Calenda si candida a fare il sindaco di Roma – chi lo voterà? i commenti sulla sua “pagina”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gian Franco Ferraris

Manca solo il comunicato ufficiale, ma leggendo la pagina facebook di Carlo Calenda, si evince con facilità che ha l’intenzione di candidarsi alla poltrona di Sindaco di Roma capitale, le reazioni di esponenti del centro sinistra chic sono state subito favorevoli, Zingaretti insiste nel fare le primarie e nel cercare l’accordo politico con il Movimento 5 Stelle (senza Raggi), mentre i miei compagni di sinistra ritengono questa candidatura divisiva e senza senso politico.

Condivido con i miei amici il disprezzo politico per la mancanza di rispetto verso le ragioni della sinistra storica da parte di Calenda. Tuttavia ritengo  errato il paragone con Matteo Renzi: Calenda si distingue dallo sventurato avventuriero fiorentino perchè è un uomo competente, sincero e non tradisce l’amicizia. Calenda non ha le responsabilità dell’intera classe dirigente del Pd (almeno dal 2013) compresi Franceschini, Orlando e Zingaretti ,che hanno avuto comportamenti molto discutibili di cinismo e di stupidità.

L’ipotesi paventata da Calenda di Fronte repubblicano è sbagliata ma con approfondimenti, è compatibile con l’Arca antipopulista, un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) che mi pare essere la migliore proposta “possibile” da mettere in campo.

Infine Calenda è consapevole che nella situazione difficile che stiamo vivendo, è importante contare su uno Stato efficiente ed imparziale, cosa quantomai urgente e necessaria e colpevolmente sottovalutata dall’intera sinistra di “governo e di opposizione”.

Piuttosto mi chiedo chi voterà a Roma, Calenda? la destra è radicata e fedele alle proprie bandiere, parte del Pd è offeso e accusa Calenda di tradimento dopo il successo alle elezioni europee e il successivo abbandono e nel caso che Calenda arrivi al secondo turno non si comprende per quale motivo l’elettorato grillino dovrebbe votarlo. Se arriva al ballottaggio perchè non è da sottovalutare il risultato che potrebbe ottenere Virginia Raggi al primo turno – a mio parere intorno al 20%, è una giovane donna che ha dovuto affrontare mille difficoltà e che al consuntivo non mi pare abbia fatto peggio dei vari Rutelli, Veltroni, Alemanno e senza dimenticare il caso di Ignazio Marino finito accoltato dal notaio con mandanti Matteo Renzi e Matteo Orfini e come killer il piemontese assessore dei trasporti Stefano Esposito. In calce ho pubblicato un sondaggio di Alessandra Ghisleri riportato da “Il Messaggero”  e anche i commenti assai curiosi ripresi dalla pagina facebook di Calenda sulla eventualità della sua candidatura capitolina. (gian franco ferraris)

La candidatura di Carlo Calenda è iniziata sui social il 9 ottobre con il pizzino di Pierluigi Castagnetti, cattolico “democratico”, fedelissimo amico del Presidente Sergio Mattarella:

@PLCastagnetti

Se @CarloCalenda

si candida sindaco a Roma sarà una benedizione per la città. E il @pdnetwork

promuova un bel triduo di ringraziamento.

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Carlo Calenda –  12 ottobre

Articoli e virgolettati spiegano che appoggio a eventuale candidatura da parte del

Partito Democratico

dipende da “ammorbidimento dei toni verso il Governo”. Bene chiarirsi prima. Non esiste. Continuerò a fare opposizione al Governo in modo fermo ma costruttivo. Qui si parla di Roma.

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Carlo Calenda – 12 ottobre:  “Il matto e il lavoro che nessuno vuole fare”

a commento de “L’Amaca” di Michele Serra

12 ottobre – “Grazie Giorgio” a commento del sostegno di Giorgio Gori

Carlo Calenda – 14 ottobre

L’Italia ha un problema con il funzionamento dello Stato. La questione non è stanziare le risorse ma saperle spendere bene. Nei momenti di crisi è l’unica cosa che conta. Per questo il #Covid è per noi il Mostro di tutti #IMostri.

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Calenda a corredo della foto di La Repubblica

Non ho ragione di temere le primarie. Ne riconosco l’importanza in molti casi. Ma su Roma sono sbagliate, a prescindere da chi sarà il candidato. Dobbiamo parlare a tutti i cittadini, non solo a una parte, iniziare subito e evitare rischi sanitari enormi e inutili.

Più interessanti i commenti sulla pagina facebook di Carlo Calenda:

Ti appoggiavo e ti apprezzavo (apprezzo) ma dopo aver fatto il “fenomeno” in Puglia risulta chiaro che non hai la giusta leadership per governare. La politica è sintesi non contrapposizione.
Hai troppi risentimenti personali per avere la freddezza e la giusta misura per gestire la Cosa Pubblica. Anche queste dichiarazioni sembrano rese da uno che vuol condannare all’eterna opposizione una importante parte politica del Paese . Basta con i risentimenti e ti invito a crescere politicamente, i numeri li hai
Carlo però tieni il punto. Candidati. Vinci. Ma da solo. L’unica richiesta da romano, non certo di sinistra, è che tu vada avanti autonomamente. Dovessi essere l’ennesimo cavallo di troia sarebbe l’ultima delusione.
Io Calenda sindaco a Roma più che lo voterei: lo aiuterei, da piemontese a piemontese. Ma forse , stando a Torino, non si rende conto di cosa è la vita quaggiù…
Per quanto mi riguarda penso che candidarsi a sindaco di Roma sarebbe un errore. Ma davvero non ci ricordiamo più cosa accadde con Marino? Ma davvero si pensa che il PD possa offrire sostegno incondizionato e rappresentare una vera forza sinceramente progressista come io, attualmente attivista proprio di Azione, ho sempre sperato che potesse divenire restando profondamente deluso? Capisco che Roma potrebbe rappresentare una formidabile vetrina, e potenzialmente un altrettanto formidabile traino per il partito. Ma potrebbe trasformarsi anche esattamente nel suo opposto, chiudendo definitivamente i giochi.
Caro Calenda, io l’ho sempre apprezzata, sebbene distante politicamente dal momento che condivido i valori della sinistra storica, non la facevo sprezzante del pericolo e questo avvalora il mio apprezzamento. Visto che lei un po’ rompe i coglioni, fossi nel PD la porterei in carrozza, ma quelli quasi mai indovinano la mossa giusta.
Secondo me al di là delle indubbie capacità gestibali di Calenda (e aff….un pò di sana presunzione!) sarebbe un ottimo veicolo per dare visibilità ad AZIONE in questa prima fase di crescita; quanti premier europei sono partiti facendo il sindaco di una metropoli! Certo Roma è una palude si sabbie mobili che ha ingoiato tutto e tutti da Veltroni ad Alemanno passando per Marino…..
Riconosco la competenza di Carlo Calenda. Anche se il carattere lascia a desiderare, non al livello di Renzi, ma lì vicino. Ma non potrò dimenticare il suo comportamento alle elezioni europee. Ha fatto strame dei voti del PD. Altra analogia con Renzi. Opportunisti alla massima  potenza. Fortunatamente non sono di Roma. Auguroni
Secondo me il PD non deve assolutamente appoggiare la sua candidatura
Anche in Puglia erano sbagliate per te ma Emiliano ha vinto le primarie e le elezioni.
Non si può sempre fare come decidi tu.
Hai fatto una scelta diversa che non è quella del pd, Decidi il tuo futuro lascia perdere il pd.
Auguri !!!
Roma è la capitale d’Italia, guarda tutto il mondo a Roma serve una persona affidabile, abbiamo già perso tanto in questi quattro anni.
Non può essere una persona che cambia quattro raggruppamenti politici in due anni.
Calenda, mi dispiace non è per te, la tua affidabilità diventa sempre più bassa ogni volta che parli di politica.
Caro Calenda la stima nei suoi confronti è infinita. Roma – la posta in gioco – è altissima. Mi auguro che Lei e il PD troviate un punto di incontro e strategie di azione per farla diventare sindaco della Capitale. Roma ha bisogno di Lei noi abbiamo bisogno di Lei. Spero che sia Lei che il PD comprendiate la gravità della situazione e la necessità di un’azione comune per rilanciare la città a tutti i livelli. Le auguro buon lavoro con la stima di sempre.
Candidarsi a Sindaco di Roma è una grande trappola tesa da PD ed IV . In questo momento la crescita costante di Azione inizia a preoccuparli seriamente. Lei pensa di poter gestire la trappola ma loro sono esperti di sorrisi presentati e pugnalate nella schiena. Per il bene di Azione e dell’Italia non si candidi e non cada nella trappola ! #carlononfarlo
Coerenza questa sconosciuto in questo governo, bravo faccia opposizione. Le possibilità sono 2, Carlo Calenda candidato sostenuto da PD oppure candidato PD debole, azzopato da Ms5 con tacito accordo PD che con poca lungimiranza lascia una volta ancora che la vetrina italiana (Roma) venga gestita male e dalla mafia… Per un idea di governo nazionale PD…. Dispiace vedere che la gestione dei grandi comuni non sia piu considerato come una parte rilevante delka “Politica”. Ergo Dr Calenda, faccia una lista civica “save Rome” con gente preparata, giovane, fuori dal circuito dei dinosauri disonesti…. Con il PD c è solo il coltello piantato da dietro… Modalità molto sviluppata nel PD
Molla sto PD Carlo! Mollalo al suo destino, ci ho perso ogni speranza, devono esplodere perché chi c’è all’interno continua a vivacchiare sulle fortune temporanee dei segretari di turno scaricati poi non appena cala l’appeal del segretario stesso….ma loro, i dinosauri, sono sempre lì dietro le quinte.
Ti prego! Credevo in Renzi ma alla fine invece di rottamare come prometteva….sorvoliamo che me ce se fa il sangue amaro! Ora non me delude pure te! Lasciamoli al loro destino! Sono un tumore
Deve candidarsi con un programma forte, chiaramente e apertamente riformista, e non vincolarsi ai partiti
1) quindi lei desidera essere appoggiato da persone cui ogni giorni dedica improperi e insulti?
2) dove è possibile leggere un suo manifesto quinquennale per il risanamento di Roma?
Per decidere se lei è la persona giusta occorrono due cose
1) decidere e definire il profilo del sindaco di Roma oggi. Che caratteristiche deve avere, che strumenti deve avere e che capacità deve aver dimostrato in passato.
2) leggere il suo elenco di priorità per Roma e le ricette che lei vuole porre in essere considerate le risorse potenzialmente ottenibili e lo scenario attuale.
Attendo con interesse.

Aggiungiamo che la signora Franceschini ha detto che il pd e i 5s si devono sedere attorno un tavolo per tirar fuori un candidato comune, tale dichiarazione esclude ovviamente

Carlo Calenda

per cui di che stiamo parlando? Hanno già deciso di svendere Roma e i romani ai peggiori pseudo politici con cui “governano”

In pratica candidare Calenda significa rischiare un terremoto nel governo. Non è che i 5s si siano fatti molti problemi a ricandidare la Raggi, però
In tempi non sospetti A Febbraio 2018 ho fondato il gruppo facebook “Vogliamo Carlo Calenda Sindaco di Roma “, oggi conta 2700 iscritti ed oggi sono sempre più convinto che a Roma serve meno politica fatta di sole chiacchiere e più un Amministratore serio, concreto, preparato e romano.
Per il Sindaco di Roma, la capacità di “gestire situazioni complesse” è solo un aspetto. Situazioni e gestioni viziate, bacino di CONSENSO ELETTORALE che NESSUNO ha convenienza a sanare. La Sindaca uscente si è ben defilata da questa complessità dopo averne fatto la sua campagna elettorale: ATAC (quanto perde al mese? Qualche milione di euro? Risorse sottratte ai cittadini) Ama ( idem…).
Carlo Calenda la ascolto sempre con interesse apprezzando il lavoro fatto da Ministro( Ilva fra tutti) ma, se deciderà con coraggio a candidarsi si prepari con dei collaboratori di altissimo profilo, fiducia e passione per fare bene…
Eviti il mondo dei “traffichini” romani dei quali la Sindaca uscente si è attorniata (a sua insaputa), e si prepari all’isolamento quando DOVRÀ mettere a Gara il servizio dei trasporti pubblici ( cosa che la Sindaca uscente si è ben guardata dal dire).
Si prepari dott. Calenda, si prepari…
  • Per essere disperati forse a Napoli lo siamo di più. Non può farci un pensierino?
    Se poi cambiasse idea decidendo di candidarsi a Bologna sarebbe una grande cosa!!

-.-.-.-

stralcio dell’articolo di MARIO AJELLO per il Messaggero

Il sondaggio che Carlo Calenda aspettava, e che aveva commissionato a Euromedia Reserach di Alessandra Ghisleri è arrivato. Il calcolo dei possibili consensi si basa sulla candidatura del leader di Azione con il suo partito, e non con la coalizione di centrosinistra, anche se lui l’ex ministro insiste:

«Io continuerò a cercare l’accordo con il Pd e con tutte le altre forze della coalizione». I dati sono piuttosto incoraggianti per Calenda nella sua corsa a sindaco di Roma se, dopo attenta lettura del report, ufficializzerà di voler competere per il Campidoglio. Calenda batte la Raggi per 22,2 a 16,9: questo è il primo numero interessante.

renzi calendaRENZI CALENDA

E ancora Calenda: oltre a superare la Raggi batte anche il candidato di centrosinistra che non si sa qual è al momento ma nel sondaggio si è ipotizzato fosse Fabrizio Barca e su questo sono state fatte le domande. Barca al 16,3 e Calenda al 22,2. La Meloni (candidata al Campidoglio, anche se non sarà, alla guida del centrodestra) in questo schema è al 44,6.

Più forte di tutti, ma appunto l’indisponibilità di Giorgia ad essere la candidata è assoluta. E come andrebbero le cose a Roma se a correre fossero: Giletti (centrodestra), Raggi, Barca e Calenda? Il giornalista di Non è l’Arena al 31 per cento, il leader di Azione al 26,5 in seconda posizione (ballottaggio Calenda-Giletti!) e dietro la Raggi (23,1) e Barca (19,4). Ultimo specchietto by Ghisleri: Tajani candidato del centrodestra vince con il 30,3, secondo Calenda con il 27,3, la Raggi al 22,7 e ultimo Barca (19,7).

CARLO CALENDACARLO CALENDA

Morale del sondaggio? Calenda arriva al ballottaggio quali che siano gli altri candidati. Il problema è che non saranno questi (a parte la Raggi e pure su di lei però giurarci non conviene) ma già che Calenda batte Virginia è un dato che dovrebbe confortare il leader di Azione.

raggiRAGGI

Il quale, se si candidasse con l’intero centrosinistra, sbaraglierebbe. Altra rilevazione Ghisleri riguarda la fiducia dei romani nei candidati. Il paragone è tra Calenda e la Meloni (presa come esempio di candidato fortissimo anche se, ripetiamo, non sarà lei in campo). Il 45,9 ha fiducia in Giorgia, il 42,7 in Calenda, il 32,7 in Giletti, in Cirinnà (candidata alle primarie del Pd) il 31,8 mentre la Raggi arriva al 30,8.

Questi sono numeri che potrebbero spingere il Pd a convergere su Calenda, e la conquista del Campidoglio per il centrosinistra si farebbe molto possibile. Infatti il Nazareno a Calenda non chiude le porte in faccia.

zingaretti raggiZINGARETTI RAGGI

Anche se continua con il mantra delle primarie (pure ieri sera nella riunione del centrosinistra romano) e anche se Zingaretti insisterà fino alla fine per un accordo rossogiallo per Roma (con ritiro della Raggi). In più, nella girandola dei nomi, ieri tra i dem ne circolava un altro, civico, che potrebbe andare a genio al secondo turno (e magari anche al primo) ai grillini: Lorenzo Tagliavanti.

Uomo di sinistra, presidente della Camera di Commercio, provenienza Garbatella, capace di parlare alle periferie e ai poteri che contano. Sarà lui il candidato? Chissà.

 

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