Alessandra Ghisleri interessante sondaggio per le europee

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alessandra Ghisleri
Fonte: La stampa

Pensando alle prossime elezioni europee la vittoria di Vito Bardi in Basilicata per un italiano su 3 (29,5%) non avrà alcun effetto sui partiti del centrodestra né sul Governo e, per il 20,2%, neppure sui partiti delle opposizioni. Proprio per l’appuntamento di giugno è probabile che gli elettori, al momento di votare terranno conto di una serie di fattori, tra cui le posizioni sui temi europei, nazionali e internazionali.

E’ interessante osservare che per il 34,0% degli elettori della Lega di Matteo Salvini, per il 39,0% degli elettori del Partito democratico, il 44,4% di quelli del Movimento 5 Stelle e il 44,8% di quelli della nuova formazione Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi ed Emma Bonino, quello che è successo in terra lucana è un fatto locale. Per la maggioranza dei sostenitori di Forza Italia e di Fratelli d’Italia il risultato ha rafforzato la coalizione e per l’8,9% del totale campione si è – addirittura- irrobustita la figura di Giorgia Meloni come premier nazionale.

 

 

Le elezioni del 9 giugno sono un momento cruciale per i cittadini italiani in quanto offrono loro l’occasione di partecipare al processo decisionale dell’Unione Europea e di influenzare la direzione delle politiche europee, inoltre per i prossimi 3 anni e mezzo – salvo imprevisti – non sono più previste elezioni a «chiamata nazionale». Proprio per questo il 9 giugno sarà offerto ad ogni elettore, una volta di più, l’occasione di riflettere sull’identità nazionale e sul nostro rapporto con l’Europa. Ogni cittadino potrà valutare come gli interessi nazionali si integrano con quelli europei e di conseguenza scegliere i candidati che ritengono maggiormente in grado di bilanciare tali interessi. Sugli aspiranti parlamentari i nomi famosi e di richiamo si rincorrono nelle indicazioni dei diversi leader di partito, compreso il Movimento 5 Stelle che ha candidato l’ex calciatrice Carolina Morace e Pasquale Tridico.

 

 

È ovvio che i nomi di personaggi conosciuti spesso godono di una maggiore visibilità mediatica e di un più alto grado di riconoscibilità attirando l’attenzione sull’evento del voto. I candidati famosi possono portare con sé un’immagine di credibilità e competenza che può influenzare positivamente le percezioni dell’opinione pubblica sulla loro idoneità a svolgere un ruolo politico nell’ambito europeo. Tra di loro scopriamo personaggi provenienti da settori come la politica nazionale, l’economia, lo spettacolo, le istituzioni o lo sport, etc. … Ad esempio la candidatura di Ilaria Salis nella lista Alleanza Verdi e Sinistra è apprezzata dal 65,0% degli elettori del suo partito di riferimento, mentre spacca in due i consensi del Partito Democratico, tra chi la approva (40,7%) e chi no (42,3%) e quelli del Movimento 5 Stelle (36,1% vs 35,1%).

L’impatto mediatico di Ilaria Salis all’entrata in tribunale vestita di catene come Hannibal the Cannibal ha ottenuto una grande attenzione e una totale copertura giornalistica, tuttavia quasi il 60,0% degli elettori non condivide la sua candidatura. La presenza di nomi popolari può anche essere usata come un forte richiamo per mobilitare una più ampia base di partecipazione, perché gli elettori italiani possono valutare come gli interessi nazionali si integrano con quelli europei e scegliere i candidati che ritengono maggiormente in grado di bilanciare tali interessi. Anche la proposta del Generale Vannacci tra le fila della Lega annunciata da Matteo Salvini può rappresentare un richiamo rispetto alle sue prospettive per l’Europa, anche se, quando nel mese di gennaio si parlava di una sua candidatura, l’elettorato nazionale era piuttosto scettico. E’ importante notare che la presenza di candidati famosi non garantisce necessariamente il successo elettorale, e la loro idoneità a rappresentare efficacemente gli interessi dei cittadini europei deve essere valutata in base alla loro competenza, alle loro proposte politiche e dedizione al servizio pubblico.

Di sicuro nell’ambito di alcuni partiti si preferisce muovere più sul sentimento dell’opinione pubblica che sui propri iscritti. Ad oggi comunque poco ancora si registra nei cambiamenti delle intenzioni di voto rilevate da Euromedia Research per Porta a Porta: Fratelli d’Italia mantiene ancora il primato nel ranking delle percentuali mantenendosi al di sopra del 27,0%, il Partito Democratico supera il 20,0% a scapito del Movimento 5 Stelle (16,8%) e ancora nello stesso range Forza Italia (8,7%) e la Lega (8,5%) intorno all’8,6%. La lotta è aperta ancora tra le formazioni di Matteo Renzi ed Emma Bonino -Stati Uniti d’Europa- che ad oggi, con Alleanza Verdi e Sinistra, superano la soglia del 4,0%, e con Azione-Siamo Europei-Renew Europe e Libertà di Cateno di Luca che competono ancora per essere rappresentativi in Europa. Se le questioni politiche principali non subiscono cambiamenti significativi nel tempo, le intenzioni di voto potrebbero rimanere relativamente costanti. Tuttavia, eventi imprevisti o emergenti, come crisi economiche, situazioni di imprevisto ad esempio di tipo sanitario, o cambiamenti geopolitici, potrebbero influenzare il modo in cui gli elettori valutano i partiti e come i candidati si presenteranno alla chiamata di giugno.

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