Cicchitto: “È stato un linciaggio mediatico”

per mafalda conti
Autore originale del testo: EMANUELE LAURIA
Fonte: La Repubblica
Url fonte: http://www.repubblica.it/politica/2015/03/20/news/fabrizio_cicchitto_e_stato_un_linciaggio_mediatico_e_il_premier_se_n_e_lavato_le_mani_-110061723/

intervista a Fabrizio Cicchitto di EMANUELE LAURIA, 20 marzo 2015

Queste dimissioni non erano necessarie. Sono il frutto di un linciaggio mediatico inaccettabile. E costituiscono un precedente pericolosissimo”. Fabrizio Cicchitto, deputato dell’Ncd, disapprova la scelta di lasciare l’incarico annunciata ieri sera da Maurizio Lupi.

Perché, secondo lei, il ministro non doveva farsi da parte?
“Io sono contrario alle dimissioni dettate da un semplice avviso di garanzia, che in questo caso neppure c’è malgrado i pm fiorentini lavorino con scrupolo da due anni. Vogliamo ricordare che ci sono due o tre sottosegretari indagati che restano al loro posto? È paradossale l’atteggiamento critico nei confronti di Lupi di una parte del Pd, penso ad Orfini, e di Sel. In Campania i dem candidano De Luca, persona che apprezzo ma addirittura condannato. E Vendola è sotto processo. Non c’è niente di peggio del “due pesi e due misure”. Queste dimissioni sono conseguenza di una asimmetria che ci fu anche ai tempi di Tangentopoli: per i finanziamenti illeciti pagarono il Psi e una corrente Dc, non il Partito comunista”.

Non crede ci sia una responsabilità politica da parte del ministro?
“Guardi, il figlio di Lupi esce con ottimi voti dal Politecnico. Ha una laurea con la quale un giovane non ha bisogno di essere raccomandato per trovare impiego. E ora lavora per una grande multinazionale. Quanto al Rolex, intanto vale meno di quanto si è scritto, credo circa 3.500 euro. Volete che un ministro possa farsi corrompere per un orologio donato al figlio? Chi, alla Camera, non ha ricevuto regali per via di normali rapporti di frequentazione?”.

Renzi non poteva affrontare una mozione di sfiducia con il rischio di una crisi di governo.
“Penso che Renzi si sia semplicemente sfilato. Lui non è né garantista né giustizialista, tiene soltanto all’impatto mediatico. E Lupi era essenzialmente un problema mediatico, a differenza di altri – De Luca o alcuni sottosegretari – le cui vicende sono lontane dai riflettori”.

Crede che l’Ncd, alla luce dell’inchiesta di Firenze e di altri guai giudiziari, rischia di diventare un problema per il premier?
“Io credo che abbiamo anzitutto un problema di spazio e di iniziativa politica. Ora più che mai dobbiamo essere rigorosi con il governo, incalzarlo sul merito delle cose, coprire un’area politica di centro a favore di un elettorato che non si riconosce in Salvini o Berlusconi: Forza Italia, dal 2008 a oggi, ha perso nove milioni di elettori. E bisogna cominciare a marcare la distanza dal Partito democratico, come stiamo facendo in Veneto con Tosi o nelle Marche, alla ricerca di alleanze innovative”.

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