Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Castelli di sabbia
Draghi vorrebbe fermare il populismo. E c’è da scommettere che Mattarella farà di tutto per confermare il blocco di potere. A prescindere da qualsivoglia risultato elettorale. Sono curioso di vedere cosa estrarrà dal cilindro alla bisogna….
In realtà il ‘populismo’, quello autentico che ne detiene il copyright (vedasi il bellissimo libro di Sergio Sabattini), non è mai stato così imponente. Il populismo come espressione ortogenetica, movimento romanticistico che ha radici nella terra.
Il passaggio alla post-modernità, cioè il superamento dell’identità fra l’industria e il mare postulato da Hegel, ha disassato la supremazia marittima nel rapporto con la terra. Per un claoroso quanto inatteso effetto perverso, la lotta attuale è ripiombata nell’appropriazione primigenia delle potenze estrattive della terra: gli alimenti, l’acqua, le risorse energetiche, i minerali. Gli uomini. Il trionfo della localizzazione.
Ogni volta che gli Usa hanno messo il piede a terra, abbandonando il regno marino e aereo, hanno subito umilianti rinculi. Oggi per condurre la guerra sul suolo hanno bisogno di un popolo martire intermediario. Disposto a morire per non perdere un kilometro quadro della terra che rivendica come propria.
Democrazie vacue dove i cittadini sono sospinti a non votare. Eserciti professionali inabili ad altro che non sia manovrare i dispositivi tecnologici. Il cd. ‘Occidente’ non ha più la fanteria: quella che si reca alle urne e quella che al seguito dei carri occupa il territorio. Nè c’è alcuno nella metropoli che voglia più morire in una fetida trincea.
Quando si vede la foto dei leaders del G7, arricchiti dei due idioti sub-europei (Michel e la Von der Leyen) la restituzione è patetica. Una parodia di potenze talassiche che si arroccano a difesa di spazi che non contano più. E che di lì vorrebbero circondare la terra e le sue temibili potenze ctonie . Se si esclude l’intruso tedesco (non per caso, il più scettico) rappresentanti di isolette, imperi costieri decaduti, sub-continenti remoti oltre-oceanici,. Marinaretti coi piedi a bagno. Quando guardo Draghi me lo vedo come il nonnetto seduto sullo sdraio, sotto l’ombrellone, mentre scruta il mare, con l’amico Biden e badante al fianco e coi nipotini (degli altri) che paletta e secchiello s’industriano a erigere castelli di sabbia ai loro piedi.