Calenda va dritto al punto: “Esistono due Pd, quello di Renzi e quello di Zingaretti”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Carlo Calenda / Globalist
Fonte: Globalist

Carlo Calenda: “Uno controlla i parlamentari, l’altro il partito. Si detestano molto più che con Lega e 5 stelle”

Carlo Calenda su facebook a commento della propria intervista su “La Repubblica”

Il Partito Democratico è arrivato al capolinea. Ci sono due partiti che non si parlano e si odiano più di quanto avversino Lega e 5S. Uno risponde a Renzi uno a Zingaretti. Se non si riesce a stare insieme in una stanza e a parlarsi per decidere come fare opposizione, meglio separarsi. Le elezioni stanno arrivando e non possiamo pensare di affrontarle così.

PS: per quelli che scriveranno ‘ma non potete dirvele a voce queste cose’ rispondo no, perché non c’è un luogo dove farlo e nessuno risponde in privato. Proprio questo è il problema ed è meglio guardarlo in faccia che continuare a far finta di nulla.

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Globalist

Si può non essere d’accordo con lui. E molti non sono d’accordo. Però una certa schiettezza tutti gliela riconoscono. Ossia andare dove il dente duole senza giri di parole.
“Una parte del Pd non vuole che il governo cada”. Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico ed eurodeputato del Pd, contesta la strategia parlamentare scelta dai Dem al Senato sulla Tav e denuncia l impasse nel partito.
“Quello che è accaduto in aula sulla Tav è semplice: abbiamo rinunciato a colpire il governo ancora più duramente, votando la nostra mozione e lavorando con le altre opposizioni per astenerci o uscire dall’aula in blocco su quella del Movimento 5Stelle, come peraltro Emma Bonino la leader di +Europa, suggeriva”, spiega Calenda al giornale. “Le ragioni sono altrettanto semplici: una parte del Pd, maggioritario nei gruppi parlamentari, non vuole che il governo cada”.
Secondo Calenda, “esistono due Pd ed è bene prenderne atto perché altrimenti non si riuscirà mai a fare un`opposizione efficace”. “C`è il Pd di Renzi che controlla la maggioranza dei gruppi parlamentari. E c`è il Pd di Zingaretti, Franceschini, Gentiloni eccetera che controlla la maggioranza degli organi di partito”, commenta. “I leader di questi due Pd non si incontrano e non si parlano mai. E la classe dirigente dei due Pd si detesta reciprocamente molto più di quanto avversino Lega e 5Stelle. Attenzione perché a furia di litigare questo veleno sta scendendo nella base del partito”
Quanto al voto di ieri sulla Tav, per Calenda i Dem “hanno scelto di non tentare di far cadere il governo”. “Magari non sarebbe andata bene, ma neppure si è tentato”, aggiunge.
Tra l’ex segretario Renzi e il tesoriere Zanda che lo ha invitato a mantenere la promessa di farsi da parte, ci sono state scintille. “Ho sempre pensato e detto che Renzi sia stato uno dei migliori presidenti del consiglio che questo paese abbia avuto, sicuramente tra i più riformisti, ma l’incapacità di lavorare in squadra se non come leader indiscusso e le idiosincrasie personali stanno facendo male a tutti, a lui e al centrosinistra”, è il pensiero di Calenda.

“E la retorica del ‘ve la prendete con il Matteo sbagliato’ ha francamente stancato. Cosa dovrebbero dire allora Gentiloni e Minniti sulle accuse ex post lanciate da Renzi?”, insiste l’ex ministro.

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