Compagni.

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Se si riuscisse a distribuire il pane che viene prodotto sulla terra, basterebbe per tutti, e nessuno soffrirebbe la fame.

Non occorre, quindi, un miracolo della moltiplicazione dei pani, bensì il miracolo, molto più difficile, della sua distribuzione.

E’ quello che cercano di realizzare i volontari, presenti un po’ ovunque, che con abnegazione si impegnano per consegnare un pasto ai poveri, vecchi e nuovi.

E tuttavia, gli operatori di queste lodevolissime reti caritative, sono i primi a sapere che la carità è un vaccino che immunizza dalla fame solo per brevissimo tempo. Il tempo che separa un pasto dal bisogno di un altro pasto.

Per salvare dal naufragio umano le moltitudini di disperati che affollano il mondo, sarebbe necessario il miracolo che nessuno è riuscito ancora a compiere.

Il miracolo della condivisione non solo del pane, ma anche dei valori che il pane simboleggia: il lavoro, le lotte, i sacrifici, la libertà dal bisogno, la dignità.

Bisognerebbe che i privilegiati della terra e coloro che la governano, uscissero dai loro angoli oscuri, e dalle loro esistenze adagiate e sazie, e si fermassero ad ascoltare le angosce, ad osservare da vicino le tenebre, a toccare con mano le piaghe che affliggono una parte sempre più grande dell’umanità.

Capisco che non sto parlando di un miracolo, ma di un’utopia.

L’utopia più grande e più bella. Riuscire tutti a condividere il pane e i suoi valori.

Un mondo di “cum panis”, un mondo popolato da compagni…

 

 

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.