo dato da solo invalida l’ipotesi che non ci siano effetti biologici dei campi se non quelli termici. Il cervello come organo bio elettromagnetico molto sensibile percepisce continuamente questo segnale naturale di bassissima intensità, che agisce come temporizzatore. In presenza di forte attività solare però i segnali di Shumann variano di intensità e possono produrre vari effetti e patologie.
Ora, se fenomeni elettromagnetici naturali costituiscono da soli rischio per la salute, come sarà il rischio dovuto all’affollato spettro elettromagnetico tra le crescenti trasmissioni dati via microonde, reti di telefonia cellulare, linee aeree di alta tensione, computer, dispositivi domestici elettrici, treni e tram, WF e quant’altro invade impercettibilmente il nostro ambiente? E qui sono continuate le ricerche e gli studi legittimati proprio dal fatto che se la Natura ci mostra fenomeni sfavorevoli sui quali possiamo agire poco, a che cosa siamo soggetti per via dei campi elettromagnetici di fabbricazione umana, ubiqui e invasivi a più non posso?
Tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici, in minore o maggiore quantità, emettono radiazione EM. Allarmi motivati e documentati si sono succeduti negli ultimi decenni insieme a smentite ufficiali che hanno convinto poco, con una legislazione tentennante e controlli deficienti. Le norme che emanano dal ICNIRP, ANSI, FCC e Organismi di Governo sulla esposizione umana alla radiazione EM hanno ignorato o minimizzato tutti gli studi pubblicati sull’evidenza epidemiologica che mostra effetti contrari alla salute. Queste norme si basano sulla supposizione-errata-che l’unico effetto riconosciuto causato dalla esposizione alle onde EM sarebbe il riscaldamento cellulare, tipo quello del forno a microonde.
Ricercatori e medici hanno sfidato l’ipotesi del riscaldamento come unico fattore di rischio, dimostrando che i nostri corpi biologici utilizzano micro segnali elettrici per il funzionamento cellulare, la regolazione degli ormoni e la comunicazione interna. Come è logico, i nostri cervelli sono di gran lunga gli organi più sensibili; ma anche i nostri cuori e le cellule degli organi rispondono ai deboli campi esterni, e dulcis in fundo il nostro corpo intero si comporta come una antenna ricevente a certe frequenze!
Quindi, quando siamo esposti a campi esterni, anche di intensità molto bassa, la complessa ed armoniosa attività elettrica del nostro corpo è interferita. A causa della intensità bassissima, questa interferenza non implica nessun riscaldamento cellulare, ma fenomeni di interferenza e risonanza, e di lì la possibilità di alterazione dell’equilibrio cellulare del calcio, la riduzione dei livelli di melatonina, effetti sulla catena del DNA e alterazioni cromosomiche fino alla leucemia. Data la ubiquità della radiazione elettromagnetica, pur con le differenti intensità a causa della maggiore o minore vicinanza dalle fonti artificiali, siamo esposti a campi non precisamente benigni.
Nel nostro corpo, variazioni della corrente da un luogo all’altro sono il corrispettivo fisiologico di ogni decisione, ogni interpretazione, ogni comando, ogni esitazione, ogni sentimento e ogni parola di monologo interiore, conscio o inconscio, che conduciamo. L’evidenza fino ad oggi suggerisce che l’elettro inquinamento presenta a noi, e forse a tutti gli animali, una doppia sfida: sistemi immunitari più deboli e malattie più forti.
Certamente abbiamo bisogno di saperne di più, ma una moltitudine di rischi sono stati ben documentati. Tre pericoli oscurano tutti gli altri. Il primo è stato definitivamente provato: campi elettromagnetici ELF che vibrano a bassa frequenza, anche se sono più deboli del campo terrestre, interferiscono con i segnali che mantengono il nostro ritmo biologico; ne risulta stress cronico e ridotta resistenza alle malattie.
In secondo luogo, le prove disponibili suggeriscono fortemente che la regolazione dei processi di crescita cellulare è alterata dall’elettro inquinamento, con conseguenze sulla replicazione, leggi tumori, e la riproduzione. Finalmente, ci sono indizi di una terza classe di rischi associati con la manipolazione climatica a distanza per finalità militari. Ed infine una ipotesi fantascientifica ma inquietante: lo stress subliminale dello smog EM non potrebbe essere frainteso come una continua minaccia dall’esterno, da altre persone e altri governi?
Che fare? Ci è richiesto innanzitutto presa di coscienza rafforzata e vigilante, conoscenza e comprensione dei problemi. L’esposizione ai campi può essere limitata allontanandosi dalle fonti di emissione nella misura del possibile e riducendo le emissioni. Tra i tanti effetti, voglio segnalare uno connesso con il funzionamento delle ghiandole pituitaria e pineale. Esse sono entrambe coinvolte nella formazione e conservazione delle immagini associate alla memoria, dunque al dominio cosciente e alla nostra propria individualità, alla capacità di pensare e discernere attraverso la rievocazione di quanto appreso tempo prima. Ecco, solo questo può farci capire la severità degli effetti connessi alla esposizione a campi elettromagnetici. La manipolazione del nostro ambiente elettromagnetico è impercettibilmente sottile e colpisce il cuore della vita stessa. Oltre alle minacce chimiche e atomiche alla nostra esistenza, c’è una forte possibilità che l’aumento dell’inquinamento elettromagnetico possa mettere in moto cambiamenti irreversibili. L’energia elettromagnetica si presenta con lo stesso imperativo di precauzione che riserviamo all’energia nucleare
In un prossimo articolo approfondiremo queste influenze più sottili, le ulteriori minacce non meno deleterie, sul pensare, sentire e volere.
FILOTEO NICOLINI
* Tranne le frequenze dal rosso al violetto che costituiscono il visibile e percettibile.
ICNIRP=Commissione Internazionale della protezione contro la radiazione non ionizzante.
ANSI=Istituto di Norme e Standard Americano.
FCC= Commissione Federale di Comunicazioni.
Schumann Resonances, a plausible biophysical mechanism for the human health effects of Solar/Geomagnetic Activity Dr. Neil Cherry, Associate Professor of Environmental Health, New Zeland
IMMAGINE: Frequenze di Shumann.